mercoledì 23 gennaio 2013

Il Papa: i Cristiani portatori di valori controcorrente. Riconoscere il Primato di Dio nella vita familiare (Izzo)

PAPA: CRISTIANI PORTATORI DI VALORI CONTROCORRENTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 gen. 

"Credere in Dio ci rende portatori di valori che spesso non coincidono con la moda e l'opinione del momento, ci chiede di adottare criteri e assumere comportamenti che non appartengono al comune modo di pensare". 
Lo ha detto il Papa nell'Udienza Generale di oggi. 
"Il cristiano - ha spiegato - non deve avere timore di andare controcorrente per vivere la propria fede, resistendo alla tentazione di uniformarsi". In tante societa' di oggi "Dio - ha denunciato - e' diventato il grande assente e al suo posto vi sono molti idoli, prima di tutto l'io autonomo".
Tra gli idoli che distolgono dalla verita' il mondo di oggi, il Pontefice ha poi elencato anche i "progressi della scienza e della tecnica", che pur essendo in se' positivi "hanno indotto nell'uomo un'illusione di onnipotenza e di autosufficienza'" e il crescente egocentrismo che "ha creato non pochi squilibri all'interno dei rapporti interpersonali e dei comportamenti sociali".

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PAPA: RICONOSCERE IL PRIMATO DI DIO NELLA VITA FAMILIARE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 23 gen. 

Deve essere riconosciuto "il primato a Dio e al suo amore nella vita familiare". Lo ha ribadito Benedetto XVI salutando gli sposi novelli al termine dell'Udienza Generale
"Ogni volta che partecipiamo ad un Battesimo - ha spiegato nella catechesi di oggi - dovremmo chiederci come viviamo quotidianamente il grande dono della fede", che "ci rende pellegrini sulla terra, inseriti nel mondo e nella storia, ma in cammino verso la patria celeste".
La fede - ha ricordato inoltre il Papa teologo - conduce Abramo a percorrere un cammino paradossale: riceve la promessa di diventare grande popolo, ma con una vita segnata dalla sterilita' della moglie Sara; viene condotto in una nuova patria ma vi dovra' vivere come straniero; e l'unico possesso della terra che gli sara' consentito sara' quello di un pezzo di terreno per seppellirvi Sara". Ma "e' benedetto perche', nella fede, sa discernere la benedizione divina andando al di la' delle apparenze, confidando nella presenza di Dio anche quando le sue vie gli appaiono misteriose". 
"Che cosa significa questo per noi?", ha chiesto il Pontefice sottolineando che "quando affermiamo: 'Io credo in Dio', noi diciamo come Abramo: 'Mi fido di Te; mi affido a Te, Signore', ma non come a Qualcuno a cui ricorrere solo nei momenti di difficolta' o a cui dedicare qualche momento della giornata o della settimana". "Dire 'Io credo in Dio' significa - ha scandito - fondare su di Lui la mia vita, lasciare che la sua Parola la orienti ogni giorno, nelle scelte concrete, senza paura di perdere qualcosa di me stesso". "Quando, nel Rito del Battesimo, per tre volte viene richiesto: 'Credete in Dio, in Gesu' Cristo, nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica e le altre verita' di fede?', la triplice risposta - ha concluso Joseph Ratzinger - e' al singolare: 'Credo', perche' e' la mia esistenza personale che deve ricevere una svolta con il dono della fede, e' la mia esistenza che deve cambiare, convertirsi". 

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

OT, ma fatevi una risata:

http://affaritaliani.libero.it/cronache/la-tesi-choc-dello-scrittore230113.html?refresh_ce

JP

Anonimo ha detto...

Questo invece non fa per niente ridere. Non c'è che dire la curia di Venezia è sommamente in linea con quanto predica il Papa. Davvero portatori di valori controcorrente.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-venezia-la-curia-si-consegna-alla-piazza-5655.htm
Alessia