venerdì 28 dicembre 2012

Femminicidio. Mons. Paglia: società violenta, a farne le spese sono le donne


Fino ad oggi ho evitato di riportare e di commentare le "affermazioni in libertà" di un prete di Lerici ma credo che sia doveroso dire almeno una parola che consiste nella piu' ferma condanna da parte mia di quanto riportato nel famoso volantino. 
Piu' rispetto per le donne e piu' peso alle parole che spesso possono ferire piu' delle pietre. Quanto ai politici che sono intervenuti in questi giorni, mi permetto di dare solo un piccolo consiglio: prima di parlare, studiate! Ho letto le affermazioni di una senatrice che invitava Papa Benedetto a spiegare il senso della sua lettera apostolica "Mulieris dignitatem". Peccato che quel documento sia chiarissimo e che, comunque, non l'abbia scritto Benedetto XVI. 
Ai politici: studiate! Ai sacerdoti: pensate prima di parlare e/o scrivere. 
R.

Femminicidio. Mons. Paglia: società violenta, a farne le spese sono le donne

Non lascia l’abito talare e si è chiuso nel silenzio, Don Piero Corsi parroco di San Terenzio, frazione di Lerici, La Spezia, autore nei giorni scorsi di un volantino in cui richiamava le donne all’autocritica sul femminicidio. La Curia che oggi ha convocato il sacerdote per chiarimenti, ha voluto la rimozione immediata del volantino. “Non si può parlare senza considerare le conseguenze di quanto si afferma e un sacerdote ha una responsabilità in più, come Padre e Pastore”: è quanto afferma mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, al microfono di Gabriella Ceraso:   

R. - Tutti dobbiamo essere responsabili delle parole che diciamo. E le parole pesano. Poi per quanto riguarda un sacerdote, diceva Papa Giovanni Paolo II, è indispensabile che un pastore abbia la responsabilità di conoscere le reazioni che le sue parole provocano.

D. – Dunque, che tipo di riflessione fare su quanto è accaduto?

R. – C’è una violenza diffusa, che si abbatte – talora in maniera drammatica – sulle donne e non è possibile pensare minimamente che sia colpa delle donne stesse se tutto questo accade. E’ quindi inequivocabile la condanna delle affermazioni di questo parroco. Il vescovo – mi pare – sia stato tempestivo e chiaro! 

D. – Infatti proprio il vescovo ha voluto sottolineare che “non è il comune sentire della Chiesa”…

R. – Sulla dignità della donna, particolarmente il magistero degli ultimi decenni non solo è chiaro, ma straordinario: semmai è vero che si deve abbassare il clima di violenza, che è indispensabile una moderazione nel costume; semmai è vero che deve crescere molto di più un atteggiamento di rispetto verso i più deboli, perché in una società talora maschilista sono i deboli – quindi le donne – a farne le spese. Tutta questa questione dovrebbe entrare nella riflessione di questo nostro Paese e la Chiesa offre un contributo particolarmente significativo. Senza andare troppo indietro nella storia, abbiamo lo straordinario esempio di don Benzi che ha cercato notte e giorno di liberare le tante donne schiave, travolte dalla violenza; ma poi il magistero di Giovanni Paolo II che nella Mulieris Dignitatem, sembra propendere in maniera quasi partigiana per la donna e per il suo genio. La questione femminile dunque non può essere banalizzata, richiede una riflessione molto, molto profonda. 

Ma cosa c'è all'origine dei casi crescenti di violenza contro le donne? Gabriella Ceraso lo ha chiesto a Michela Pensavalli, psicologa e psicoterapeuta, ricercatrice all'Istituto di terapia cognitiva interpersonale di Roma:   

“Si tratta di disturbi della personalità. Non può semplicemente uno stimolo di una donna provocatrice, mettere in moto il sistema psicologico di una persona che abusa; si tratta in questi casi di una forma di sociopatia o di un istinto di rabbia, di personalità fortemente disturbate. Ovviamente non può essere colpa delle donne, anche se oggi la crisi della relazione interpersonale alla quale assistiamo, e quindi anche il fatto che sia quasi completamente decaduta l’immagine maschile, e ci siano invece in vigore stili di comportamento e modi molto autorevoli e autoritari delle donne, mette in crisi il ruolo dell’uomo all’interno della società. Non di questo, però, si può fare una colpa”.

