Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
martedì 26 febbraio 2013
Caso O’Brien. A chiudere la partita è stata domenica pomeriggio la parola di Benedetto XVI (Galeazzi che ringraziamo per il coraggio)
VATICANO, A CHIUDERE LA PARTITA E’ STATA LA PAROLA DI BENEDETTO XVI
L’arcivescovo accusato di abusi
“Mi dimetto e chiedo scusa”
O’ Brien messo alle strette lascia la carica: non parteciperà al Conclave
GIACOMO GALEAZZI
CITTA’ DEL VATICANO
A chiudere la partita è stata domenica pomeriggio la parola di Benedetto XVI. Poco prima le telefonate Oltremanica di Bertone e del suo vice Becciu al nunzio Mennini avevano accertato la fondatezza delle pesantissime accuse che dilagavano sui mass media britannici.
A quel punto il decano Sodano, strenuo difensore delle prerogative cardinalizie (ma anche capo dell’ala diplomatica della Curia) ha abbandonato al suo destino il porporato scozzese.
Il risultato è che ieri Keith O’Brien ha rinunciato al viaggio a Roma, travolto dalla bufera per le molestie omosessuali («comportamento inappropriato»). Il segnale esterno del pressing vaticano sul conclavista più discusso era già arrivato domenica mattina. «Benedetto XVI è informato sul problema e la questione è ora nelle sue mani», aveva dichiarato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Era il segno che O’Brien poteva ormai cestinare il biglietto acquistato per volare oggi nella città eterna. Neppure Sodano, sempre pronto (codice canonico alla mano ) alla salvaguardia corporativa delle prerogative del Sacro collegio, ha tentato un salvataggio «in extremis». Stavolta non solo un porporato può essere processato, ma gli si possono pure sbarrare le porte della Cappella Sistina.
Non è più tempo per alzate di scudi dei principi della Chiesa in soccorso di uno di loro.
In mezzo mondo le cronache ribollono di esempi di presunta indegnità di elettori . Nei giorni scorsi erano stati i cattolici americani a chiedere che non entrasse in conclave Roger Mahony, finito davanti ai magistrati per aver coperto abusi sessuali di preti della sua diocesi. Stessi strali contro l’irlandese Brady e il belga Dannels.
E i maggiorenti wojtyliani Dziwisz, Re,Sandri, Rodè sono nel mirino per aver a lungo difeso il pedofilo Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo.
Guai a Milwaukee pure per il «big Dolan. In questo clima di scandali e con l’anticipo del conclave anche per scongiurare l’effetto «contagio», Benedetto XVI ha accolto la rinuncia al governo della diocesi di Edimburgo di O’Brien: 4 suoi ex seminaristi gli addebitano episodi scabrosi di trent’anni fa.
La sua richiesta di scuse diventa un’ammissione di colpevolezza. Il primate di Scozia alla fine si piega alle ragioni di Roma ed esprime pubblicamente la scelta di restare a casa. Decisione personalissima e di opportunità. Anche se per la Chiesa nessun indegnità dei conclavisti può inficiare la validità della elezione di un Papa, Ratzinger ha voluto garantire la scelta del suo successore Un conclave al riparo da ogni critica, dentro e fuori dalla Chiesa, e da accuse di interferenza La priorità è «sminare» la strada che può portare all’apertura del conclave prima del 15 marzo. La voce più esplosiva al capitolo «impresentabili» era proprio O’Brien: fama da conservatore, il premio «Bigotto dell’anno» dall’associazione pro-gay Stonewall, l’apertura al matrimonio dei sacerdoti.
Il dossier con le testimonianze delle sue molestie era stato trasmesso al nunzio apostolico in Gran Bretagna, Antonio Mennini, stimato e influente nei Sacri Palazzi. O’Brien nei mesi scorsi aveva rassegnato le dimissioni. Ieri l’uscita di scena formale, per raggiunti limiti di età, anche se compirà i 75 anni per la pensione da presule il 17 marzo. «Non voglio che i media si concentrino su di me, quanto piuttosto su Benedetto XVI e sul suo successore, chiedo scusa a quanti ha offeso con il mio comportamento»,afferma il porporato. Padre Lombardi chiosa :«Il Papa non ha voluto lasciare in sospeso decisioni che aveva in mente». Il paragrafo 40 del Motu Proprio che agevola l’assenza dal conclave ha aiutato. «L’obbligo di partecipare è stato reso più flessibile per ragioni gravi ed evidenti.-spiega il costituzionalista Francesco Clementi-. Le presenze ingombranti accrescono nella Sistina il peso delle scelte anche per le ricadute mediatiche».
© Copyright La Stampa, 26 febbraio 2013 consultabile online anche qui.
