giovedì 14 marzo 2013

Francesco ha telefonato subito dopo l'elezione a Benedetto XVI e nei prossimi giorni andrà a trovarlo (Calabrò)


Il pontefice emerito A Castel Gandolfo

Telefonata dal successore Ratzinger lo incontrerà

Bergoglio andrà a trovare Benedetto XVI in tempi brevi, ha detto padre Lombardi

Maria Antonietta Calabrò

Ha ricevuto la benedizione Urbi et Orbi dal suo successore, papa Francesco.
Benedetto XVI ha seguito anche ieri la diretta tv che ha registrato momento per momento le fasi che hanno portato il nuovo Papa ad affacciarsi alla loggia della Basilica di San Pietro. E si è commosso, Ratzinger, davanti al fatto che papa Francesco abbia avuto per lui il primo pensiero e la richiesta pubblica di preghiere per lui.
Non solo. «Papa Francesco ha telefonato subito dopo l'elezione a Benedetto XVI e nei prossimi giorni andrà a trovarlo» ha detto il portavoce vaticano, padre Lombardi. Quindi due gesti di papa Francesco nei confronti di Ratzinger: il primo pubblico, il secondo privato.
«Il Papa emerito era contento», ha detto don Pietro Diletti Parroco e Direttore della Comunità Salesiana della Chiesa di San Tommaso di Villanova, cioè la parrocchia pontificia di Castel Gandolfo, riferendo quanto appreso dall'interno della residenza estiva dei Papi sulla riva del Lago di Albano. «Contento anche perché adesso la Chiesa ha un nuovo Papa e quindi lui si sente sollevato da questo».
Papa Francesco e il Papa emerito comunque si incontreranno presto (ma sicuramente non oggi e sicuramente con più calma nei prossimi giorni). «Io non so ancora niente e niente mi è stato comunicato — dice ancora don Pietro — ma certo è che il primo pensiero del Papa è stato per Ratzinger».
Quando questo incontro tra Benedetto e Francesco avverrà, sarà un incontro davvero singolare. Non solo perché sarà il primo nella storia della Chiesa tra un Papa «regnante» e il suo predecessore «emerito». Ma perché i due uomini si ritroveranno uno davanti all'altro, come otto anni fa quando nel Conclave del 2005 (con un collegio cardinalizio in gran parte diverso) Bergoglio cedette il passo a Ratzinger, pur potendo contare su almeno 40 voti di cardinali elettori «progressisti» su cui erano confluiti anche quelli del cardinale Carlo Maria Martini.
Papa Bergoglio il 19 aprile 2005 disse che non si sentiva pronto all'elezione. Sembra che fu proprio con queste parole, che papa Francesco durante la pausa del pranzo quel giorno avesse scongiurato i propri sostenitori di cessare di voltarlo, aprendo così la strada all'elezione di Ratzinger nella votazione del primo pomeriggio.
Tra pochi giorni papa Francesco si troverà davanti al primo Papa che ha detto di non sentirsi più in grado di andare avanti.
«Sono totalmente sorpreso». George Ratzinger, fratello di Benedetto XVI, ha commentato l'elezione di Bergoglio, ammettendo che non aveva il suo nome nella lista dei suoi papabili, e ha assicurato di non aver mai parlato di lui con il fratello: «Non è mai uscito il suo nome».
Sarà senz'altro vero. Ma suona quasi come una profezia però il fatto che Benedetto XVI, affacciato dalla finestra del Palazzo apostolico per l'Angelus che seguì l'annuncio della sua rinuncia al pontificato, invitò in lingua spagnola i fedeli a pregare per quello che sarebbe stato scelto come nuovo Papa. Bergoglio, argentino, è infatti di madre lingua spagnola.
Le campane di Castel Gandolfo hanno continuato a lungo a suonare a festa, ieri sera.

© Copyright Corriere della sera, 14 marzo 2013

19 commenti:

  1. A proposito delle campane di Castelgandolfo, il parroco in tv dopo l'elezione ha detto che inizialmente non volevano partire, ci hanno messo un po' per riuscire a farle suonare

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  2. A proposito delle campane di Castelgandolfo, il parroco in tv dopo l'elezione ha detto che inizialmente non volevano partire, ci hanno messo un po' per riuscire a farle suonare

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  3. Il sacrestano era in vacanza e non erano capaci di farle funzionare...