Quanto è diffusa e comune oggi in Italia il parere che siano le donne a provocare atteggiamenti violenti? Gabriella Ceraso ha raccolto il parere di Anna Costanza Baldry psicologa e criminologa: 

“E’ abbastanza diffuso. Ancora viviamo in un Paese che, per quanto le leggi siano ovviamente egualitarie - esistono le pari opportunità - ci sono ancora forme, e queste sono una manifestazione, molto radicate di misoginia. E’ come se fosse un problema di uomini contro donne o donne contro uomini. Le differenze esistono, ma sono un valore”.

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34 commenti:

  1. "sulle donne e non è possibile pensare minimamente che sia colpa delle donne stesse se tutto questo accade": san Alfonso e moralisti non parlano cosi: studiate!

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  2. spiegazioni dei miei propositi precedenti: 1. i crimini sessuali devono essere puniti con la più grande fermezza. 2. Allo stesso tempo, il modo di vestirsi di certe ragazze è provocatore di pulsioni negli uomini: lo sanno e se ne accusano al confessionale. Dire che non hanno nessuna responsabilità lontana è dunque un errore. 3. Tutti i grandi moralisti hanno detto il contrario del Monsignore ("non è possibile pensare minimamente che sia colpa delle donne stesse"), a cominciare da santo Alfonso; i psicologi ed i medici riconoscono anche che la vista scatena le pulsioni... Il "minimamente" è di troppo. 4. Grazie a tutte le donne oneste che sono l'immensa maggioranza e che gli uomini rispettano, o devono rispettare. 5. Perché fa un capo di dicastero delle dichiarazioni cosi ingenue e "politicamente corrette", ma false?

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  3. Temo che tu non ti renda conto di ciò che hai scritto, anonimo. Invece di arrabbiarmi, che non ne vale la pena, mi limito a compiangerti.
    Alessia

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  4. Sapete. Esistono uomini che di fronte a donne vestite in maniera provocante non fanno una piega. Questi non sono dei fenomeni, sono persone normali. Quelli che non si sanno trattenere sono dei malati e le donne non hanno nessuna responsabilità a riguardo.

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  5. quindi suppongo che l'anonimo delle 8:42, se vedesse una donna vestita in maniera provocante, avrebbe l'impulso di saltarle addosso.

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  6. L'Anonimo ha perfettamente ragione. Basta studiare la morale cattolica ed i grandi moralisti, anziché ragionare d'istinto.
    Sono andato a leggermi il famoso articolo di Pontifex: è assolutamente corretto. Dice chiaramente che chi delinque contro le donne è appunto un delinquente e non è giustificato da nulla ed in nessun caso: ma anche che spesso le donne istigano - oggettivamente - a tali azioni con il loro modo immorale di vestire e di comportarsi. Se poi qualcuno non ritiene immorale l'uso spregiudicato di minigonne, minishorts, pance al vento, collants a vista e vestiti superaderenti, deve farsi lui un serio esame di coscienza, perchè ha perso ogni senso del pudore. Provate comunque anche solo ad immaginare la reazione di un Padre Pio da Pietrelcina, di un don Bosco o di un Curato d'Ars di fronte a questi casi...

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  7. le donne non sono pezzi di carne, sconvenienti quando sono scoperti
    E fare certe affermazioni significa essere fuori dalla realtà, visto che spesso ad essere aggredite e uccise sono donne tutt'altro che vistose e provocanti. Ci vuole tanto a dire che il problema e il male stanno in chi uccide, bisogna sempre cercare le motivazioni nella provocazione da parte di chi è' vittima? Tempo fa mi colpì la storia di una ragazza aggredita al mattino presto, alla fermata del bus mentre si recava a fare un lavoro umile. Pantaloni, maglietta non aderenti e non un filo di trucco. Non credo sia colpa sua se la parte animale di qualcuno si sia sentita provocata da quel l'immagine

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  8. Ciò che ci distingue dalle bestie e' proprio il controllo della ragione su certi istinti e voler ricondurre tutto ad un paio di gambe scoperte onestamente mi fa pensare a tutto tranne all'elevazione dell'uomo verso Dio di cui ci si aspetterebbe di sentir parlare da parte cristiana.