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33 commenti:
Ambrogetti non è d'accordo (e torna la "misericordia"):
http://www.korazym.org/index.php/component/content/article/54-la-discussione/3667-quando-un-cardinale-non-sa-gestire-la-liberta-che-gli-da-il-papa.html
gianni
Raffaella,
ieri mi sono permesso di scrivere qualche considerazione sul tuo blog, anteponendo la stima per il tuo lavoro a qualche critica costruttiva.
Oggi ribadisco il mio disaccordo.
Vedo che ti presti volentieri alle logiche di pensiero dei vaticanisti (alcuni sono bravi, ma sono mossi da meccanisimi di ragionamento estranei alla Chiesa: leggi, a tale proposito, il magistrale articolo di Messori apparso sul Corsera di qualche giorno fa).
Spesso sparano delle panzane incredibili: il card. Arinze (africano, 81 anni) secondo loro sarebbe papabile; spesso pubblicano foto di cardinali con la didascalia sbagliata, ecc...
Galeazzi scrive che O'Brien è ultraconservatore, mentre in realtà è uno dei cardianli piu progressisti del Sacro Collegio.
Il card. Pell è uno dei membri del Sacro Collegio più ascoltati dal Papa (l'estate scorsa fu convocato a Roma da BXVI per uno scambio di opinioni sullo stato della Chiesa): e qualche anno fa fu chiacchierato non perchè ha coperto dei pedofili, bensì perche fu accusato in prima di persona di aver commesso molestie sessuali (accuse rivelatisi infondate).
Complimenti Galeazzi.
E ora pubblichi articoli relativi a notizie che riportano la esatta susseguenza di telefonate (sembra quasi che Galeazzi fosse presente), di incontri e scontri (fra il Papa e Sodano)....
Sembra uno sceneggiato TV.
Ma dai, siamo seri, per favore.
Inoltre, le molestie imputate a O'Brien risalgono a 30 anni fa: se sono vere è una vergogna, ma perche emergono solo ora? E non, ad esempio, quando è stato creato cardinale nel 2003?
Il Papa ha abdicato ed è stato un po' uno scossone al Papato e ora si tenta anche laicizzare il Conclave, riducendolo a un "Grande Fratello".
Non fare la talebana per favore: tu vedi BXVI da una parte e tutto il Sacro Collegio dall'altra, come se in esso (e nella Curia Romana) non sedessero anche dei santi uomini.
Il tuo auspicio sulla richiesta di perdono da parte dei cardianli al Papa mi sembra pertanto un po' ridicolo.
Tu vedei solo BXVI e butteresti a mare tutto il resto...
Stai facendo un gioco pericoloso, che il nostro Papa, ne sono sicuro, non approverebbe affatto.
Non nascondo sotto i sassi gli articoli solo perche' danno fastidio a qualcuno e turbano la discesa verso l'oblio.
Se i vaticanisti scrivono qualcosa che non corrisponde al vero, il vaticano smentisca (quando vogliono sanno scrivere le note).
Finche' nessuno smentisce non vedo perche' dovrei censurare gli articolo soprattutto quando sono importanti come quello di Galeazzi e quello di Rodari.
R.
osservatore, la richiesta di raffaella non è isolata.
anche nella curia c'è stata la richiesta di chiedere perdono al papa per le mancanze.
ravasi doveva farsi portavoce ma si è rifiutato.
E' inutile (spesso controproducente) nascondere gli articoli, purché che non blasfemi.
Se però ci sono panzane è bene evidenziarlo, anche ove la sala stampa non smentisca, così come del resto hai sempre fatto.
Alberto il vecchio
Dovresti solo tenere presente, cara Raffaella, che i media ("La Stampa" e "La Repubblica" fra i primi !) lavorano in base a un programma inalterabile di distruzione della Chiesa (per odio a Cristo). Si tratta dell'Illuminismo e del post-Illuminismo: aborrono Cristo, generano e finanziano la stampa "borghese" e la muovono sulla pubblica piazza come "Santa Voce del Popolo".
Lo ricordavo ieri sotto "Vaticano, sindrome da assedio.."
I singoli "vaticanisti" fanno ciò che la linea editoriale del proprio giornale comporta ed esige: sono lì per quello
Publicate: "E i maggiorenti wojtyliani Dziwisz, Re,Sandri, Rodè sono nel mirino per aver a lungo difeso il pedofilo Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo".
Anche Papa Giovanni Paolo II (ha creduto che Maciel era un uomo santo). E stato beatificato: + heroicità delle virtu (anche come Papa nel governo). Alora, dove è la coerenza di queste critiche?
Fatemi capire...non dovevo pubblicare questo articolo perche' vi e' contenuta quella frase?
R.