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  4. EL HORROR!

    De todos los candidatos impensables, Jorge Mario Bergoglio es quizás el peor. No porque profese abiertamente doctrinas contra la fe y la moral, sino porque, a juzgar por su actuación como arzobispo de Buenos Aires, la fe y la moral parecen haberle sido indiferentes.

    Enemigo jurado de la misa tradicional, no ha permitido sino parodias en manos de enemigos declarados de la liturgia antigua. Ha perseguido a todo sacerdote que se empeñó en usar sotana, predicar con solidez o que se haya interesado en la Summorum Pontificum.

    Famoso por la inconsistencia (a veces ininteligibilid ad de sus alocuciones y homilías), dado al uso de expresiones vulgares, demagógicas y ambiguas, su magisterio no puede decirse que sea heterodoxo sino inexistente por lo confuso.

    Su entorno en la Curia de Buenos Aires, salvo algunos clérigos, no se ha caracterizado por la virtud de sus acciones. Muchos están gravemente sospechados de inconducta moral.

    >> No ha perdido ocasión de realizar actos en los que cedió la catedral a judíos, protestantes, islámicos, e incluso a elementos sectarios en nombre de un diálogo interreligioso imposible e innecesario. Son famosas sus reuniones con los protestantes en el estado de espectáculos Luna Park, donde reiteradamente, junto con el predicador de la Casa Pontificia Cantalamessa, ha sido “bendecido” por pastores protestantes, en un acto de culto común donde en la práctica dio por válidos ciertos poderes sacramentales de los telepastores.

    Esta elección es incomprensible: no es políglota, no tiene experiencia curial, no brilla por su santidad, es flojo en doctrina y liturgia, no ha combatido ni el aborto ni el matrimonio homosexual, no tiene modales para honrar el Solio Pontificio. Nunca se ha jugado por nada más allá de permanecer en posiciones de poder.

    Realmente, no puede ser lo que Benedicto haya querido para la Iglesia. Y no parece tener ninguna de las condiciones para continuar su obra.

    Dios ampare a la Iglesia. Nunca se puede descartar, por humanamente difícil que parezca, la posibilidad de una conversión… y sin embargo, el futuro nos causa terror.

    http://panoramacatolico.info/articulo/el-horror

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  5. ERA GIA’ TUTTO PREVISTO…

    di Francesco Colafemmina

    Prima di scrivere altro sul nuovo “Vescovo” di Roma che sembra avere in spregio ogni tradizione e che magari si sarebbe pure affacciato alla loggia con un saio per dar sfogo a certo pauperismo anni ’70 (magari nei prossimi giorni si farà pure confezionare un papal clergyman) leggete qui:

    La strategia della tensione – post del 2009
    http://fidesetforma.blogspot.it/2009/09/la-strategia-della-tensione.html

    e qui:

    La vendetta dei progressisti falliti – post del 2010
    http://fidesetforma.blogspot.it/2010/03/la-vendetta-dei-progressisti-falliti.html

    Per ora non c’è molto da aggiungere. Con tutta probabilità la nostra missione finisce qui. Tutto ciò che abbiamo detto e fatto finora verrà prontamente obliterato. E’ una definitiva sconfitta della tradizione e della riforma benedettiana. E’ l’inizio dell’allegra demolizione del Papato. Con la rinuncia di Benedetto ben 3 piccioni con una fava dunque: hanno ottenuto il Papato a termine, la resa di Benedetto e un nuovo Papa conforme ai loro desideri e forse anche ai nostri peccati.

    http://fidesetforma.blogspot.it/2013/03/era-gia-tutto-previsto.html

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  6. ricompare l'altare post conciliare nella cappella sistina, rimane il corcifisso, ma in miniatura

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  7. Prega Benedetto, prega sempre che le cateratte del cielo siano ancora aperte...

