lunedì 1 aprile 2013

Dopo i discorsi a braccio Papa Francesco è pronto a dotarsi di “ghostwriter” (Galeazzi)

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45 commenti:

  1. Carissimi amici, rinnovo a tutti gli auguri pasquali, che valgono per i 50 giorni del Tempo Pasquale. Ho letto con piacere tutti i vostri commenti dell'articolo sottostante e mi trovo in buona compagnia! Associandomi alle vostre perplessità e frustrazioni. A proposito della panca, vorrei raccontarvi brevemente un sogno recente che mi aveva molto rattristato e che posso accostare alla vostra panca.Ero entrata in non so quale edificio religioso e, nella penombra dell'ingresso-sottoscala, nell'angolo in fondo a destra, seduto su una PANCA di pietra accostata alla parete, c'era il NOSTRO AMATISSIMO BENEDETTO!!! che pregava, in silenzio. Mi sono seduta e ho pregato con lui. Poi gli ho chiesto come stava e dalle risposte ho capito che non si trovava bene e che si sentiva un po' "costretto"...Qualcuno è arrivato e,cortesemente, mi ha detto che era meglio che andassi via...Che tristezza!!!OK ! era solo un sogno! Però, potremmo sederci idealmente, tutti noi che lo amiamo, sulla PANCA di pietra del sottoscala, vicino a lui, a pregare con lui!Penso che possa funzionare!Ieri, mia sorella, preoccupata e addolorata nel vedere come sto male se anche solo sfioro il pensiero di Papa Benedetto-e di tutta la campagna promozionale di PF- mi ha consigliato di pregare con convinzione lo Spirito Santo, per me (perchè, altrimenti mi rovino la salute...), per la gente e per il nuovo Papa, perché capisca bene cosa vuole da lui, veramente, il Signore. Amici, almeno per quanto riguarda me, STA FUNZIONANDO!!!sono riuscita a guardare la recita del Regina Coeli e ciò che è seguito SENZA ARRABBIARMI:con l'atteggiamento di "chi se ne fr.?"!
    Per antidoto ho riguardato le registrazioni delle corrispondenti celebrazioni e omelie del caro Papa Benedetto...Che medicina per il cuore e la mente!!! Ancora un grande abbraccio a voi tutti!!!SEMPRE CON BENEDETTO!!!
    LiciaS-Devota di BXVI

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  2. Per Licia S devota di B XVI: non sei la sola a perdere la salute.Non lo sogno, non lo vedo, ma sento che soffre e ha bisogno di preghiere

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  3. Perché secondo te lo Spirito Santo ti consiglia di dire "chi se ne frega?" al nuovo Papa? Bella grande fede! E' questo che ti ha insegnato Papa Benedetto (dico quello vero, che ha guidato bene la Chiesa per otto anni, non quello sulla panca che hai sognato!)

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  4. mai visti tanti anonimi indignati come ora, a "consolare" queste ragazze quando si facevano in quattro per il Papa. Prima erano sotto la panca, evidentemente

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  5. ma si lasci in pace papa Benedetto nelle nostre miserie personali, per favore

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  6. Caro amico delle 15.50, scusa, ti spiego con tanta gentilezza- sai, ho fatto la maestra per 36 anni, anche la catechista , perciò non mi sognerei mai di rivolgermi così al Papa. Mi riferivo alle varie questioni che ci fanno tanto agitare! Alla fine, che importa( è meglio usare questa espressione) se uno indossa questo o quest'altro, se parla arabo o eschimese, se abita qui o lì ? L'essenziale è cogliere il messaggio utile alla nostra crescita nella fede! Anche il più semplice e illetterato curato della più sperduta campagna della terra, ha qualcosa da insegnarci, se ascoltiamo col cuore disponibile. Nella mia vita ho avuto occasione di imparare tante cose preziose da persone che la società valuta poco importanti. Perciò, stai sicuro che rispetto TUTTI i Papi e conservo e medito le loro parole, per farne tesoro. Che poi , istintivamente, si ami un Papa e non si abbia un particolare feeling con un altro, è più che normale! Ho conosciuto sette Papi nella mia vita! Non puoi pensare che abbia provato per tutti lo stesso sentimento ! Il rispetto e l'obbedienza, quelle, SI'!
    LiciaS.Devota di BXVI

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  7. una volta era più facile passare da un papa all'altro senza traumi, prima di Paolo VI difficilmente un papa era stato osteggiato e per un pò fu comunque un caso isolato, visto che Luciani durò poco e Giovanni Paolo II molto a lungo
    Il passaggio non era traumatico perchè si viveva tutto nella continuità e nel rispetto, del predecessore e del successore. Tutto questo si è interrotto con Benedetto XVI, sia alla sua elezione, dopo il papato troppo lungo e ad personam di Giovanni Paolo II, sia alla sua successione. Nei suoi confronti è mancato il rispetto, che comunque un tempo era quasi dovuto al papa, chiunque fosse o fosse stato. Di soffrire per questo non si può imputare colpa a chi ritiene di dovergli qualcosa

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  8. Leggo. E resto allibita. Ebbene, qui si pensa che frasi del genere: "Dio ci giudica amandoci", oppure "NOn abbiate paura della tenerezza" non siano all'altezza di un Papa? Ma conoscete Cristo, il Vangelo, la lieta novella? Nostro Signore parlava alle anime, ai cuori, a ogni singolo uomo. Chiunque poteva avvicinarsi alla Sua Parola. Capite o no che questo Papa ci sta trasformando? Ci sta riavvicinando alla gioia piena, alla luce interiore, semplice ed essenziale, alla bellezza semplice ed esplosiva del Vangelo. Nulla contro Benedetto, cui voglio un mondo di bene, ma ogni Papa è uomo e come tale irripetibile. Il "carisma" di Bergoglio è proprio nel suo sapere andare dritto ai cuori. La gente lo ascolta in silenzio, viene "presa". Per favore, non vivete guardando alle vostre spalle. La Chiesa è in cammino. E sorride, come sorrideva Gesù Buon Pastore al suo gregge.
    Paola

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  9. Chi va dritto ai nostri cuori, cara Paola, è ...Dio stesso!

