Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
mercoledì 27 marzo 2013
Benedetto XVI: un libro ricorda 'filo rosso' che lo lega a Francesco (Asca)
Benedetto XVI: un libro ricorda 'filo rosso' che lo lega a Francesco
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 27 mar
''Nel tempo, quando le passioni piu' accese saranno sopite, si potranno misurare la reale portata e le benefiche conseguenze della rinuncia di Ratzinger al pontificato''. Si apre con queste parole la postfazione che Carlo Di Cicco, vice direttore dell'Osservatore Romano, ha scritto in calce al suo libro: ''Ratzinger, dalla paura al tempo dell'amore'', per le Edizioni Memori, nei prossimi giorni in libreria.
Parole scritte prima che il Conclave eleggesse, alla quinta votazione, il nuovo Pontefice, il cardinale argentino Bergoglio, primo papa nella storia ad assumere il nome di Francesco.
Una scelta, quella del successore di Ratzinger che suona indiretta conferma a quanto Di Cicco afferma piu' avanti, la' dove sottolinea che Ratzinger, nel corso del suo pontificato, ha risposto alle attese di chi sollecitava la Chiesa a ''collocarsi gradualmente e decisamente dalla parte di chi non ha voce'' parlando ''in circoli di cultura, negli incontri ecumenici, con le altre religioni, con i potenti del Mondo di una Chiesa che sta cercando di diventare Chiesa dei poveri''.
In questo sta, dunque, il filo che unisce il papa della rinuncia al suo successore Francesco, non a caso giunto a Roma ''dall'altra parte del mondo'', da un paese, l'Argentina, di un continente dove piu' forti sono le istanze di giustizia e di verita'.
Osservatore privilegiato e attento della realta' della Chiesa, Di Cicco sottolinea come la rinuncia di Benedetto XVI rappresenti uno spartiacque: ''nella storia della Chiesa ci sara' un prima e un dopo Ratzinger'', scrive. E rimarcando ''l'alta moralita''' del gesto ne rileva il significato dirompente, tanto piu' in uno dei momenti di maggiore difficolta' nella storia della Chiesa: ''ha richiamato la vocazione di servizio della gerarchia e il dovere dei laici a partecipare alla missione e alla testimonianza nella citta' secolare, a motivo del loro battesimo e non come benevola concessione. Ha dato prova di sapersi caricare di responsabilita' anche difficili come nella dolorosa vicenda della pedofilia e di saper chiedere perdono per colpe di altri ecclesiastici. Senza papa Ratzinger la Chiesa avrebbe pagato - e' la conclusione dell'Autore - un piu' alto tributo alla sfiducia diffusa nei confronti della sua credibilita'''.
L'autore: Carlo Di Cicco e' vice Direttore dell'Osservatore Romano. Giornalista professionista dal 1977, e' stato a lungo redattore capo dell'agenzia Asca, responsabile per l'informazione religiosa e sociale e collaboratore di numerose testate giornalistiche.
Per le edizioni Memori ha pubblicato il libro Ratzinger - Benedetto XVI e le conseguenze dell'amore (2006).
E' autore anche de I guardiani dei sogni con il dito sul mouse - Educatori nell'era informatica (Elledici, 1999) e di Ti credevo un altro (Cantagalli, 2008).
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