Il cardinale Ryłko a Rio de Janeiro per l'incontro internazionale in preparazione alla Giornata mondiale della gioventù 2013
Evangelizzazione in atto
«Non sprechiamo il dono immenso che ci viene dato. Viviamo questo tempo di preparazione con gioia ed entusiasmo, nonostante le difficoltà», perché la Giornata mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro non sia il «fuoco di paglia di qualche giorno», bensì «una lunga semina che porta frutti nella vita». È la raccomandazione che il cardinale Stanisław Ryłko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ha rivolto ai duecento delegati di 75 Paesi e 40 tra movimenti e aggregazioni, datisi appuntamento nella città carioca dal 25 al 29 novembre per l'incontro preparatorio in vista del raduno delle nuove generazioni in programma a luglio. Il porporato ha anche assicurato che «Benedetto XVI segue con particolare attenzione i preparativi della Gmg, cui affida grandi speranze per la Chiesa».
Mancano del resto solo otto mesi alla celebrazione della ventottesima Giornata mondiale della gioventù e in tutte le 276 diocesi del Brasile la macchina organizzativa è in pieno movimento. Lo testimonia l'annuncio -- dato dal sindaco Edoardo da Costa Paes -- della scelta della zona di Guaratiba per la veglia serale del 27 luglio e la messa finale di domenica 28. Situata nella parte ovest di Rio, l'area può contenere due milioni e mezzo di persone.
L'incontro preparatorio di questi giorni segue quello svoltosi a Roma nell'aprile scorso. La giornata di mercoledì 28 è stata caratterizzata dall'intervento del cardinale Ryłko, che ha esortato i presenti a non lasciarsi «privare di quella componente importante che è la gioia, che risveglia il coraggio di affrontare sfide sempre nuove, per portare i giovani a Cristo e Cristo ai giovani». E ha ricordato in proposito il magistero di Benedetto XVI, per il quale le Gmg sono «nuova evangelizzazione in atto. L'evangelizzazione è il cuore pulsante di ogni Gmg. La fiducia in Dio e il coraggio, la consapevolezza che dalle piccole cose ne possono nascere di grandi» sono, per il porporato, le basi principali di ogni sforzo evangelizzatore. «Viviamo questa ultima tappa per Rio con grande senso di responsabilità -- ha concluso -- per non sprecare il dono immenso che ci viene dato». E ha invitato a diffondere il messaggio del Papa per la Gmg e a non dimenticare quanti non potranno intervenire «ma hanno diritto a partecipare almeno in modo spirituale, anche attraverso l'uso delle nuove tecnologie e di internet».
Portando il saluto del Governo, il ministro Gilberto Carvalho, della segreteria della Presidenza della Repubblica, ha definito la Gmg «un progetto dall'enorme significato storico poiché realizza una forte collaborazione tra Chiesa e istituzioni, e ne travalica il significato religioso, rivolgendosi non solo alla gioventù cattolica, collocandosi nella prospettiva della costruzione di una nuova società al servizio della comunità e contro le piaghe della droga, della violenza, aspetti negativi ben presenti in Brasile, dove ogni mese 600 giovani perdono la vita per questi motivi». Si tratta, dunque, di lavorare «per una nuova società e per una nuova speranza».
Lunedì 26, aprendo i lavori, il cardinale presidente aveva presentato ai delegati l'esperienza ormai quasi trentennale del Pontificio Consiglio per i Laici nell'organizzazione delle Gmg volute da Giovanni Paolo II. L'arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro, monsignor Orani João Tempesta, da parte sua, ha riproposto il messaggio affidato ai giovani da Paolo VI a conclusione del concilio Vaticano II, invitando soprattutto i volontari «a raccogliere la fiaccola della fede e a trasmetterla ai coetanei. Siete voi -- li ha esortati -- i primi missionari. Evangelizzate i vostri amici».
Dell'organizzazione della Giornata ha parlato il nunzio apostolico Giovanni D'Aniello: «C'è un grande sforzo in atto e una collaborazione tra la Chiesa locale e le diverse autorità a livello statale e municipale. L'obiettivo è dare la migliore accoglienza a quanti verranno e fare in modo che la Gmg sia un successo». «Come Chiesa -- ha aggiunto il rappresentante pontificio in Brasile -- il successo che ricerchiamo è quello spirituale, non quello scenico. Vogliamo che dia un impulso alla vita di fede dei giovani del mondo intero». E in tal senso «la Giornata di Rio -- ha auspicato -- vorrebbe essere un trampolino di lancio per i giovani una volta tornati nei loro Paesi, dove sono chiamati a testimoniare la loro fede e a impegnarsi nella società».
A conclusione della giornata di lunedì son0 state fornite informazioni tecnico-logistiche: dagli alloggi al kit del pellegrino, dai ticket per cibo e trasporti al rilascio dei visti, dall'assicurazione alla sicurezza.
Martedì 27 il vescovo Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, ha illustrato il recente messaggio di Benedetto XVI per la Gmg di Rio. «Le Giornate mondiali della Gioventù sono un laboratorio della missione, un'occasione provvidenziale per il rafforzamento della fede, un forte stimolo per il nostro impegno missionario», ha detto. E in questa ottica l'appuntamento in Brasile costituisce «un'occasione propizia e provvidenziale per rientrare ancora di più nella dinamica del nostro essere cristiani e contribuire all'opera di redenzione dell'umanità».
Rivolgendosi direttamente ai delegati presenti, il presule ha anche sottolineato come il messaggio sia «determinante per la preparazione alla Gmg. Accanto a quella previa a livello locale, in diocesi, vi è la preparazione delle catechesi, delle celebrazioni dei vescovi. Il messaggio -- ha spiegato -- è fondamentale per la condivisione della nostra fede». La parola chiave del documento di Benedetto XVI è «dinamismo»: «il cristiano -- ha puntualizzato il vescovo segretario -- è dinamico, non può restare chiuso e passivo nella propria fede ma muoversi verso gli altri per offrire e condividere la perla preziosa della fede». Il fatto, poi, che la Gmg si svolga nell'Anno della fede e in linea con la missione continentale nelle Chiese dell'America Latina lanciata ad Aparecida, avvalora ulteriormente la dimensione missionaria della Gmg di Rio.
Sono seguite comunicazioni riguardanti i luoghi degli avvenimenti della Giornata, le liturgie, le catechesi, il programma culturale: come la Fiera vocazionale, dove esporranno 156 movimenti, aggregazioni e associazioni laicali, che potranno far conoscere il loro carisma. Verranno allestiti anche 200 confessionali e una tenda dell'adorazione. Altro momento significativo sarà la settimana missionaria (così sono chiamate quest'anno le tradizionali giornate nelle diocesi prima della Gmg), durante la quale il Brasile sarà messo in uno stato permanente di missione. Infine è stato reso noto che la fondazione Giovanni Paolo II per la gioventù, in collaborazione con l'arcidiocesi fluminense, organizzerà un'esposizione artistica dall'11 giugno al 15 settembre al Museu nacional de belas artes.
Il viaggio in Brasile della delegazione del dicastero per i Laici prosegue venerdì 30 novembre e sabato 1° dicembre a Brasilia, per l'incontro con i delegati di pastorale giovanile delle diocesi brasiliane riuniti in convegno.
(©L'Osservatore Romano 30 novembre 2012)
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