Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
sabato 12 gennaio 2013
Al servizio del Successore di Pietro. Benedetto XVI al Corpo della Gendarmeria e ai Vigili del Fuoco dello Stato della Città del Vaticano
Benedetto XVI al Corpo della Gendarmeria e ai Vigili del Fuoco dello Stato della Città del Vaticano
Al servizio del Successore di Pietro
Profonda riconoscenza per l’impegno costante assolto con discrezione e professionalità
Il Papa ha espresso profonda riconoscenza e apprezzamento per il lavoro svolto dal Corpo della Gendarmeria e dai Vigili del Fuoco del Vaticano «al servizio del Successore di Pietro», nell’udienza speciale a loro riservata, svoltasi nel pomeriggio di venerdì 11 gennaio, nella Sala Clementina.
Dopo il saluto rivoltogli dal comandante Domenico Giani, Benedetto XVI ha pronunciato il suo discorso sottolineando come tale servizio venga svolto «con discrezione, competenza ed efficienza e non senza sacrificio».
Quindi ha ricordato come quasi ogni giorno abbia “l’opportunità di incontrare qualcuno” dei gendarmi “nei vari posti di servizio” potendone constatare di persona “la professionalità nel collaborare a garantire la sorveglianza al Papa, come anche il necessario ordine e la sicurezza di quanti risiedono nello Stato o di coloro che prendono parte alle celebrazioni e agli incontri che si svolgono in Vaticano”.
Il Pontefice ha anche evidenziato che “il Corpo della Gendarmeria è chiamato a svolgere, fra i diversi compiti, quello di accogliere con cortesia e con gentilezza i pellegrini e i visitatori del Vaticano, che giungono da Roma, dall’Italia e da ogni parte del mondo”.
Un’opera di vigilanza e di controllo – ha aggiunto - svolta “con diligenza e sollecitudine, certamente considerevole e delicata” che “richiede a volte non poca pazienza, perseveranza e disponibilità all’ascolto”. Un servizio, insomma, “quanto mai utile al tranquillo e sicuro svolgimento della vita quotidiana e delle manifestazioni religiose della Città del Vaticano”.
(©L'Osservatore Romano 13 gennaio 2013)
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