Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
mercoledì 30 gennaio 2013
Libano. Nella Via Crucis del Papa i giovani esprimeranno i dolori del Medio Oriente (Radio Vaticana)
Libano. Nella Via Crucis del Papa i giovani esprimeranno i dolori del Medio Oriente
“Ci sentiamo nel cuore della Chiesa.
Le sofferenze della nostra terra e dei popoli del Medio Oriente saranno al centro delle meditazioni. Siamo felici dell’attenzione che il Pontefice riserva al Libano e a tutto il Medio Oriente.
Il suo invito a redigere i testi per la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo ci rende orgogliosi e riconoscenti e ci conferma nell’impegno di testimoniare l’amore di Cristo”.
Con queste parole padre Toufic Bou Hadir, coordinatore dell’Ufficio patriarcale per i giovani maroniti, commenta al Sir la notizia che saranno proprio i giovani libanesi a scrivere i testi della Via Crucis al Colosseo guidata da Benedetto XVI il prossimo Venerdì Santo.
“Ci stiamo già preparando, così come avvenne per l’incontro con il Papa il 15 settembre 2012 a Bkerké, nella preghiera e nello studio delle Scritture - dice il sacerdote - accogliamo come un frutto di quell’incontro questa richiesta e sotto la guida del nostro patriarca, il card. Béchara Boutros Raï, ci apprestiamo a iniziare il cammino. Sentiamo su di noi la responsabilità di questo incarico ma siamo memori delle parole del Papa che quel giorno ci invitarono a non avere paura ad aprirci a Cristo perché in lui si trovano la forza e il coraggio per avanzare sulle strade della vita, superando le difficoltà e la sofferenza”.
“Nel meditare sui dolori della nostra terra e dei popoli che la abitano - conclude padre Bou Hadir - non possiamo non pensare al luogo della Via Crucis, quel Colosseo che ha visto morire martiri moltissimi cristiani, denigrati, perseguitati, come sta accadendo ancora oggi in molte parti del mondo”. (R.P.)
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