    E l'agostiniano Ratzinger ce lo ha insegnato bene.

    "Fecisti nos ad te..."

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  10. ecco Paola, sei venuta qui a portarci il condensato di frasi fatte che ci ha fatte allontanare da Francesco
    Se volessi un mondo di bene a Benedetto come dici, lo avresti letto molto attentamente quando le repubbliche e i loro fondatori censuravano e distorcevano ogni sua parola e sapresti che Dio ci guida amandoci ce lo aveva insegnato anche lui. Almeno a noi. Sapresti che tanti lo ascoltavano in silenzio e che alle udienze c'era sempre più gente di quel che ci veniva mostrato. Ora vieni qui a raccontarci che tutti si sono convertiti, bene, finalmente siamo tutti cristiani.
    buonasera

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  11. All'anonimo delle 15.50 che mi chiede se la mia battuta si riferisce al nuovo Papa, rispondo cortesemente che nella mia vita ho fatto tempo a conoscere sette Papi! Per tutti lo stesso rispetto ed obbedienza, ma non per tutti lo stesso sentimento spontaneo dell'amore!La battuta- nella forma più corretta " che me ne importa", non si riferiva certo a Papa Francesco, ma a tutto il "contorno" che sembra da "campagna elettorale" ! Il Papa , anche se non si prova per lui un feeling particolare, si ascolta e si medita,per cogliere il messaggio che lo Spirito Santo-appunto- vuole darci. La storia del sogno, penso che gli altri l'abbiano capita, è nel seguito delle battute sulla "panca" di cui sopra, e il tono è scherzoso. Non intendevo offendere nessuno! No?!
    Un abbraccio a tutti!
    LiciaS-Devota diBXVI

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  12. Bene. Qualcosina devo pur dire a Gemma. Ma comincio da Anonimo. So benissimo che è Dio che parla ai nostri cuori. Anche Benedetto diceva cose importanti e so che la gente, me compresa, lo amava. E lo ama. Di ciò sono felice. Prego per Ratzinger perché ha dato alla Chiesa un patrimonio che rimarrà nel tempo. Sono Cattolica praticante, ogni giorno medito le letture e prego. Non leggo "Repubblica" e so benissimo come si manipola l'opinione pubblica, visto che lavoro nel campo dei media. Quel che non riesco a capire in voi è questo voler fare paragoni. Di primo acchito, venendo su queste pagine, si ha la sensazione che Francesco sia un Papa banale. Non oso immaginare quale giudizio avreste dato di un Papa come Luciani. Inoltre sembra che le opinioni discordanti con le vostre vengano bollate con una certa faciloneria. Leggere, con tono certo ironico "Ora vieni a raccontarci che tutti si sono convertiti" significa svisare quanto ho scritto. Calma. La cesura tra Benedetto e Francesco non è così netta come sembra essere leggendo i vostri post. E' solo che Bergoglio è più uno che "esce", che va a cercare chi è lontano e scoraggiato, che cerca di riscaldare i cuori di pietra (e sono tanti) sparsi per il mondo. Ratzinger ci dava tantissimi spunti di riflessione, ma forse non tutti riuscivano a coglierli. E, magari, erano sì lì ad ascoltare e in silenzio, ma difficilmente assorbivano il messaggio. Cosa c'è di male in un Papa che invece riesce a farsi capire? Non è razzismo, si badi. E' urgenza di ritrovare un discorso di gioia, di propulsione della Chiesa (che siamo noi per primi) che si era affievolito in questi ultimi anni.
    Paola

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  13. Non si era affatto affievolito...semplicemente non veniva ascoltato.
    R.

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  14. "Capite o no che questo Papa ci sta trasformando? Ci sta riavvicinando alla gioia piena, alla luce interiore, semplice ed essenziale, alla bellezza semplice ed esplosiva del Vangelo."

    Sarebbe preferibile evitare il"ci", che Paola parli per lei stessa, è è un pò presto per parlare di trasformazioni.
    Papa Benedetto ci avvicinava con il suo carisma delle parole, delle immagini, alla luce essenziale del Vangelo, sempre si cancellava e portava il nostro sguardo non a lui ma a Cristo.

    "Cosa c'è di male in un Papa che invece riesce a farsi capire?"

    Frase che suggerisce che Papa Benedetto non si faceva capire, ed invece è vero l`esatto contrario, Benedetto XVI con le sue catechesi, le sue omelie, le meditazioni durante gli Angelus, e non dimentico i suoi libri, sapeva farsi capire benissimo, era, ed è un, un maestro e un pastore, arrivava diritto al cuore E alla mente.
    Basta pensare al numero incredibile di blog e di siti, spesso gestiti da giovani, che sono nati per diffondere e insieme meditare il suo Magistero.

