Papa/ Non ci fermiamo a notizie di omicidi e ingiustizie
Te Deum fine anno: Guardare con verità male in noi e intorno a noi
Città del Vaticano, 31 dic. (TMNews)
Il Papa invita i fedeli a "guardare con verità le proprie azioni, anche il male presente in noi e intorno a noi", nel discorso pronunciato dopo il canto del tradizionale inno Te Deum di ringraziamento a conclusione dell'anno, sottolineando che non bisogna, però, fermarsi "alle notizie".
"Nel Te Deum - ha sottolineato Benedetto XVI - è contenuta una saggezza profonda, quella saggezza che ci fa dire che, nonostante tutto, c'è del bene nel mondo, e questo bene è destinato a vincere grazie a Dio, il Dio di Gesù Cristo, incarnato, morto e risorto.
Certo, a volte è difficile cogliere questa profonda realtà, poiché il male fa più rumore del bene; un omicidio efferato, delle violenze diffuse, delle gravi ingiustizie fanno notizia; al contrario i gesti di amore e di servizio, la fatica quotidiana sopportata con fedeltà e pazienza rimangono spesso in ombra, non emergono.
Anche per questo motivo non possiamo fermarci solo alle notizie - ha sottolineato Ratzinger - se vogliamo capire il mondo e la vita; dobbiamo essere capaci di sostare nel silenzio, nella meditazione, nella riflessione calma e prolungata; dobbiamo saperci fermare per pensare. In questo modo il nostro animo può trovare guarigione dalle inevitabili ferite del quotidiano, può scendere in profondità nei fatti che accadono nella nostra vita e nel mondo, e giungere a quella sapienza che permette di valutare le cose con occhi nuovi. Soprattutto nel raccoglimento della coscienza, dove ci parla Dio, si impara a guardare con verità le proprie azioni, anche il male presente in noi e intorno a noi - ha detto il Papa - per iniziare un cammino di conversione che renda più saggi e più buoni, più capaci di generare solidarietà e comunione, di vincere il male con il bene".
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