Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
sabato 30 marzo 2013
Videomessaggio di Papa Francesco per l'ostensione televisiva della Sindone
VIDEO-MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO IN OCCASIONE DELL’OSTENSIONE STRAORDINARIA DELLA SINDONE DI TORINO
Nel pomeriggio di oggi, Sabato Santo, viene effettuata nella Cattedrale di Torino un’ostensione straordinaria della Sindone, trasmessa da RaiUno in mondovisione dalle ore 17.15 alle ore 18.40. L’iniziativa si colloca nell’ambito dell’Anno della fede indetto dal Santo Padre Benedetto XVI.
Per l’occasione, Papa Francesco ha registrato un video-messaggio, il cui testo pubblichiamo di seguito:
Cari fratelli e sorelle,
mi pongo anch'io con voi davanti alla sacra Sindone, e ringrazio il Signore che ci offre, con gli strumenti di oggi, questa possibilità.
Anche se avviene in questa forma, il nostro non è un semplice osservare, ma è un venerare, è uno sguardo di preghiera. Direi di più: è un lasciarsi guardare. Questo Volto ha gli occhi chiusi, è il volto di un defunto, eppure misteriosamente ci guarda, e nel silenzio ci parla. Come è possibile? Come mai il popolo fedele, come voi, vuole fermarsi davanti a questa Icona di un Uomo flagellato e crocifisso? Perché l'Uomo della Sindone ci invita a contemplare Gesù di Nazaret. Questa immagine -- impressa nel telo -- parla al nostro cuore e ci spinge a salire il Monte del Calvario, a guardare al legno della Croce, a immergerci nel silenzio eloquente dell'amore.
Lasciamoci dunque raggiungere da questo sguardo, che non cerca i nostri occhi ma il nostro cuore. Ascoltiamo ciò che vuole dirci, nel silenzio, oltrepassando la stessa morte. Attraverso la sacra Sindone ci giunge la Parola unica ed ultima di Dio: l'Amore fatto uomo, incarnato nella nostra storia; l'Amore misericordioso di Dio che ha preso su di sé tutto il male del mondo per liberarci dal suo dominio. Questo Volto sfigurato assomiglia a tanti volti di uomini e donne feriti da una vita non rispettosa della loro dignità, da guerre e violenze che colpiscono i più deboli...
Eppure il Volto della Sindone comunica una grande pace; questo Corpo torturato esprime una sovrana maestà. È come se lasciasse trasparire un'energia contenuta ma potente, è come se ci dicesse: abbi fiducia, non perdere la speranza; la forza dell'amore di Dio, la forza del Risorto vince tutto.
Per questo, contemplando l'Uomo della Sindone, faccio mia, in questo momento, la preghiera che san Francesco d'Assisi pronunciò davanti al Crocifisso:
Altissimo e glorioso Dio,
illumina le tenebre del cuore mio.
E dammi fede retta, speranza
certa, carità perfetta,
senno e conoscimento, Signore,
che faccia il tuo santo
e verace comandamento. Amen.
Bollettino Ufficiale Santa Sede
Andrea Tornielli su Vatica Insider ricorda che:
RispondiElimina...
L’ostensione televisiva nasce dalle parole usate da Benedetto XVI nel 2010, quando si recò a venerare la Sindone, definendola icona del Sabato Santo, perché richiama tutta la drammaticità della Passione, ma al tempo stesso lascia presagire la Resurrezione, evento fondante della fede cristiana. Per questo motivo, proprio nel giorno del Sabato Santo, in via del tutto eccezionale, la Sindone viene nuovamente esposta, anche se soltanto televisivamente perché possa essere venerata in mondovisione.
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http://2.andreatornielli.it/?p=5998
Alessia
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2010/may/documents/hf_ben-xvi_spe_20100502_meditazione-torino_it.html
RispondiEliminaQui il messaggio di Papa Benedetto XVI in occasione della Visita Pastorale a Torino il 2 maggio 2010. L'ho postata perché è una splendida catechesi sul valore della Sindone e del Sabato Santo (che oggi viviamo).