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  15. In quanti ci siamo "aggrappati" al Magistero di Papa Benedetto, per nutrire la nostra Fede, il suo Magistero colmava e calmava (e colma) anche la nostra sete di capire, di conciliare fede e ragione, sempre Benedetto XVI ci riportava( e ci riporta) all`essenza della nostra fede, ai suoi fondamenti.
    Quanti di noi hanno vissuto il fossato fra il Magistero del Papa e quel che ascoltavano dall`ambone, o vedevamo fare la domenica, leggevamo sui foglietti parrocchiali o ascoltavamo dalla bocca dei pastori.

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  16. Cara Raffaella, affievolito o non ascoltato, purtroppo il risultato è lo stesso: la freddezza. Ho letto che tanta gente umile apprezzava le parole di Ratzinger. Non ne dubito. Ma io ho visto nel tempo, già con Wojtyla, le chiese svuotarsi. Ora non è che improvvisamente si stiano riempiendo, ma credo che Bergoglio stia seminando bene. E spero che la storia del "ghost writer" sia un pesce d'aprile, anche se temo non sia così. Perché significherebbe snaturare un pastore che sempre ha agito così, che è lo stesso uomo di Baires. Spero abbia la forza di restare se stesso, di non smarrire la freschezza che ha in sé, frutto di un profondo lavoro interiore, e di continuare sulla strada che ha intrapreso. Vi capisco, amici, ho passato lo stesso sconforto quando è morto Luciani e non sono mai riuscita ad accettare Woytjla. Sbagliando. Mi sono "persa" un Papa immenso. Vi chiedo solo di essere più aperti e sereni.
    Paola

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  17. Scusa Raffaella se può sembrare che faccia un appunto al tuo post (lungi da me questa intenzione). Sono un tuo 'fans' incondizionato e datato. Ma mi sembra riduttivo che tu dica che il 'discorso di gioia, di propulsione della Chiesa' (affermato da anonimo delle 17.29) 'non si era affatto affievolito'... 'semplicemente non veniva ascoltato' (come dici tu).
    A me sembra che il problema non fosse quello dell'ascolto, ma quello del 'silenzio' o del 'travisamento' che i media applicavano ai gesti di Papa Benedetto e alle sue parole. Per conoscere gesti e parole di Pb era necessario andarsi a cercare le notizie con il lanternino. A Papa Benedetto quasi sempre è stato applicato o il silenziatore o la lente deformante.
    Insomma, tanto erano false le intenzioni dei media, allora, tanto a me sembra lo siano ora.
    Come non chiedersi, infatti, perchè improvvisamente i media, fino a ieri agnostici, rancorosi, oppositori fieri di ogni gesto e di ogni parola di Papa Benedetto, fustigatori dei diabolici costumi e dei perversi vizi dei cristiani, dei sacerdoti, della Curia e della Chiesa tutta oggi siano diventati agnellini festanti nell'ovile del 'Padre'? siano diventati papisti, cattolici e romani...?
    Questa è la domanda che voglio lanciare a chi entra in questo blog brandendo il bastone della scomunica verso chi, in questi blog, osa 'criticare' PF.
    Non ci si rende conto che tanto era inaccettabile il tutto negativo di allora (con PB), tanto è inaccettabile il tutto positivo di ora (con PF)?
    E mi chiedo ancora: negli eventi non è proprio più di moda chiedersi 'cui prodest'? Ci piace proprio prestarci alle strumentalizzazioni (positive o negative che siano)? e sentirci alla mercè del primo vaticanista/cronista autonominatosi tale?
    Dai, ragazzi, occhio! 'Miti come colombe, ma astuti come serpenti' (c'è già stato qualcuno che, due mila anni fa, ce lo ha suggerito)! O ricordo male?

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  18. Se le chiese si svuotano e' colpa dei Papi?
    Io non credo...
    Mi pare invece che i fedeli non abbiano mai disertato gli appuntamenti con Wojtyla e con Ratzinger.
    In quest'ultimo caso si e' sempre trattato di "miracoli" visto la pessima pubblicita' :-)
    E' la dimostrazione che c'e' ancora chi non si lascia abbindolare e vede al di la' del proprio naso.
    Succedera' anche a Papa Francesco: passata l'euforia mediatica, potra' contare su fedeli che gli vogliono davvero bene.
    R.

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  19. Paola, mi conceda, a me non mi si era affievolito nulla, anzi...e se ci avesse letti anche prima saprebbe la stima che abbiamo sempre avuto qui per l''umiltà di Luciani
    Si può anche dissentire dal frastuono che si ha attorno o dobbiamo omologare i cuori sulla stessa lunghezza d'onda? Benedetto ha parlato a qualcuno qui, Francesco parla a tutto il resto del mondo. Bene così, personalmente non faccio paragoni, semplicemente difendo la mia storia personale, che lei non era qui a condividere, ma ora sta qui a giudicare. Forse ha davvero ragione padre Scalese quando dice che d'incanto sono spariti tutti quei problemi che impedivano di gioire, pedofilia, ior, corruzione, vatileaks. Alleluia!

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  20. Gianniz, poni problemi non da poco.
    Anche io mi chiedo che fine abbiano fatto quelle spine che assillavano la chiesa ed i media fino al 13 marzo.
    Tutto sparito? Tutto dimenticato?
    Il silenziatore e' momentaneo o definitivo?
    Chissa' se qualcuno avra' mai voglia di rispondere.
    R.