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  8. giovedì 14 marzo 2013

    FINE DEL BLOG E TANTI SALUTI AL NUOVO PAPA VETERO-PROGRESSISTA

    di Francesco Colafemmina

    Cari amici,

    questo blog nato nel... quasi non lo ricordo più... nato nel marzo 2009 per celebrare e favorire la fondamentale e incisiva azione di Benedetto XVI oggi chiude per sempre. Nel palazzo apostolico siede ora un nuovo Papa cui va il mio personale rispetto, ma che sancisce la vittoria di una visione cattolica di chiara discontinuità.
    Lo si è visto già ieri: niente mozzetta, niente rocchetto, niente croce pettorale, niente scarpe rosse. E' un Papa che vuol mandare al macero non quegli oggetti in sé privi di valore, ma ciò che essi rappresentano: quasi 2000 anni di storia stratificata secolo dopo secolo.
    Francamente vi confesserò che da "romano" in entrambi i sensi della parola, romano perché nato a Roma e romano perché Cattolico romano, questa pauperistica rottamazione del papato non la digerisco. E' un mio limite, non vi accorate.
    Mentre Bianchi, Mancuso, Melloni, Kung e dall'aldilà Martini stappano bottiglie di champagne. Mentre i gai Boffo e Marini Piero, esponenti di una ben nota lobby vaticana che tarda a sparire, si affannano a lanciare anatemi nei confront di Marini Guido e dell'anticaglia liturgica basilicale, io vi dico addio.
    La Chiesa sopravviverà a questo Papa, ma tutto ciò che ho seminato in questi anni, seguendo l'esempio di Benedetto XVI, muore qui. Anzi, resta imbalsamato sul web. Per la gioia di tutti i detrattori, di tutti i nemici, di tutti gli innovatori. Certo, non speravo di cambiare nulla, ma di suscitare solo nuove consapevolezze e forse maggiore attenzione per ciò che è bello e sacro. Ma tant'è. I Papi cambiano e non sempre vi è continuità.
    E' chiaro tuttavia che sin dall'inizio non ho mai pensato di poter rappresentare la maggioranza vittoriosa o silenziosa di un cattolicesimo alla canna del gas. No, sapevo di appartenere alla categoria dei vinti, ad una minoranza, creativa o meno creativa, ma minoranza. E sapevo che non vi sarebbe stato un roseo futuro per tutti gli amanti dell'arte e dell'architettura sacra autenticamente cattoliche.
    Non abbiamo lottato per vincere, ma per convincere. In parte ci siamo riusciti, io e tutti coloro che hanno scritto nel passato su questo blog. In parte. Forse abbiamo semplicemente reso un servizio - inutile o utile lo sa soltanto il Signore - alla Chiesa e al Papa Benedetto XVI. Ora ha prevalso un nuovo indirizzo. E come Benedetto è salito sul monte e si è ritirato nel silenzio, così faccio anch'io.
    Vi saluto tutti con grande affetto, gli amici Andrea, Giampaolo, Luisa, Livio, Caterina e tutti gli altri dei quali non ricordo i nomi. Grazie per il vostro supporto in questi anni belli e difficili. Ora si torna a pregare, ognuno nel piccolo della propria esistenza. A dare testimonianza attraverso la propria vita, continuando a lottare anche se in forme diverse. Tutto il resto è superfluo.
    "Esto igitur expeditus ad pugnam, si vis habere victoriam. Sine certamine, non potes venire ad patientiae coronam. Si pati non vis, recusas coronari. Si autem coronari desideras, certa viriliter, sustine patienter. Sine labore non tenditur ad requiem, nec sine pugna pervenitur ad victoriam."

    http://fidesetforma.blogspot.it/2013/03/fine-del-blog-e-tanti-saluti-al-nuovo.html

    ps "cammino di fratellanza..."

