Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 mar.
"Pensiamo che bello e' essere santi, ma anche che bello e' essere perdonati". Sono parole di Papa Francesco nell'omelia pronunciata questa mattina nella Cappella della Domus Santa Marta. "Abbiamo fiducia in questo incontro con Gesu'" e "nella dolcezza del suo perdono". "Aprire il cuore alla dolcezza del perdono di Dio" e' stato l'invito del Pontefice che ha celebrato con vescovi e sacerdoti ospiti della 'Domus'. Ogni uomo vive la "notte del peccatore", ha detto il Papa, ma Gesu' ha una "carezza" per tutti.
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PAPA: LOMBARDI, RESTA A S.MARTA, VUOLE VIVERE IN MODO NORMALE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 mar.
"Papa Francesco resta a vivere nel pensionato Domus Santa Marta e non si trasferisce, almeno per ora, nell'Appartamento Pontificio". Lo ha annunciato il portavoce delal Santa Sede, padre Federico Lombardi. "Papa Francesco pensa di voler vivere in modo normale", ha spiegato Lombardi precisando che la Domus Santa Marta ospita abitualmente una cinquantina di prelati in servizo presso i dicasteri della Santa Sede.
"Questa mattina il Papa ha celebrato con gli ospiti della Domus e alla fine ha lasciato capire che intende rimanere con loro", ha spiegato padre Lombardi. "Intanto - ha precisato Lombardi - si e' trasferito alla 201, cioe' nella suite che avrebbe dovuto ospitarlo subito dopo l'elezione dello scorso 13 maggio. E le stanze che erano state riservate ai cardinali elettori sono state riprese dai normali abitatori". Papa Francesco, ha commentato, "sperimenta questa convivenza: e' una situazione di esperimento, manifesta questo desiderio di continuare a essere presente nella stessa casa che sta abitando dall'inizio del Pontificato. E dove ora sono tornati i sacerdoti e vescovi che vi risiedevano prima, tra i quali c'e' anche il cardinale Giovanni Coppa". "Su quanto durera' questa convivenza non faccio previsioni di lungo periodo", ha concluso padre Lombardi aggiungendo pero' che Papa Francesco per gli incontri "usa ormai sistematicamente l'Appartamento delle udienze alla Seconda Loggia".
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PAPA: GIOVEDI' LAVERA' I PIEDI A RAGAZZI ANCHE NON CATTOLICI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 mar.
Saranno dodici i giovani detenuti del carcere minorile romano di Casal del Marmo, di nazionalita' e confessione religiosa diversa, ai quali Papa Francesco giovedi', nel corso della messa "in Coena Domini", lavera' i piedi. Lo ha reso noto la Sala Stampa della Santa Sede. Sara' "una cerimonia estremamente semplice" e questo "per espressa volonta' del Santo Padre", precisa una nota. Al Papa i ragazzi doneranno un crocifisso e un inginocchiatoio in legno realzzati da loro stessi.
Insieme a Papa Francesco concelebreranno il cardinale Agostino Vallini, padre Gaetano Greco, cappellano del carcere minorile. Saranno presenti anche due diaconi che svolgono servizio volontario nell'Istituto Penitenziario. Tra le autorita' che saranno presenti giovedi' alla celebrazione si segnalano: il ministro di Grazie e Giustizia Paola Severino, il Capo del Dipartimento per la Giustizia minorile Caterina Chinnici, il comandante della Polizia penitenziaria di Casal del Marmo Saulo Patrizi e la direttrice dell'istituto Liana Giambartolomei. I ragazzi presenti nel carcere sono 46, 35 maschi e 11 femmine. Otto sono gli italiani e 38 gli stranieri, per lo piu' nordafricani e slavi. L'animazione della Messa e' stata affidata ai volontari che operano in carcere e a membri di Rinnovamento nello Spirito che animano la liturgia domenicale. Le letture e le preghiere dei fedeli sono invece affidate agli stessi ragazzi ospiti dell'istituto penale minorile. E' previsto anche un loro saluto al Papa e uno scritto redatto sempre da loro.