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  9. Per Gemma
    Totalmente d'accordo con Lei. Ho scritto: "i crimini sessuali devono essere puniti con la più grande fermezza". Nessun è ammissibile. Spesso (e casi sempre) questi crimini feriscono una persona più che onesta. Cio che dico è che il modo di vestirsi di certe ALTRE ragazze è provocante e che portono anche loro parte di responsabilità.

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  10. che si dice in zona tutela della morale dei ragazzi (maschi) sempre più frequentemente vestiti con canotte aderenti e pantaloncini corti che ne disegnano i glutei?

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  11. Le donne hanno il diritto di vestirsi come vogliono(nell'ambito delle leggi). Sarebbe come dire che uno se si compra una bella macchina istiga i ladri a rubargliela

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  12. Quella della senatrice che ha attribuito a Papa Benedetto la Mulieris Dignitatem proprio mi era sfuggita. Straparlare di ciò che non si conosce ci dà tutto lo spessore della persona. Non ha forse letto le spiegazioni che mons. Palletti si è premurato di fornire con sollecitudine?
    Alessia

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  13. Grazie a Amicus (condivido, grazie anche per i riferimenti nuovi, S. Curato di Ars, P. Pio). Invece, il messagio di Alessia non comporta nessun argomento... Mi rendo conto di cio che ho scritto; ho quasi 60 anni, sono medico et sacerdote. Insegno la teologia da anni. Ho lavorato duranti anni per la Sante Sede. E facile di squalificare qualcuno cosi, senza argomento, "allo stomaco"...
    L'anonimo di 8:40 et 8:42.

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  14. Di fronte a certi commenti non si puo' che rimanere sbigottiti...
    R.

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  15. Quali argomenti vorresti portassi, anonimo delle delle 16,32, di fronte alle tue affermazioni? Non mi pare molto corretto portare gli argomenti del Santo Curato d'Ars (XVIII secolo), San Giovanni Bosco (XIX secolo), San Pio da Pietrelcina (1887-1968) a supporto delle opinabilissime tesi tue e di Amicus.
    Alessia

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  16. La colpa è solo di chi commette violenza. Senza se e senza ma.

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  17. Credo che il parroco della Spezia intendesse piuttosto qualcosa di maggior portata che non i tanga, gli short, le scollatire ecc.
    Considerando il numero impressionante di donne ammazzate è un dato di fatto, incontrovertibile, che la stragrande maggioranza di esse fu, purtroppo, tragicamente e violentemente uccisa da ex mariti, affetti da gelosie paranoiche, che non sopportavano i legami delle loro ex mogli con altri uomini.
    Ciò mi induce a pensare che al di là della forma e delle apparenze nudiste, il prete intendesse stigmatizzare la frequenza delle unioni irregolari che sfasciano precedenti famiglie e ne creano nuove su presupposti deboli.
    Quanto poi al problema "tanga, tette al vento ed ed annessi e connessi nella modo", personalmente non mi sconvolgono la vita e l'equilibrio psichico-sessuale. Tuttavia, è indubbio, che non tutti gli uomini dispongano dello stesso autocontrollo. Ad esemoio un islamico represso, abituato al paese suo a vedere donne coperte da capo a piedi, può perdere l'equilibrio e, come purtroppo è successo, violentare una qualsiasi donna per strada. Quindi anche le donne non dovrebbero esagerare in certi dettagli, soprattutto in certi luoghi pubblici.

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  18. le donne hanno il diritto di vestirsi come vogliono, senza se e senza ma. la responsabilità di atti di violenza è totalmente di chi li commette! un uomo normale è perfettamente in grado di trattenere i suoi istinti, chi non ci riesce ha un problema tutto suo che va curato il prima possibile.

