lunedì 8 aprile 2013

Joseph Ratzinger, Papa Benedetto e la Baviera: un bellissimo documentario



Grazie a Marco per la bellissima segnalazione! Purtroppo l'audio e' in tedesco.
Chi, come me, non conosce la lingua puo' pero' vedere le bellissime immagini raccolte in questo documentario che si occupa del rapporto di Joseph Ratzinger (arcivescovo, cardinale e Papa) con la Baviera.
R.

8 commenti:

  1. Le immagini sono molto belle e il Papa parla in modo chiaro pr chi consce un po' il tedesco. Purtroppo, suscita tanta nostalgia, soprattuto ora e non riesco ad abituarmi, né ad accettare

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  2. E´ un omaggio non solo alla meravigliosa e cattolica Baviera ma alla grandezza umana e del pensiero di Benedetto XVI.

    Sommariamente a tappe sii ripercorrono la sua vita da arcivescovo, della diocisi di Monaco e Freising , poi Cardinale e Papa.

    Vorreri ricordare alcuni punti 1l 1977 quando e´ stato eletto Arcivesco,diceva io come arcivescovo sono qui non come un Manager per esp0rre il mio pensiero personale ma l´arcivesco e´ tale per comunicare un messaggio che e´ piu´ grande di
    lui.

    Vorrei inoltre ricordare 2 persone che nel video sono intervenute .Il direttore della caritas quando lui e´ stato consacrato Diakono.
    Lui diceva che generalmente, le prediche , entrano da una parte ed escono dall´altra ma con Benedetto XVI era una delizia.Si ricorda che Benetto XVI aveva affermato che i Diaconi svolgono una attivita´ molto importante,per i deboli, i meno abbientie e le aveva ricordato
    anche se diventerai vescovo, rimani sempre un diacono,se diventerai arcivesco rimani sempre un diacono se diventi papa rimani sempre un diacono

    E per ultimo vorrei ricordare
    Ermin Brießmann ex presidente del consiglio della Diocesi.
    Ermin era affascinato dalla ricchezza del linguaggio e di Argomenti di Benedetto XVI che nel dialogo era difficile trovare altri argomenti per poter essere alla pari con lui.

    Mio papa´diceva signori si nasce e ricchi si diventa.
    Un mio pensiero per quei teologhi che ho sentito in questi giorni.Quando sento, la differenza tra Benedetto XVI e l´attuale Pontefice e´ uno di tipo missionario e l´altro di tipo teologo, si capisce la "statura"intellettuale di tale persone.

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  3. vorrei ricordare anche i bimbi., hanno salutato l´allora Arcivescovo Benedetto XVII per la partenza per Roma.

    Inazittutto parlano in bavarese comprensibile, ma con signorilita´ e spontaneitá di bambini si sono espressi in modo ironoco e benevolo nei riguardi di Roma o l´italia.

    Partirai per Roma dicono i bimbi, la citta´ che ha tante bellezze,co i suoi sette colli, ma anche noi qui a monaco abbiamo nockerberg(in senso ironico dal momento che nockheberg e´un piccolo pendio,)e a roma proseguono i bimbi berrai il frascati e ti ciberai di spaghettie cannolloni, pero´ non dimenticarti di noi.

    Poi um po´prima era andato in visita Giovanni Paolo II come anche il filmato documenta, ed i bimbi dicono ancora, di´ al Santo Padre che ci venga ancora a trovare.

    Per far capire che la signorilitá di papa Benedetto ha le sue radici e che l´italia e´ sempre stata amata in baviera anche se ora cominciano ad avere i loro dubbi, ma non e´ colpa loro.

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  4. Fantastico, grazie Raffaella!

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  5. Non è solo la Baviera ad avere dei dubbi sull'Italia,ma tutta l'Europa,e come non dare loro ragione?Stiamo dando un'immagine indegna di un paese civile o che si definisce tale,i nostri'politici' sono impresentabili e il futuro è tutt'altro che promettente...il filmato è bellissimo,come lo era il giovane card.che stava partendo per Roma non sapendo o sospettando minimamente cosa lo stesse aspettando,ancora sta pagando le conseguenze,è quello che mi rode e scava dentro....

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  6. TIMORE O PROFEZIA
    Francesco Colafemmina

    ……

    “…Lo scrivevo già nel 2009, quando terminavo il mio romanzo La Serpe fra gli Ulivi, e forse è per questo che sono scettico in merito a Papa Francesco. Oggi ho ripreso in mano questa mia opera e alle pagine 278-79 ecco cosa avevo scritto:

    “Il cardinale con la sua faccia ieratica e severa, sebbene a volte viscida e maliziosamente malvagia era riuscito ad aggregare notevoli gruppi di vescovi, sacerdoti ed altri membri del collegio. Il loro scopo era mantenere la Chiesa in una condizione di disagio permanente. Indebolire il ruolo del Papa, far perdere credibilità all’ortodossia, diffondere la profonda incoerenza del cattolicesimo, rispetto alla vita privata delle gerarchie.
    Questo indebolimento costante della Chiesa non poteva essere compiuto apertamente. Se così fosse stato, avrebbero rischiato di apparire come i veri propalatori dell’apostasia. Essi dovevano agire dietro le quinte. Serviva loro un Papa che fosse davvero santo! Un Papa ortodosso, giusto e retto, nella fede e nella dottrina. Di lui si sarebbero serviti per distruggere la Chiesa come il mondo la conosceva. Non era poi così banale il loro programma.
    Essi avrebbero organizzato dall’interno del Vaticano una puntuale e costante opera, volta a screditare il Papa ortodosso e giusto. A mostrare come le sue decisioni, la sua visione del mondo, la sua stessa fede, fossero superate, vecchie, insostenibili per l’uomo moderno. L’avrebbero messo al centro del discredito mediatico mondiale, creando polveroni attorno a piccoli eventi ecclesiali la cui portata sarebbe stata ingigantita ad hoc. Così preparavano il loro pontificato: quello in cui sarebbe stato eletto il vero Apostata, il vero Antipapa. Costui lo coltivavano blandendolo attentamente. Ne soddisfacevano ogni possibile desiderio, ogni ambizione, purché egli restasse nel silenzio: un cardinale tra i tanti. Al momento opportuno, quando la Chiesa sarebbe stata screditata, maltrattata, umiliata dalle Nazioni e dai loro statisti massoni ed illuminati, quando il Papa santo e retto sarebbe stato cancellato dal cuore dei cristiani, soltanto allora avrebbero attuato il loro piano. Il nuovo papa sarebbe stato latinoamericano.”

    Spero solo di non essere stato profetico

    http://fidesetforma.blogspot.it/2013/04/timore-o-profezia.html

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  7. Nel filmato si vede Benedetto XVI che visita la Baviera da Papa e nella Cappella di Ratisbona quando la gente sta applaudendo, è perché il Papa ha preso i suoi fogli, poi li ha messi da parte dicendo: "Ho preparato una lunga predica, ma è meglio che la metto da parte e vi parlo liberamente. Se volete potrete leggerla nella stampa." Nel leggero dialetto bavarese era davvero simpatico.

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