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Così, en passant, ricordo che la Coena Domini del Giovedì Santo ripresenta l'istituzione dell'Eucaristia e del Sacerdozio da parte del Signore.
RispondiEliminaNo comment. È meglio.
La scelta di una celebrazione "intima" quando si tratta della Messa madre di tutte le Messe, mah, desta stupore e perplessità...comunque, meglio così: non saremo distratti dalla Messa in tv.
RispondiEliminaGiusto per ricordare un fatto: anche Papa Benedetto aveva in grandissimo conto la Lavanda dei piedi. Basti vedere i filmati su YouTube: il Papa appare quasi sorridente, molto sereno, e si avvia spedito verso i Cardinali impacciati. Credo sia l'unica Messa nella quale il Papa si dimostra un po' (ma solo un po') insofferente verso Mons. Maestro, che cerca in ogni modo di non farlo affaticare, mentre lui si vuole dedicare con cura a lavare ed asciugare i piedi degli "Apostoli". Guardate il vigore - nonostante l'età - con cui strofina la salvietta, amorevole come una madre!
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=iNVyQ-Q-3Kg
Questo video è solo un esempio: ma io ricordo benissimo la mano del Papa che allontanava con dolcezza, ma con fermezza, Mons. Marini; gli sguardi ai Cardinali; il sorriso quando indossava il grembiule.
Ricordi di un Pontificato che un solo video non può riassumere!
Ester (innamorata visceralmente della Settimana Santa, e del Triduo in particolare).
PS: sì, io vorrei che il Giovedì Santo non finisse mai! :-)
Insomma manco uno straccio di Vescovo per i cattolici di Roma che non siano minorenni e detenuti. Manco Vallini.
RispondiEliminaMa tu non ce l'hai una parrocchia?!
RispondiEliminaMa vi ricordate di quando si toglieva ogni simbolo e,a piedi scalzi,con un semplice abito bianco si prostrava davanti alla croce?Ne rimasi sconvolto la prima volta che lo vidi,che brivido e che messaggio di umiltà"Signore io sono il tuo umile servitore,il servo dei servi di Dio."...A proposito,PF non si firma più Franciscus PP,ma solo franciscus,rinuncia anche alla sigla millenaria di pastor pastorum,innovativo ed originale... GR2
RispondiEliminaOh...si'...sto gia' raccogliendo le foto :-)
RispondiEliminaR.
Mamma mia GR2... anche questo...
RispondiEliminaNon ce la faccio, più, ce la sto mettendo tutta, ma questa rimozione del Papato a vantaggio del culto della personalità sta diventando davvero troppo.
Può darsi che non se ne renda conto, ma qualcuno che sia realmente disinteressato glielo faccia notare.
Non viene il dubbio sul carattere di infallibiltà degli atti del magistero firmati a titolo personale rifiutando il titolo di Pastor Pastorum, anche detto PaPa?
Qualcuno dovrà ricordare al Vescovo di Roma Francesco che la Chiesa di Cristo non è di questo o di quello e non è nemmeno sua, neanche se gli si inchinassero ai piedi tutti i giornali e i potenti del mondo, anzi a maggior ragione se questo succede!
Dio mi perdoni se sbaglio, ma se Francesco non si riconosce e presenta come Papa non riesco ad essergli "incondizionatamente reverente ed obbediente", perchè questo lo devo al Papa e non a un uomo, per buono e bravo che sia.
Per Anonimo delle 8.05.
RispondiEliminaCerto che ce l'ho una parrocchia. Ho anche un Vescovo, grazie a Dio,
che, per quest'anno almeno, celebra ancora la Messa in Coena Domini in cattedrale.
Poi non so. Sia mai che, all'improvviso, cominci a seguire l'esempio del Papa.