giovedì 31 gennaio 2013

Card. Joao Braz de Aviz: In Brasile non avevano capito che la Gmg è più importante dei mondiali (Speciale)

Clicca qui per leggere l'intervista segnalataci da Laura.

7 commenti:

  1. Se è per questo neppure qui da noi. Si tende a glorificare l'evento pallonaro (per quanto mi riguarda chissenefrega!) e si ignora la GMG, come si ignora che saranno dei giovani libanesi a scrivere a scrivere le meditazioni della Via Crucis per motivi, evidentemente, di opportunismo geopolitico.
    Alessia

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  2. Ti pareva che Speciale non avrebbe posto la fatidica, si inizia per tempo questa volta. Riguardo il viaggio del 2007 ricordo ancora le telecronache di AM Valli, all'epoca a Tg3, i soliti confronti scemi e il lavoro di sponda dei cosiddetti teologi della liberazione.
    Alessia

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  3. Chissa' come mai a nessun giornalista viene in mente di fare un'altra domanda...del tipo: come mai i fedeli agli Angelus ed alle udienze sono aumentati in maniera esponenziale in questi otto anni?
    :-)
    R.

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  4. Raffaella carissima, senza ovviamente voler togliere niente al nostro amato Papa Benedetto e alla bellezza e profondità dei suoi insegnamenti e al suo modo composto di farsi amare, fare dei paragoni sui numeri di fedeli presenti in San Pietro, prima e adesso, a parer mio è da evitare in quanto sotto Giovanni Paolo II per un pellegrino venire a Roma e trovarvi il Papa era quasi da scommessa (a parte negli ultimissimi periodi del suo Pontificato) e di opposto in 27 anni di "Regno" milioni di persone hanno goduto dell'incontro del Papa a casa loro..... Due stili, due impegni, due tipi diversi di pascere il "popolo di Dio" ma entrambi validi, entrambi da giganti. Saluti

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  5. Questa e' l'obiezione che viene sollevata da alcuni vaticanisti ma non regge. Innanzitutto perche' anche Benedetto XVI viene accolto da grandi folle all'estero ma soprattutto perche' la media del numero dei viaggi annuale e' identica.
    Mediamente, fino all'anno scorso, Papa Benedetto effettuava quattro visite in Italia e quattro viaggi all'estero. Non si discosta molto dal suo predecessore:

    http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/travels/index_it.htm

    La differenza sta, a volte, nella durata dei viaggi non nel numero.
    R.

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  6. Esatto, Raffy. A maggior ragione se consideriamo l'età del nostro amato Papa e le "sfide", per usare un eufemismo, che ha dovuto e deve affrontare.
    Alessia

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  7. Non stiamo a sottilizzare sui numeri,piaccia o no,BXVI ha successo e questo fa rosicare parecchia gente...vorrei dire 2 cose sulla 'religione calcistica'del Brasile,là quando si perdono i mondiali ci sono un sacco di suicidi,io vorrei spostare l'attenzione sul proliferare di sette protestantoidi che tolgono fedeli alla CC,i 'pastori'vanno nelle favelas,comprano divise,palloni,pullmini,pagano pure le famiglie,per trasformare i ragazzi in'atleti di Cristo'ce ne sono a miriadi,in tutti i campionati,si riconoscono perchè quando segnano si rivolgono al cielo con le mani alzate,di questo deve preoccuparsi l'evangelizzazione cattolica,loro comprano i fedeli,i cattolici se li devono sudare,salvo poi essere uccisi nell'indifferenza internazionale e silenziati sui media quando difendono gli Indios,che non hanno santi in paradiso,a quel che pare;nel mese scorso ne sono stati assassinati 3 di missionari cattolici,la polizia'brancola nel buio'o meglio,tace comprata dalle multinazionali che deforestano per il biofuel,distruggendo l'ecosistema,ma vuoi mettere se il Brasile vincerà il campionato del mondo in casa?GR2

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