martedì 19 agosto 2014

Benedetto XVI: E’ necessario che cristiani e musulmani imparino a lavorare insieme per evitare ogni forma di intolleranza ed opporsi ad ogni manifestazione di violenza (YouTube)




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Grazie al lavoro di Gemma proseguiamo sulla strada tracciata dalla lectio di Ratisbona.
Il 25 settembre 2006 Benedetto XVI incontrò gli ambasciatori dei Paesi a maggioranza musulmana accreditati presso la Santa Sede. La convocazione avvenne dopo le reazioni al discorso di Ratisbona.
Il testo è consultabile qui.

In particolare:

"Il dialogo interreligioso e interculturale costituisce una necessità per costruire insieme il mondo di pace e di fraternità ardentemente auspicato da tutti gli uomini di buona volontà. In questo ambito, i nostri contemporanei attendono da noi un’ eloquente testimonianza in grado di indicare a tutti il valore della dimensione religiosa dell’esistenza. E’ pertanto necessario che, fedeli agli insegnamenti delle loro rispettive tradizioni religiose, cristiani e musulmani imparino a lavorare insieme, come già avviene in diverse comuni esperienze, per evitare ogni forma di intolleranza ed opporsi ad ogni manifestazione di violenza; è altresì doveroso che noi, Autorità religiose e Responsabili politici, li guidiamo ed incoraggiamo ad agire così".

"Cari amici, sono profondamente convinto che, nella situazione in cui si trova il mondo oggi, è un imperativo per i cristiani e i musulmani impegnarsi nell’affrontare insieme le numerose sfide con le quali si confronta l’umanità, specialmente per quanto riguarda la difesa e la promozione della dignità dell’essere umano e i diritti che ne derivano. Mentre crescono le minacce contro l’uomo e contro la pace, riaffermando la centralità della persona e lavorando senza stancarsi perché la vita umana sia sempre rispettata, cristiani e musulmani rendono manifesta la loro obbedienza al Creatore, la cui volontà è che tutti gli esseri umani vivano con quella dignità che Egli ha loro dato".






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