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  21. Benedetto aveva un modo molto semplice di interloquire con la gente, bambini compresi, le folle che dall'inizio del ponticato lo hanno seguito, a dispetto della leggenda nera sul suo conto veicolata dai media, ne sono la dimostrazione. Possibile che all'inizio, causa la sua grande timidezza, fosse un po' trattenuto nel contatto con i fedeli, ma poi ha superato l'empasse e sono numerosissimi gli esempi di grande tenerezza fra lui e i credenti di ogni età. Dire che bisogna recuperare la gioia, dopo il Papa della "cioia" mi sembra singolare, se questo sentire può essersi affievolito negli ultimi anni è a causa degli scandali che hanno investito la Chiesa e di cui Joseph Ratzinger si è fatto cireneo. Confesso che trovo l'entusiasmo che circonda Bergolio eccessivo, le parole che pronuncia non mi risultano "nuove", è possibile che sia nuovo il modo di porle che emoziona i più, ma lascia altri, come la sottoscritta, piuttosto freddini.
    Lo attendo di fronte ai problemi della Chiesa di cui in questo momento di pax mediatica si tace, attendo i sui primi pronunciamenti su aborto, eutanasia, questione gay, crisi economica e morale e, soprattutto, attendo le reazioni dei media corifei dei poteri forti ben rappresentati anche nella curia vaticana. Benedetto mai ha avuto tentennamenti, mai si è svenduto, così i predecessori, mi auguro che il nuovo Papa sappia mantenersi in linea con i grandi predecessori e ben consapevole del prezzo da pagare: l'impopolarità.
    In questo momento mi è particolarmente faticoso essere cattolica, spero di superare il momentaccio e di riuscire ad affezionarmi all'uomo buono che mi pare sia Papa Bergoglio.
    P.s.: In questo momento una giornalista di una TV cattolica sta sottolineando che Papa Francesco accarezza pure i cani e a me scppa da ridere pensando ad un altro Papa e al suo rapporto con gli animali.
    Ora sta dicendo che noi eravamo disabituati ai gesti semplici come quelli del Papa.
    Alessia

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  22. "E spero che la storia del "ghost writer" sia un pesce d'aprile, anche se temo non sia così."

    E invece lo avrà, probabilmente perchè ne avrà bisogno, una cosa è essere il vescovo di Buenos Aires, e di godere di tutta la libertà e autonomia, altra è essere, che lo voglia o meno così è, il Successore di Pietro, il Pastore universale della Chiesa, il Sommo Pontefice, cioè colui che deve confermare nella Fede tutti i cattolici( e non solo i Romani), colui che deve salvaguardare e trasmettere il Sacro Deposito della Fede, essere fedele testimone della Tradizione della Chiesa.
    Giovanni Paolo II aveva Joseph Ratzinger, Benedetto XVI aveva ...lui stesso, Papa Bergoglio non so chi avrà, lo vedremo e capiremo.

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  23. E' esattamente la lettura di Paola, così irenica e perbene, a riuscirmi insopportabile.
    Affievolito... Chiese vuote... ed ora...gioia piena...questo Papa ci sta trasformando...
    Nessun realismo, nessun ragionamento, il passato è passato, si apre un'era nuova.
    Questo Papa "fa nuove tutte le cose". (sic).
    Nella Chiesa non funziona mai così, il passato nutre il presente e prepara il futuro, perché la Chiesa è un organismo vivo, che si sviluppa nell'ordine e nell'armonica composizione di un deposito perenne che si approfondisce come coscienza ma non fa mai salti, tanto meno segna rotture. Non si può liquidare il pontificato di Benedetto come un'incompiuta, sostanzialmente fallimentare, sanata da un gesto di rinuncia che avrebbe aperto al nuovo se non usando criteri puramente sociologici, numeri, folle, sorrisi...Chi pesa che cosa abbia scritto nelle anime, il pontificato di Benedetto? Per un cristiano la riuscita ha la misura dell'auditel? L'euforia di questi giorni è qualcosa più di se stessa?
    Non sono domande retoriche, saranno il tempo e il Signore, quello che fa nuove ogni giorno le cose di ogni giorno, a dircelo.
    In ultimo: Dio ci giudica amandoci.
    Bellissimo. Più breve di un twitt. Ma a me piacerebbe che me lo spiegasse, mi dicesse come avviene e perché, questo "giudizio amoroso", e che cosa significa, e non perché sono tonta ma perché, detto così, si presta, letteralmente a qualsivoglia interpretazione.

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  24. "Benedetto ha parlato a qualcuno qui, Francesco parla a tutto il resto del mondo" io voglio dire - no! centinaia volte no. Io sono non credente, percio forse io non da "qui", ma dal "resto del mondo". E posso dire, che precisamente il Papa Benedetto ha svegliato nei nostri cuori un grande interesse e rispetto nei confronti del suo messaggio. Cari amici, non credenti - non sono idioti, non ci piace la stupidità, la falsita e apparenza. Per inizio io personalmente ero stupito, che la ragione è presente nella Chiesa. Voglio dire, che tutti abitualmente parlano alla fede, ma per noi il Papa Benedetto e stato primo, che parla al ragione e mostrava questo vero e grande ragione nel suo magistero geniale. Per me il Papa Benedetto è il Papa per sempre, io (come non catolico) non ho dovere accettare nessun altro. Scusate per il mio italiano (purtroppo, e molto male). Posso anch'io sedere con voi sul questo banco nel angolo? Prego!

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  25. @gatto
    nel tuo italiano stentato hai scritto anche per me, talmente chiaro che non aggiungo altro

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  26. Gatto, ha parlato anche per me.
    Perché, nonostante sia cattolica, ho bisogno anch'io che si parli alla mia ragione e non ho alcuna intenzione di rinunziare ad usarla.
    Perché una fede separata dalla ragione, cioè da ciò che ci fa uomini, non ha alcuna possibilità di permanere, in un mondo dove tutto, ma proprio tutto dice il contrario.
    Dostoevskij scriveva che tra Cristo e la verità lui avrebbe scelto Cristo. Io no. Se Cristo non è la Verità chissenefrega di tutta la sua bellezza, la sua tenerezza e la sua misericordia. Benedetto mi ha testimoniato (spiegato) che è la Verità.