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  19. Ieri sera ascoltando in macchina "la Zanzara", che a mio marito piace tanto, ho avuto modo di constatare che tutti i salmi finiscono in gloria: la colpa è tutta di papa Benedetto con la storia che i gay sono contro la pace. Ad un certo punto il conduttore ha elogiato il patriarca (sic) greco che ha regalato le terre ai contadini ed ha proposto di prendersi questo patriarca e dare il papa in cambio. Penso che il conduttore non veda l'ora di lasciare Radio 4 e zappare la terra. Eufemia

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  20. Ciao Eufemia, secondo me gli daranno un premio :-)
    R.

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  21. Papa Pio XII, da "La Crociata per la purezza", discorso ad una delegazione della Gioventù Femminile dell'Azione Cattolica, 22 maggio 1944 :
    …“sulle anime ha da operare la Chiesa, e al suo servigio l’Azione Cattolica, la vostra Azione, in stretta. unione e sotto la direzione della Gerarchia ecclesiastica, entrando in lotta contro i pericoli del malcostume, combattendoli in tutti i campi a voi aperti: nel campo della moda, dei vestiti e degli abbigliamenti, nel campo dell’igiene e dello sport, nel campo delle relazioni sociali e dei divertimenti”. …
    …”Non è Nostro proposito di ritracciare qui il triste e troppo noto quadro dei disordini che si affacciano ai vostri occhi: vesti così esigue o tali da sembrar fatte piuttosto per porre in maggior rilievo ciò che dovrebbero velare; sport svolgentisi con fogge di vestire, esibizioni, «cameratismi», inconciliabili anche con la modestia più condiscendente; danze, spettacoli, audizioni, letture, illustrazioni, decorazioni, in cui la mania del divertimento e del piacere accumula i più gravi pericoli. Intendiamo invece ora di ricordarvi e rimettervi sotto lo sguardo della mente i principi della fede cristiana, che in queste materie devono illuminare i vostri giudizi, guidare i vostri passi e la vostra condotta, ispirare e sostenere la vostra lotta spirituale”…

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  22. (segue) …”E se, per un semplice piacere proprio, non si ha il diritto di mettere in pericolo la salute fisica degli altri, non è forse ancor meno lecito di compromettere la salute, anzi la vita stessa delle loro anime? Se, come pretendono alcune, una moda audace non fa su di loro alcuna impressione cattiva, che cosa mai esse sanno dell’impressione che ne risentono gli altri? Chi le assicura che altri non ne ritraggano mali incentivi? Voi non conoscete il fondo della fragilità umana, né di qual sangue di corruzione grondino le ferite lasciate nell’umana natura dalla colpa di Adamo con l’ignoranza nell’intelletto, con la malizia nella volontà, con la brama del piacere e la debolezza verso il bene arduo nelle passioni dei sensi, a tal segno. che l’uomo, pieghevole come cera al male, “vede il meglio e lo approva, ed al peggior s’appiglia”, (cfr. Ovidii Metamorph. VI 20-21) per quel peso che sempre, quasi piombo, lo trascina al fondo”…
    …“ Oh quanto giustamente è stato osservato che, se alcune cristiane sospettassero le tentazioni e le cadute che causano in altri con abbigliamenti e familiarità a cui, nella loro leggerezza, danno così poca importanza, prenderebbero spavento della loro responsabilità! Al che Noi non dubitiamo di aggiungere: o madri cristiane, se sapeste quale avvenire d’interni affanni e pericoli, di mal compresi dubbi e mal contenuti rossori voi preparate ai vostri figli e alle vostre figlie con l’imprudenza di avvezzarli a vivere appena coperti, facendo loro smarrire il senso ingenuo della modestia, arrossireste di voi medesime, e paventereste l’onta che fate a voi stesse e il danno che cagionate ai figli affidativi dal cielo a crescerli cristianamente. E quel che diciamo alle madri, lo ripetiamo a non poche donne credenti, ed anche pie, le quali, accettando di seguire questa o quella moda audace, fanno col loro esempio cadere le ultime esitazioni che rattengono una folla delle loro sorelle lontano da quella moda, che potrà divenire per esse sorgente di rovina spirituale”.

