giovedì 24 gennaio 2013

Il Papa e Bertone esaltano la memoria di Gianni Agnelli (Izzo)

AGNELLI: PAPA E BERTONE NE ESALTANO LA MEMORIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 24 gen. 

Gianni Agnelli e' stato "una personalita' che, per oltre mezzo secolo, si impose all'attenzione nazionale e internazionale per le sue notevoli qualita' di imprenditore". 
Lo afferma Benedetto XVI in un messaggio inviato al cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, che presiede oggi il rito per il decennale della morte dell'avvocato. "Nel ricordare la sua fede cristiana, che ne ha coronato la lunga e feconda esistenza", Benedetto XVI "affida la sua anima alla materna intercessione della Vergine consolata, tanto venerata a Torino, e di cuore imparte la benedizione apostolica".
"Aggiungo volentieri - scrive da parte sua il segretario di Stato Tarcisio Bertone che firma il messaggio - il mio personale e orante ricordo". Bertone precisa, nel testo indirizzato a Poletto, che "il sommo Pontefice Benedetto XVI affida a vostra eminenza l'incarico di significare alla consorte signora Marella, ai familiari, alle autorita', in particolare al signor Presidente della Repubblica, ed ai presenti tutti al sacro rito la sua sentita partecipazione e la sua preghiera". 

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5 commenti:

Andrea ha detto...

"Esaltare la memoria" è una struttura di pensiero tipicamente massonica

Anonimo ha detto...

Andrea,non stiamo a sottilizzare....magari ci fossero in Italia altri come Gianni Agnelli,purtroppo non ne ho sentore....GR2

Dante Pastorelli ha detto...

Ma quali sono i valori religiosi e morali che Agnelli ci ha lasciato per meritare tanti elogi?

Anonimo ha detto...

Mi spiace, ma non posso unirmi al cordoglio e al rimpianto. Domanda retorica: anche io mi chiedo quali siano i "valori" che Gianni Agnelli ha incarnato e lasciato a Torino e all'Italia in generale. Bisogna aver vissuto in quella città, e io l'ho fatto per i primi 20 anni della mia vita, per comprendere. Eppoi la mia simpatia va tutta al "Toro" :-)
Alessia
Alessia

Anonimo ha detto...

Ale,ti sei inimicata 14.000.000.di juventini:))cmq,Agnelli non era certo quello che dicesi uomo di principi morali o religiosi,era un imprenditore a capo della più grande azienda italiana,ora il punto è che i nipoti e Marchionbne non vedono l'ora di smantellare quel che resta della Fiat e lasciare sul lastrico circa 1.500.000.di famiglie ,fra operai ed indotto, e se ne andranno in altri posti,Cina in primis, a pagare gli operai con una 'tazza di riso' e fare profitti,come la Volkswagen insegna....GR2