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  27. Beh... a questo punto non so proprio più cosa fare per esser compresa. Anzitutto di Luciani apprezzavate solo l'umiltà? Certo, non è poco, anzi. Ma Luciani era bel altro e di più. Torniamo a noi, alla "querelle" Ratzinger-Bergoglio. Non mi sono mai omologata e, sinceramente, di quanto dicono i "media" di Bergoglio mi disinteresso solennemente. Mi piace Francesco come amavo totalmente Luciani. Ho rispettato Wojtyla anche se mai amato davvero e ho voluto (e voglio) un mondo di bene a Ratzinger. Tutti pastori del gregge, tutti successori di Pietro. Ognuno, però, con le sue caratteristiche. I problemi della Chiesa non sono spariti e Bergoglio non ha la bacchetta magica per farli sparire. Ci sta "solo" dando quel che è. Un gesuita colto, fermo nella Fede, che non ha paura del mondo, pronto a chinarsi sugli ultimi non per far scena ma perché è fatto così. Uno che ci dice di sciogliere il cuore e lo fa in modo diretto ed essenziale. Missionario. Vi chiedo, per l'ultima volta, di non farvi "fregare" dal tam-tam mediatico e di guardare a Francesco con serenità. Sono certa che anche Ratzinger vorrebbe questo, da uomo dolcissimo e mite qual è.
    Paola

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  28. Un mio commento è assente. Non ne so il perché ma va bene. Cara Fabiola, mi spiace che il mio tono appaia "perbene" e ti risulti per questo insopportabile. Sono una persona perbene. Non posso farci nulla. E, nonostante quanto scrivi, ragiono. L'Auditel è la rovina dei media, figuriamoci di un Papa. Semplicemente vedo e ascolto Bergoglio, senza fare paragoni, e cerco di capire il sacerdote e l'uomo. Ho una certa esperienza di gesuiti e so quanto siano preparati. Anche di Luciani si diceva fosse un sempliciotto, ma non era così. Era vero il contrario. Solo che da giovane gli era stato detto che le sue omelie dovevano essere comprese anche "dalla vecchietta in fondo, all'ultimo banco" e lui, umilmente, mutò registro. Ho già scritto che non vi sono cesure di sostanza tra i due ultimi Papi, ma evidentemente mi esprimo in sanscrito. Se poi, cara Fabiola, non capisci cosa vuol dire "Dio ci giudica amandoci", frase detta al termine della Via Crucis, e non in un contesto qualsiasi, non posso farci nulla. Qualsivoglia interpretazione? La Croce non ti basta come interpretazione?
    Quanto al messaggio di Luisa, le anime sono anime, a Baires come Roma, come a New York. Le anime cercano Dio, noi troviamo compimento solo nell'intima unione col Padre, a Baires, a Roma, a New York. Custodire la Fede non è mera questione teologica. Madre Teresa non era teologa, ma ha scritto con la sua stessa vita pagine di fede incomparabili. E ciò malgrado abbia vissuto a lungo "nel buio". Quanto al fatto che Bergoglio si sia presentato come Vescovo di Roma, beh... Vescovo di Roma è una delle attribuzioni ufficiali del successore di Pietro, forse la prima, se non ricordo male. Un'ultima cosa: mio padre, cresciuto con Pio XII e suo grande estimatore, mi ha detto ieri che Francesco gli piace molto e ha aggiunto che, a differenza del suo parroco, Francesco riesce a donargli una lettura profonda e piena del Vangelo. Per questo soprattutto lo apprezza. Scrivo ciò perché da qualche parte su questo blog, ho letto che quanto dice Francesco lo direbbe un qualsiasi prete di parrocchia. Forse non è proprio così. Comunque, dato che non c'è peggior sordo di chi non vuole udire, vi saluto, sperando che anche voi, come me, iniziate a cercare di capire Papa Francesco, senza guardare al tam-tam mediatico. Aprite il cuore, senza aver paura. Ripeto, anche Ratzinger, ne sono convinta, lo vorrebbe.
    Paola

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  29. La Croce non è un'interpretazione, la Croce è un Evento. Ed è "il caso serio".E' talmente vero, che, appesi alla stessa Croce, i cristiani si sono dolorosamente divisi da un millennio.
    A furia di interpretazioni.
    Al resto non rispondo perché non ho alcun interesse a difendere me stessa.
    P.S. Ho amato moltissimo papa Luciani. Che, tra l'altro, conoscevo personalmente, quando era Patriarca di Venezia. Ho avuto la grazia di trascorrere vicino a lui, alcune vacanze in montagna.


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  30. ," iniziate a cercare di capire Papa Francesco, senza guardare al tam-tam mediatico."