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  9. Spiace che se ne stiano per andare in tanti,anche Béatrice medita di chiudere,spero vivamente che tu non lo faccia,Raffaella,se non altro per il tuo nome ebraico,Dio guarisce;non so dare una spiegazione al momento per questa nomina,ma se il prossimo segretario di stato,come si palesa,sarà Sandri,beh,allora il disegno diventa chiarissimo,una'spruzzatina' di novissimus ordo e tutto come prima,gattopardianamente,fuori BXVI,fuori le sue struggenti celebrazioni e la sua eleganza(non solamente liturgica)e vai col tango,cambia la musica,la'banda'è sempre quella e dagli al papa vecchio,champagne per tutti,del Reno,francotedesco...basta non ci raccontino la storiella dello Spirito Santo,perchè la colomba non è volata,c'era un gabbiano stazionante per tutto il conclave....hasta luego,amigo de Argentina,es verdadero,esta como esta,que Dios os bendiga todos.GR2

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  10. Capisco lo scoramento e la stanchezza, ma sbaglia chi molla, significa che non ha capito le motivazioni di Benedetto. Non private i cattolici della vostra testimonianza e del vostro impegno.
    Alessia

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  11. beati i semplici, che amano i Papi solo perchè la loro fede sincera glielo impone dolcemente.

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  12. Colafemmina ha. per ora, tolto il post di addio dal suo blog

    (ma non cambia la sostanza leggendo il precedente " ERA GIA’ TUTTO PREVISTO…"

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  13. La preghiera de fedeli.

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  14. Certo Anonimo dell 18h27: amiamo anche Bonifaccio VIII, Giulio II, Alessandro VI (Borgia) ecc. ecc.
    la storia della Chiesa non ha solo Papi santi, ma anche Papi malvagi e/o inetti.
    Lei ami tutti i Papi che io amo quelli buoni.

    Rifiutare mozzetta ecc. come simboli di sfarzo quasi sottintende l'idea che tutti i Papi che l'hanno preceduto e non li hanno rifiutati erano amanti del lusso?

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  15. caro anonimo delle 18:53. ho detto che la fede dei semplici ama tutti i papi? la fede dei semplici sa benissimo dove indirizzare l'amore.

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  16. Io non voglio ne difendere nessuno ne tantomeno intessere le lodi del nuovo Papa ma, per favore nono molliamo aspettiamo perchè non abbiamo la pazienza di vedere cosa farà Francesco? Solo attraverso i fatti lo potremo giudicare. E' vero ci sono arrivate in passato delle notizie su di lui che discostano da ciò che abbiamo vissuto fino al 28 febbraio ma, perchè buttare alle ortiche quello che Benedetto ci ha insegnato? Mollare ora significa dare un calcio a tutto quello che Benedetto ci ha predicato ed insegnato. Aspettiamo i fatti e poi, se la chiesa andrà in rovina forse, dovremmo rimettere in discussione tutto anche la famosa frase NON PREVALEBUNT!

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  17. ma avete visto il video prima di affacciarsi al balcone risponde in malomodo a marini che gli vuole mettere la mozzetta o la stola, e il tg1 dice che abbia riposto"se lo metta lei", metre boffo dice che abbia detto" carnevale é finito"

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  18. Non so cosa ci sia da aspettare persino con pazienza e da vedere, per poi giudicare.
    Se uno dovesse prendere sul serio simili incubi, allora vorrebbe dire che questo stesso blog avrebbe solo stumentalizzato, e perciò tradito, lo stesso altissimo Pontificato di Benedetto XVI. Allora sì ci sarebbe da aspettare... vedere... giudicare. Non lo farò perché sono sicuro di sbagliarmi.

    Nella prima Messa del Romano Pontefice Papa Francesco
    "Una preghiera particolare è stata elevata a Dio perché Benedetto XVI possa servire la Chiesa anche “nel nascondimento con una vita dedicata alla preghiera e alla meditazione”"
    http://www.lastampa.it/2013/03/14/esteri/vatican-insider/it/il-papa-camminare-edificare-e-confessare-sono-le-linee-della-chiesa-hklnmLl47jraMGhzHvPnnI/pagina.html

    C'é l'Omelia integrale del Santo Padre:
    http://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20130314_omelia-cardinali_it.html

    gianni

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  19. Cara Eugenia,
    il non praevalebunt vale per la Chiesa Una Santa, che il Signore salva e vivifica continuamente, dalla quale noi attingiamo ogni Grazia, non per quella - più che conciliare conciliarista (nel senso che attribuisce maggior valore al concilio-nuovo-idolo che al Papa) - che si sta attestando con terribile evidenza...

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