    Speriamo che almeno Pio XII riesca a far ragionare cristianamente qualcuno...

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  23. P.S.: mons. Paglia (speriamo si trasformi in grano) oserebbe dar lezioni di etica anche al grande Pastor Angelicus?

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  24. Sono una donna e trovo che al di là della questione di principio che nulla, neppure un modo di vestire succinto, possa MAI giustificare la violenza, vorrei però dire che qualche volta anche noi donne dovremmo fare autocritica , non tanto su cretinate come il modo di vestire, quanto sull'atteggiamento che assumiamo.. Ho accompagnato una volta mia nipote quindicenne in metropolitana a Milano alle 24 di sera : vestita di short inguinali, ombelico a vista e vabbè, una ragaziina ci può stare, ma gli sguardi ostentati e sprezzati e orgogliosi che scambiava con i tanti extracomunitari presenti nel vagone che la guardavano con gli occhi di fuori e la bava alla bocca, ecco questa specie di arroganza del tipo e allora? Cosa hai da guardare? mi ha dato fastidio. Non mi sembra soprattutto un atteggiamento saggio e di buon gusto e purtroppo molte volte noi donne siamo fiere del nostro potere di seduzione e ne aBUSIAMO!!

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  25. Pio XII scriveva quelle cose nel 1944, decisamente altri tempi. E comunque quelle parole non centrano nulla col fatto che l'uomo deve sapersi cristianamente trattenere, e che se non lo fa la colpa è esclusivamente sua.

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  26. il parroco di lerici è probabilmente incorso in un polverone che nemmeno lui immaginava di creare. Pur non avendo letto personalmente l'articolo "incriminato", da quello che ho potuto apprendere in questi giorni dai mass media mi sembra che questo don Piero Corsi sia stato alquanto "sprovveduto" a dire sostanzialmente che se ci sono così tanti femminicidi e violenze, è perchè sono le donne che se li vanno a cercare. è ovvio che un pensiero di questo genere non può essere accettato!.. a quanto pare l'articolo in questione parla xò anche tra le altre cose di "smarrimento delle virtù e del senso di famiglia" : e questo è un pensiero assolutamente condivisibile!..è sotto gli occhi di tutti infatti ( o x lo meno di coloro che muniti di buonsenso sanno osservare la realtà senza preconcetti ideologici) che la società,anche in Italia,stia attraversando un periodo di grave decadimento morale: aborti,famiglie che si sgretolano con estrema facilità,unioni di fatto anche tra omosessuali,matrimoni civili preferiti a quelli religiosi,proposte di istituire i "matrimoni gay"..e ancora: omicidi,stupri,disonestà dilagante, furti e ruberie, eutanasie più o meno silenziose.. e chi più ne ha più ne metta: ovviamente una situazione del genere è colpa di tutti, quindi in maniera uguale sia degli uomini che delle donne che hanno smarrito da troppo tempo quello che dovrebbe essere il centro della loro vita: DIO!..non vorrei però che l'imprudenza di questo parroco che ripeto, con superficialità ha accusato ingiustamente le donne di "andarsela a cercare" ma che al di la di questo ha dimostrato di avere le idee chiare e di essere in linea col Magistero, sia il pretesto x attaccare , ancora una volta, la Chiesa e il Papa. noto infatti un persistente accanimento da diversi giorni ormai contro questo sacerdote. Ha sbagliato certo, ma quanti suoi confratelli hanno sbagliato senza che la stampa si accanisse minimamente contro di loro, anzi esaltandoli!.. qualche esempio? Don Gallo di Genova,noto a tutti x le sue posizioni di estrema sinistra che alcuni anni or sono dichiarò pubblicamente di aver aiutato alcune donne ad abortire.. don sante sguotti che qualche anno fa nel padovano rivelò di avere un figlio e una relazione con una donna e che voleva che la sua situazione fosse accettata dalla Chiesa come se niente fosse accaduto.. Quel "don" Franco Barbero, piemontese, spretato qualche anno fa regnante Giovanni Paolo II x aver tra le altre cose "celebrato" matrimoni tra gay...sono solo 3 di una lunga serie. Ora, questo don Corsi ha sbagliato,ed è giusto che chi di dovere lo abbia redarguito come infatti è avvenuto. ma ora credo sia doveroso che su questa vicenda cali il silenzio anche xchè, ripeto, nei confrtonti di altri preti che hanno sbagliato molto più di lui è stato tenuto, da tv e giornali, tutt'altro atteggiamento..