Per inciso, neanche l'omelia di Papa Francesco per l'ormai celeberrima Lavanda dei piedi è tutta la gran novità di cui si blatera:
Aggiungiamo un'ultima parola di questo inesauribile brano evangelico: "Vi ho dato l'esempio…" (Gv 13,15); "Anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri" (Gv 13,14). In che cosa consiste il "lavarci i piedi gli uni gli altri"? Che cosa significa in concreto? Ecco, ogni opera di bontà per l'altro – specialmente per i sofferenti e per coloro che sono poco stimati – è un servizio di lavanda dei piedi. A questo ci chiama il Signore: scendere, imparare l'umiltà e il coraggio della bontà e anche la disponibilità ad accettare il rifiuto e tuttavia fidarsi della bontà e perseverare in essa. Ma c'è ancora una dimensione più profonda. Il Signore toglie la nostra sporcizia con la forza purificatrice della sua bontà. Lavarci i piedi gli uni gli altri significa soprattutto perdonarci instancabilmente gli uni gli altri, sempre di nuovo ricominciare insieme per quanto possa anche sembrare inutile. Significa purificarci gli uni gli altri sopportandoci a vicenda e accettando di essere sopportati dagli altri; purificarci gli uni gli altri donandoci a vicenda la forza santificante della Parola di Dio e introducendoci nel Sacramento dell'amore divino.
Il Signore ci purifica, e per questo osiamo accedere alla sua mensa. Preghiamolo di donare a tutti noi la grazia di potere un giorno essere per sempre ospiti dell'eterno banchetto nuziale. Amen!
(Coena Domini 13 aprile 2006)
Instancabile perdono...dov'è che ho già sentito questa frase? ;-)
Alla faccia della novità!
Ester. :-)
"La sua morte fu un atto di amore,nell'ultima cena Egli anticipò la morte e la trasformò nel dono di sé,la sua comunione esistenziale con Dio era concretamente una comunione esistenziale con l'amore di Dio,e questo amore è la vera potenza contro la morte,è più forte della morte.La risurrezione fu come un'esplosione di luce,un'esplosione dell'amore che sciolse l'intreccio fino ad allora indissolubile del'muori e divieni'...la risurrezione è un avvenimento cosmico,che comprende cielo e terra e li associa l'uno all'altra".Omelia del sabato santo,15 aprile 2006 ,di S.Santità Benedetto XVI,è il mio augurio di Buona Pasqua a tutto il blog.GR2
RispondiEliminaBuona Pasqua :-)
RispondiEliminaR.
Rendiamoci conto delle meraviglie che ci ha lasciato. Grazie e auguri a tutti.
RispondiEliminaBuona Pasqua a te GR2 ed a tutti gli amici del Blog.
RispondiEliminaBuona Pasqua Raffaella, Buona Pasqua Papa Benedetto. Buona Pasqua a tutti gli habitués o meno di questo blog e... Buona Pasqua anche a Papa Francesco.
RispondiEliminaBuona Pasqua a tutti :-)
RispondiEliminaPer Ester....se si ragiona così non c'è niente di nuovo sotto il sole...in nessun discorso di nessun Papa.
RispondiEliminaBacino, bacino....Facciamo la pace, Raffaella!!!!
RispondiEliminaBuona Pasqua!
NB Visto che sono una lingua zozza, voglio dire che la diretta televisiva è stata (sempre secondo me) un atto "pietoso", come direbbe papa Francesco.
Più che l'ostensione della S Sindone, mi è sembrata un'ostentazione canora, senza raccoglimento, un'americanata, una lettura priva di senso di fede, un atto dissacratorio: non si capiva che cosa ci facesse la Sindone in quella trasmissione!
Solo papa Francesco mi è piaciuto.
Buona Pasqua a te :-)
RispondiEliminaR.
Ho la sensazione he abbiamo perso la pace e che il blog del Santo papa Benedetto sia diventato una palestra per fare ironia, per esprimere rancore.... sembra che non ci sia più pace neppure qui e tra di noi. Non è questo lo Spirito di papa Benedetto. Sono rimasta ferma all'11 febbraio, mentre il tempo passa e la Chiesa si rinnova. Non ci capisco più niente. Grazie Raffaella e grazie a tutti.
RispondiEliminaFelice Alleluia a tutti!
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RispondiEliminaAmbrosiano, ho letto da qualche parte che in realtà trattavasi di problemi di "diritti televisivi" sul sacro lenzuolo (quasi si trattasse di partite..)
Se è così, pietoso si aggiunge a pietoso..
Laura, non hai tutti i torti, infatti farei anche l'elenco "VITTIME DEI MEDIA"... ma non voglio esagerare :) a auguro buona Pasquetta!
RispondiEliminagianni