    Personalmente non è certo il tam tam mediatico che mi impedirebbe di "capire" papa Bergoglio, e poi che cosa vuol dire capire?
    Chi potrebbe pretendere di averlo capito in due settimane?
    Tanti sono i gesti di discontinuità, ma nessuna spiegazione è venuta da parte di chi le sta imponendo alla Chiesa.
    Così voglio e così faccio, vi va bene? Meglio. Non vi va bene? Lo faccio lo stesso, perchè così sono abituato a fare e non ho intenzione di cambiare.
    Ma Jorge Bertoglio non è più il vescovo di Buenos Aires, deve essere il primo a rispettare, salvaguardare e trasmettere il Deposito della Fede, non le sue idee, non le sue opinioni, non la sua visione, ma ciò che la Chiesa ha ricevuto dal Signore e traversa immutato i secoli.
    Io giudico e valuto quel che vedo e ascolto, quel che ho visto finora mi suscita molte apprensioni, non ho una fede che va dove la portano le sue emozioni, pronta ad infiammarsi per un nome "Francesco", per un abbraccio ad un disabile, quel che ho visto finora mi indica una direzione che temo, in particolare per la Liturgia che, se non vado errata, è fonte e culmine della nostra Fede.
    Aspetto le nomine, per il momento sono seduta su quel banco in fondo alla chiesa, e non perchè sono un`orfana inconsolabile di Benedetto XVI, ma a causa di quel che osservo.

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  31. paola, il tono e l'argomentare dei tuoi ultimi post è un pò diverso dal primo. E se lo rileggi te ne accorgi anche tu. Di Luciani non ho potuto apprezzare molto perchè ero piccola, ma ricordo che a mia nonna piaceva moltissimo, io usavo chiamarlo "il papa col ciuffo" ed evidentemente qualcosa in lui mi aveva preso, perchè la folgorazione non scattò più con Giovanni Paolo II e siccome il tutto è coinciso con quella fase della vita in cui ti ribelli a tutto quel che trovi, me ne andai. Sono una di quelle che è riuscita a tornare (ancora in punta di piedi) attraverso Benedetto, ci vedi qualcosa di male nel timore di non riuscire ad aggrapparmi durante una strada ancora in salita ad una mano cosi tanto diversa? Perchè, lo dici tu stessa, l'obiettivo è comune ma i modi sono diversi. Tu canti il nuovo modo, io non ci riesco. Prova a pensare cosa avresti fatto alla perdita di papa Luciani che tanto hai amato nel sentirti decantare da una gemma di turno che Giovanni Paolo II parlava dritto al cuore, che avvicinava alla gioia piena, alla luce interiore. probabilmente lo avrai vissuto, perchè allora ci fu analoga grancassa mediatica. Noi non riusciamo ora ad amare Bergoglio come lo ami tu, come tanti non sono riusciti ad amare Ratzinger. Avere fede non credo che comporti raccontarsi bugie o annullare la verità da noi stessi. In quanto al parroco di campagna, non credo siano commenti miei, non è il mio stile etichettare i discorsi altrui così, ed ho troppo rispetto per i parroci di campagna, grazie ad uno dei quali tra l'altro qualcuno si è convinto a darmi la vita. Non è una guerra, siamo sulla stessa barca

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  32. Paola, la Croce non è un'interpretazione, è l'Evento, cioè "il caso serio".
    Tant'è che da un millennio i cristiani, appesi alla stessa Croce, sono dolorosamente separati. A furia di interpretazioni.
    Al resto non rispondo perché non ho alcun interesse a giustificare me stessa.
    P.S. Ho amato moltissimo papa Luciani, che, tra l'altro, ho avuto la grazia di conoscere personalmente, quando era Patriarca di Venezia, durante alcune memorabili vacanze in montagna.

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  33. lei ha una carica tale Paola che dovrebbe farsi pioniera di questa nuova epoca di luce e tutto il resto, aprendo un blog dedicato a papa Bergoglio, è anche ben documentata su di lui a quel che sento. Sareste sicuramente tanti di più di quei pochi che qua paiono essere così motivo di scandalo perchè non si conformano alla nuova chiesa rinata. Ma come si fa a venire in un blog di persone che hanno mangiato sale per Benedetto a decantare il nuovo corso, non bastassero giornali e tg a farlo e usando in toto le loro stesse parole? Ci sta trasformando, ci dà luce interiore, ci avvicina alla bellezza esplosiva del vangelo. Ma ci lasci perdere, che io ne ho visti già sette di Papi e tutti hanno fatto quel che hanno potuto nel dare luce e Vangelo a chi aveva la creanza di ascoltarli, alcuni sicuramente in situazioni ambientali peggiori di Francesco

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  34. Grazie, Fabiola, Sonny e altri miei fratelli e sorelle da questo prezioso blog. Con voi non mi sento solo.

    Io mi preoccupo... quale regalo faremo per il giorno di compleanno del Papa?

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  35. @alessia
    certo che ci vuole del coraggio dopo il rapporto che Benedetto aveva con cani e gatti. Non si faceva problemi nemmeno coi leoncini del circo e nemmeno col famoso serpente Sebastian in Australia. Mi torna alla mente quella foto che raffaella mette spesso di Benedetto occhi negli occhi con un grosso cane San Bernardo. Ma possibile che tra i vaticanisti non ci sia nessuno che possa dire: colleghi va bene, questo papa piace, ma non è che chi c'era prima era un fantoccio inanimato. Mi sono appena riletta l'udienza del 30 gennaio, "la paternità di Dio è amore infinito..".
    ...."Perciò l’orante del Salmo 27, circondato dai nemici, assediato da malvagi e calunniatori, mentre cerca aiuto dal Signore e lo invoca, può dare la sua testimonianza piena di fede affermando: «Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto» (v. 10). Dio è un Padre che non abbandona mai i suoi figli, un Padre amorevole che sorregge, aiuta, accoglie, perdona, salva, con una fedeltà che sorpassa immensamente quella degli uomini, per aprirsi a dimensioni di eternità. «Perché il suo amore è per sempre», come continua a ripetere in modo litanico, ad ogni versetto, il Salmo 136 ripercorrendo la storia della salvezza. L’amore di Dio Padre non viene mai meno, non si stanca di noi; è amore che dona fino all’estremo, fino a sacrificio del Figlio. La fede ci dona questa certezza, che diventa una roccia sicura nella costruzione della nostra vita: noi possiamo affrontare tutti i momenti di difficoltà e di pericolo, l’esperienza del buio della crisi e del tempo del dolore, sorretti dalla fiducia che Dio non ci lascia soli ed è sempre vicino, per salvarci e portarci alla vita eterna"