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  27. Anonimo del 29 dicembre 2012 12:58, guarda che la verità, sia in campo dogmatico che morale, non varia con le epoche, ma resta la stessa ieri, oggi e sempre. Non per nulla noi seguiamo - o almeno ci proviamo - un testo scritto duemila anni fa, il Vangelo, e nessuno di noi oserebbe dire che Gesù "diceva quelle cose negli anni 30-33, decisamente altri tempi."
    Quanto al fatto di doversi trattenere, beh, è ovvio; ma è altrettanto ovvio quanto ricorda Gesù circa chi provoca scandalo (in tutto, moda compresa): "Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! E' inevitabile che avvengano degli scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!" (Mt 5,6-7).

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  28. Stupratori ed assassini non sono certo i "piccoli" di cui parla il Vangelo.
    R.

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  29. sono un uomo e dico che la violenza degli uomini e il modo di vestire delle donne sono due discorsi che vanno fatti separatamente. quando dopo la condanna della violenza si incomincia con i "se", con i "ma" e con i "però", si scivola subito dalla parte del torto. l'uomo si deve saper trattenere! anche di fronte a donne nude!! punto.

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  30. Grazie Saturno!
    Una regola di prudenza impone di non esporsi inutilmente a rischi (questo e' il mio parere), ma nulla giustifica la violenza.
    Posso pensare (fra me e me...la legge non fa distinzioni) che una persona che passeggia in un quartiere malfamato con un rolex al polso si espone ad un rischio.
    Non per questo, pero', l'eventuale ladro e' innocente.
    La famosa frase "l'occasione fa l'uomo ladro" non e' applicabile.
    Allo stesso modo un uomo non puo' sentirsi giustificato da eventuali e presunte provocazioni.
    R.

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  31. ho visto altre volte citare il vangelo in maniera "fantasiosa". ma quella di amicus si piazza al primo posto!

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  32. La violenza non deve mai essere accettabile,in nessun caso,ma la società in cui ci troviamo a vivere,è istigata alla violenza da messaggi martellanti,subliminali e non, che provengono da tutti i media,videogiochi compresi, che vengono colpevolmente lasciati nelle mani dei bambini nella più assoluta libertà;in tv ci sono trasmissioni devianti e fuorvianti,magari confezionate in modi gradevoli,ma che sono devastanti per la crescita e l'educazione dei più giovani e i risultati si vedono.Il prete di Lerici ha sbagliato,ma tanti preti prima di parlare,soprattutto in tv, dove sono onnipresenti e non propriamente si distinguono per essere tali,dovrebbero fare esami di coscienza rigorosi,quanto ai media,la loro ipocrisia mi dà il voltastomaco.GR2

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  33. Agli abitanti di Saturno e dintorni: è ovvio che gli stupratori e gli assassini non sono i 'piccoli' di cui parla il brano evangelico citato. Ma a parte il fatto che lo scandalo non deve essere dato a nessuno (lo ripeto: a nessuno), ho come l'impressione - io non vivo su Saturno - che una donna che va in giro in tenuta indecente sia vista anche da un bel po' di altre persone, ed anche dai 'piccoli' di cui parla Gesù. O no? Certo che se nemmeno le chiare ed autorevoli argomentazioni di Papa Pio XII riescono a convincervi, siete proprio irrecuperabili.

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  34. Si può essere in disaccordo con Pio XII senza per questo essere degli stolti.

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