domenica 13 gennaio 2013

Il Papa: i Cristiani veri oggi sono fuori moda. La gioia di sentirsi abbracciati e sostenuti dalla madre (Izzo)


PAPA: I CRISTIANI VERI OGGI SONO FUORI MODA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 gen. 

La societa' di oggi "considera spesso fuori moda e fuori tempo coloro che vivono della fede in Gesu'". Anche per questo, ha ammesso Benedetto XVI nell'omelia pronunciata in occasione del battesimo amministrato, nella Cappella Sistina, a 20 neonati figli di dipendenti vaticani, "non e' facile manifestare apertamente e senza compromessi cio' in cui si crede nel contesto in cui viviamo". 
"Sull'onda di questa mentalita', vi puo' essere anche tra i cristiani - ha messo in guardia il Papa - il rischio di intendere il rapporto con Gesu' come limitante, come qualcosa che mortifica la propria realizzazione personale".
In sostanza, ha denunciato il Pontefice, spesso "Dio viene visto come il limite della nostra liberta', un limite da eliminare affinche' l'uomo possa essere totalmente se stesso". "Ma - ha assicurato citando il suo recente libro 'L'infanzia di Gesu'' - non e' cosi'! Questa visione mostra di non avere capito nulla del rapporto con Dio, perche' proprio a mano a mano che si procede nel cammino della fede, si comprende come Gesu' eserciti su di noi l'azione liberante dell'amore di Dio, che ci fa uscire dal nostro egoismo, dall'essere ripiegati su noi stessi, per condurci ad una vita piena, in comunione con Dio e aperta". 

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PAPA: LA GIOIA DI SENTIRSI ABBRACCIATI E SOSTENUTI DALLA MADRE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 13 gen. 

La gioia piu' grande e' quella "di riconoscerci figli di Dio, di scoprirci affidati alle sue mani, di sentirci accolti in un abbraccio d'amore, allo stesso modo in cui una mamma sostiene
ed abbraccia il suo bambino". 
Nell'omelia pronunciata in occasione del battesimo amministrato oggi nella Cappella Sistina a 20 neonati figli di dipendenti vaticani, Benedetto XVI ha descritto cosi' la bellezza della fede, ricevuta come "un grande dono che nessuno di noi ha potuto meritare, ma che ci e' stato dato gratuitamente e al quale abbiamo potuto corrispondere con il nostro si'".  
"Questa gioia, che orienta il cammino di ogni cristiano, si fonda - ha spiegato - su un rapporto personale con Gesu', un rapporto che orienta l'intera esistenza umana".
Per il Papa, "chi ha fatto questa esperienza non e' disposto a rinunciare alla propria fede per nulla al mondo".
Nella sua omelia, il Papa teologo ha ricordato l'episodio evangelico del battesimo di Gesu'. "Colui che e' senza peccato si pone tra i peccatori per farsi battezzare, per compiere questo gesto di penitenza". 
In questo modo, ha osservato, "Gesu' si mostra solidale con noi, con la nostra fatica di convertirci, di lasciare i nostri egoismi, di staccarci dai nostri peccati, per dirci che se lo accettiamo nella nostra vita Egli e' capace di risollevarci e condurci all'altezza di Dio Padre. E questa solidarieta' di Gesu' non e', per cosi' dire, un semplice esercizio della mente e della volonta': Gesù si e' immerso realmente nella nostra condizione umana, l'ha vissuta fino in fondo, fuorche' nel peccato, ed e' in grado di comprenderne la debolezza e la fragilita'. Si muove a compassione, sceglie di 'patire con' gli uomini, di farsi penitente assieme a loro". 
"Questa - ha spiegato Benedetto XVI - e' l'opera di Dio che Gesu' vuole compiere: la missione divina di curare chi e' ferito e medicare chi e' ammalato, di prendere su di se' il peccato del mondo". "Il Signore Dio - ha poi concluso - viene con potenza per distruggere le opere del peccato e il suo braccio esercita il dominio per disarmare il Maligno; davvero Gesu' agisce come il Pastore buono che pasce il gregge e lo
raduna, perche' non sia disperso, ed offre la sua stessa vita perche' abbia vita". 

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8 commenti:

Andrea ha detto...

Milionesimo e... discorso contro la dittatura del relativismo.

Il quadro che il Santo Padre ha davanti agli occhi (dite voi se vede bene o no) è: i Pastori tendono a scappare perché ci sono troppi lupi famelici- quando non si trasformano essi stessi in lupi; le Pecore tendono a nascondersi perché è troppo difficile andare schiettamente contro corrente

Andrea ha detto...

P.S. Leggo adesso che le "Femen" si sono scoperte in Piazza san Pietro mostrando la scritta "stai zitto".

Non leggerò né il titolo né il commento che appariranno (forse) su "Avvenire"

Raffaella ha detto...

Solita figuraccia di queste quattro (di numero) gatte.
Ennesima manifestazione ad uso e consumo dei media sempre pronti a inserire le sciocchezze sui siti.
Scusate se lo scrivo ma certe foto fanno proprio schifo :-)
R.

Anonimo ha detto...

In effetti, Raffy, queste scalmanate "signore" si sono rese penosamente ridicole, esattamente come i siti, e farebbero meglio, loro sì, a tacere. Un applauso alla pugnace signora che ha brandito sotto il loro naso l'ombrello.
Alessia

Andrea ha detto...

Non ho guardato le foto, cara Raffaella.

Le gatte sono quattro, ma spuntano in ogni angolo del mondo cristiano (cioè nei luoghi dove si sa chi è Cristo e che cosa Egli porta nella vita sociale), puntualmente pompate e santificate dai media.
Voglio dire che sia loro sia i media sono mossi dalla stessa regia occulta.

Nella piazza principale di Kiev, hanno tagliato una grande Croce con una motosega

un passante ha detto...

Io sono per la liberta' di parola, manifestazione, tutto, ma "stai zitto"e' al principio di ogni dittatura, quindi potevano anche fare a meno di spogliarsi. Oggi il coraggio sta nel dire all'altro "parla pure perche' io mi ritengo libero di confutare quel che dici se non mi piace", pure restare vestiti e' piu innovativo. E comunque le Femen non ci vanno dall'Ayatollah....nulla di nuovo sotto il sole dell'occidente

Raffaella ha detto...

Quando le signore andranno a manifestare nei Paesi "scomodi" (quelli che per una bravata del genere ti schiaffano in carcere e buttano la chiave), allora, forse, meriterebbero tutto lo spazio che i siti, i telegiornali (penosi) e domani i giornali concedono senza alcun rispetto ne' per il Papa ne' per i cattolici.
Il mio taccuino elettorale e' aperto ed ha gia' molte righe nere.
Anche le televisioni ed i loro editori hanno ed avranno il loro peso nella mia cabina elettorale.
R.

Gianpaolo1951 ha detto...

Troppo facile manifestare in quel modo in un Paese dove tutto è lecito...
Farlo poi in San Pietro davanti al Santo Padre, lo considero un atto non solo blasfemo, ma vomitevole sotto tutti i punti di vista!!!
Il giorno che lo faranno dove regna l'Islam, avranno - forse - un po' della mia attenzione!