    No, scusate, io avevo anche prima chi mi diceva che Dio mi ama

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  36. @Signora Paola,mi fa piacere che lei sia stata conquistata ed affascinata dalla persona e dalle parole di PF,ma,mi permetta,ognuno di noi è un essere unico ed irripetibile,dotato di capacità di discernere e di scegliere,ognuno di noi,qui in questo blog,ha una personalissima storia intima di percorsi di fede diversissimi tra di loro,percorsi a volte dolorosi e pieni di avvenimenti anche tragici,volendo.Ora lei sa che ci sono periodi in cui uno lascia la chiesa,per fatti suoi e che ne resti lontanissimo per anni,decenni a volte,poi ti succede di incontrarti o scontrarti con una persona,che all'improvviso ti sconvolge e ti fa riflettere con le sue parole,discorsi,gesti anche infinitesimali e lo ami incondizionatamente perchè gli devi la'conversione'questo è quello capitato a me con papa Benedetto;ora io non ho niente contro francesco,è solo che non è in sintonia con la mia sensibilità e con la mia fede ancora dubbiosa,tutto qua,al papa si deve rispetto,non è detto che bisogna amarlo per forza;un'ultima cosa,la gente ha cominciato ad abbandonare la chiesa già sotto Paolo VI,quindi da mezzo secolo,dapprima lentamente,poi in maniera quasi irreversibile,l'apostasia silenziosa ha aperto voragini difficilmente colmabili in breve tempo e anche coloro che frequesntano la chiesa sono un mondo a parte,ognuno con le sue regole,i suoi intendimenti,Cristo sì.chiesa no,forse,non è così semplice recuperare le anime perse,mi creda,io l'ho vissuto sulla mia pelle.GVR2

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  37. Ringrazio Gemma e tutti coloro i quali hanno voluto farmi partecipe delle loro personali esperienze. Cara Gemma, sapessi cosa ho passato con la morte di Luciani... Vi capisco benissimo. Però l'avvento di GP II non mi allontanò dalla Chiesa, poiché, come dice Ratzinger, la Chiesa è di Cristo. E non del Papa, Pontefice o Vescovo di Roma come si voglia chiamarlo. Soffrivo da matti, anche perché attorno a Wojtyla c'era qualcosa a livello mediatico che quanto accade oggi con Bergoglio fa quasi ridere. Il mio problema fu che, vedendo il polacco quasi come un "usurpatore" (ma avevo sedici anni e solo da poco avevo scoperto la Fede), non riuscii mai a sforzarmi davvero di comprenderlo. Per questo vi invito a superare questo momento difficile con un pizzico di speranza e continuando a pregare per il Papa, chiunque egli sia, perché ha un compito oggi più che mai, terribile. Dico a "nonno" che non ho alcuna intenzione di aprire blog o di farmi pioniera e meno ancora Papagirl di Francesco. Non mi piacciono le manifestazioni di isteria collettiva (curioso, vero, amici?) e sono assolutamente iper razionale. Lungi era ed è da me l'intenzione di ferire la vostra sensibilità. Sono capitata qui poiché cercavo commenti sulla storia del "ghost writer", tutto qui. Sono stata un poco brusca all'inizio e mi spiace, ma altrettanto bruscamente sono stata trattata da alcuni di voi. Fa nulla. Come dice giustamente Gemma siamo tutti sulla stessa barca. Da ultimo "affronto" la razionale Fabiola, che tanto razionale non mi è parsa. Bergoglio ha parlato e continua a parlare di Croce. Insisto col chiedere, ma evidentemente sono io che sono una sempliciotta tutto istinto e niente testa, cosa ci sia da chiarire ulteriormente nel cd tweet "Dio ci giudica amandoci" una volta che lo si legge alla luce del Supremo Atto di Amore di Dio. Cara Fabiola, a me quella frase è più che chiara, non trovo alcuna interpretazione da doverle dare. L'interpretazione è la Croce. L'Evento.
    Paola

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  38. "La misericordia di Cristo non è una grazia a buon mercato, non suppone la banalizzazione del male. Cristo porta nel suo corpo e sulla sua anima tutto il peso del male, tutta la sua forza distruttiva. Egli brucia e trasforma il male nella sofferenza, nel fuoco del suo amore sofferente. Il giorno della vendetta e l’anno della misericordia coincidono nel mistero pasquale, nel Cristo morto e risorto. Questa è la vendetta di Dio: egli stesso, nella persona del Figlio, soffre per noi. Quanto più siamo toccati dalla misericordia del Signore, tanto più entriamo in solidarietà con la sua sofferenza – diveniamo disponibili a completare nella nostra carne “quello che manca ai patimenti di Cristo” Ratzinger- Messa Pro eligendo Pontifice 2005


    Per Paola. Un piccolo esempio di "spiegazione" della Croce e del giudizio amante di Dio.
    Per non essere fraintesa non sto dicendo che tutto questo non ci fosse in quella frase ma che io, così poco razionale, ho bisogno oltre che di "suggestioni" di "spiegazioni". Suggestione deriva da "suggerire", evocare; "spiegare" significa "togliere le pieghe", chiarire. Perché il Mistero non è l'incomprensibile, è piuttosto ciò che non si finisce mai di capire.
    Io di questo ho bisogno. Io, ben felice, per loro, se ad altri basti la parola Croce o misericordia. Io cercherò ciò di cui ho bisogno dove lo posso trovare.

    Comunque, grazie per la correzione fraterna; preso atto della mia scarsa razionalità, giudicata da una iper-razionale, mi dedicherò alla rilettura dei testi di Joseph Ratzinger. Evidentemente mi serve un ripassino.

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  39. Fabiola, detto chiaramente: credo che ti servirebbe un ripasso di tranquillità e di Vangelo. Scusa sai, ma comincio ad averne abbastanza di certi toni. Tutta la razionalità che in un post precedente dici di avere non la mostri nei tuoi post a me rivolti. Se ne accorgerebbe anche un ragazzino. That's all folks!
    Paola

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  40. Cara Luisa, scusami,ma Bergoglio (non Bertoglio, quello è stato un ciclista che ha pure vinto un Giro d'Italia) cosa sta facendo che ti (vi) mette tanto in apprensione? Dove non sta rispettando, salvaguardando e trasmettendo il Deposito della Fede? In cosa dista la sua visione personale da quanto la Chiesa ha ricevuto e deve portare avanti? E', il tuo, il vostro, veramente un problema di fede? La Chiesa è di Cristo, lo ha detto Ratzinger, e ha ragione. Aspetti le nomine? Questo significa che sei molto addentro al Vaticano e dunque le nomine di persone che certo conosci bene e meglio di me, possono essere dirimenti per la tua valutazione di Bergoglio. Io non aspetto le nomine. Vedo Bergoglio e cerco di seguirlo. Lascio che interroghi la mia fede chiedendomi di non essere abitudinaria, di "uscire" da me. Mi sta mettendo in crisi, lo ammetto. Faccio poco, in realtà, per gli altri. Non riesco a testimoniare come vorrei la Buona Novella. E non sto a guardare quello che fa ora. Piuttosto quello che ha fatto a Baires e qui sta ripetendo. Capisco che ho ancora molta strada da percorrere. Sai, forse è perché sono cresciuta spiritualmente coi gesuiti, in mezzo ai missionari, che guardo alla testimonianza, all'apostolato in primis. Mi guardo dentro. Solo dopo guardo quello che fanno gli altri. Da ultimo: non reputo irrilevanti gli aspetti della Liturgia, ma nemmeno li reputo basilari. Perciò se Bergoglio vuol mettersi indosso o meno determinati paramenti e segni visibili, ciò non tocca la mia fede. Bergoglio mi sta facendo male, perché mi sta mettendo davanti alla mia incapacità di far vedere cosa significa credere in Cristo. Bergoglio mi sta facendo bene perché ogni volta mi fa comprendere che si può ripartire. Poi usi o meno il latino, si metta o meno casule e mitrie di un certo tipo, per la mia anima è secondario.
    Paola

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  41. La mia intenzione, nell'ultimo post, non era affatto quella che tu mi attribuisci. Ma evidentemente è vero che leggendo si legge se stessi.
    Questo è vero anche per me, ovviamente.
    Avevo scritto altro ma poi ho cancellato.
    Prova a rileggere il tuo ultimo posto...
    "Dio ci giudica amandoci".

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  42. due linee parallele difficilmente si incontrano. Allora Paola è così difficile capire che ad altri qui è Ratzinger che ha fatto non bene, ma molto bene ad alcuni o male, come a uno come me, davvero razionale, agnostico e scientista che si è trovato a veder vacillare tante certe certezze? In fondo, abbiamo avuto la grazia di averlo con noi per pochi anni, nemmeno otto, non lo si sente nè vede più mentre si sa che è ancora lì, praticamente sepolto vivo (per uno come me che fatica a vedere il monte e stabilire contatto con la preghiera è così), non gli si vedei riconoscere nemmeno l'umiltà di uno che si è spogliato di una delle massime cariche per starsene lì, ricurvo, fragile, con un occhio praticamente semichiuso e chissà quali altre difficoltà fisiche (sono sempre un medico)..e santo Signore di cui tanto parlate, non è proprio carino venire qua a mettere il dito nella piaga del dolore, del rimpianto, del dubbio per ciò che è stato, della rabbia per come è stato trattato, del come e perchè a parlare della luce di Francesco di cui ormai tutti i media ci inondano al punto che ci toccherà spegnere le luci tra un pò, tanto ormai è giorno anche quando è notte. Non si tratta di razionalità, ma ancora prima di sensibilità. Ci sono persone che quasi si sono rifugiate qua per soffrire meno, che non hanno vissuto magari in mezzo ai gesuiti e che magari ne hanno conosciuto altri aspetti e non gli sono piaciuti, che hanno frequentato altri missionari, che hanno vissuto altre Baires, che mi scusi ma ne hanno le scatole piene, come me
    Teniamoci ciascuno stretti i nostri sentimenti, i nostri affetti, le nostre vite, le luci e le ombre dei cuori che non è detto che possano essere illuminate dalle stesse lampadine o risvegliati dalle stesse voci.
    Questo è tutto, e tanto poco magari pure ci frega dell'inglese, a noi

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  43. ambrosiano e cattolico3 aprile 2013 alle ore 07:45

    C'è qualcuno che crede di essere il supervisore dei papi!

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  44. Carissimi amici, vi chiedo di scrivere i commenti di attualita', per cosi' dire, sul nuovo blog:

    http://ilblogdiraffaella.blogspot.it/

    Grazie :-)
    R.

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