Cara Raffaella, che i cardinali Sodano, Dziwisz, Sandri e Rodè abbiano protetto Maciel e continuino a proteggere i Legionari di Cristo (simul stabunt vel simul cadent) è un fatto documentato da testimonianze incontrovertibili.
Documentati da testimonianze incontrovertibili (deposizioni in atti giudiziari) sono anche i rapporti tra Angelo Balducci e i Legionari di Cristo tramite Sodano.
Documentata da testimonianze incotrovertibili è anche l'opposizione di Sodano alla linea di trasparenza voluta da Ratzinger nel contrasto alla pedofilia clericale.
Se la linea di Sodano è forte è perché, purtroppo, trova ancora nella Chiesa cristiani pronti a definire con lui chiacchiericco gli articoli di stimati vaticanisti.
Eppure se Maciel non è assurto alla gloria degli altari (con grave scandalo) lo si deve a due giornalisti, Jason Berry e Gerald Renner, che ebbero il coraggio di pubblicare le testimonianze delle sue vittime.
Un chiaro esempio di panzana, è quella secondo cui sarebbe stato tolto il segreto pontificio al rapporto Vatileaks. I titoli degli articoli di La Stampa/Galeazzi dei giorni scorsi ce lo lasciavano pensare. Si è poi visto che non è così, e in realtà non è mai stata ipotesi probabile per chi conosce il Papa (il segreto pontificio non ha niente a che vedere con la mancanza di trasparenza). Oggi Rep/Ansaldo titola che il segreto è stato tolto. Non so se mi spiego.
Alberto
Pubblica ciò che in coscienza ti sembra giusto, ma fai atttenzone a non vedere alleati in chi persegue obiettivi diametralmente opposti al tuo/nostro.
L'altricolo di Ambrogetti mi sembra decisamente meglio della telenovela di Galeazzi.
Se la sala stampa vaticana dovsese smentire tutti i "peti" che in questi giorni vengono pubblicati nel mondo, sai che lavoro?
Dai, sii realista.
La sala stasmpa ha fatto una dichiarazione magistrale nei giorni corsi, nella quale veniva biasimato l'intento di condizionare il Conclave.
Essa basta e avanza.
Infatti io ho pubblicato sia Galeazzi che la Ambrogetti.
Perche' censurare l'uno o l'altra?
R.
E' impossibile che dei problemi della Chiesa, che rispecchiano situazioni interne terrificanti, non si parli sui giornali. Che poi si straparli è un rischio che non si può evitare, e occorre esercitare discernimento.
Rodari e Galeazzi sono professionisti di valore e persone oneste. Le porcate vanno denunciate nel dovuto modo, cioè con prudenza adeguata, ma non vanno taciute, e questo sito a mio parere sta rendendo un buon servizio. Servono poco le filosofie più meno dietrologiche, giustificazioniste o "misericordiste".
gianni
Tu pubblichi tutto ciò che attiene al Papa, cara Raffaella. Inoltre esprimi una tua impostazione di plauso per alcuni articoli e giornalisti e di censura morale per molte persone (curiali ecc.).
Ti invito a considerare che i cosiddetti vaticanisti della cosiddetta grande stampa sono in quel posto per distruggere la Chiesa: non per "capire",né per seguire lo schema anglosassone (del buon mestiere) "Chi? che cosa? perché?", di cui un amico parlava ieri.
Il mestiere di giornalista sarebbe, in linea di principio, quello di relazionatore di fatti. In pratica, in ambiente USA è quello di "Santo che fa saltare le regole del Potere"; in ambiente euro-occidentale è quello di "Profeta che addita la Terra Promessa della Liberté/Egalité/Fraternité".
Proprio le testate per cui lavorano i due che oggi hai elogiato sono in prima fila nell' "aprire la via verso la Terra Promessa", secondo lo schema "Ogni limite all'arbitrio va infranto". È lo schema del marchese de Sade.
Quando Tornielli passò a "La Stampa", qualcuno glielo scrisse sul suo blog: "Ma crede di poter lavorare correttamente in un giornale simile?"
P.S. per Gianni:
se dico che (ad esempio) "La Stampa" è su piazza per distruggere la Chiesa, su schema settecentesco, non faccio "dietrologia", ma semplice descrizione (giornalistica?) dei fatti.
Non sto dicendo che la sera si ritrovano in Loggia (anche se molti lo fanno sicuramente: Messori testimonia che appena divenne qualcosa di più di un cronista di strada di quel giornale, gli arrivò la lettera di invito a iscriversi), ma che per fondazione e per gestione quotidiana la musica è quella: più Liberté, più "Ragione", meno "oppressione chiesastica". No limits!
Caro Andrea, descrivere le ideologie incistate nella modernità è sempre un esercizio interessante e gustoso. Incasellarci ogni fenomeno, ogni persona, ogni evento, ogni giornale, ogni istituzione, ogni parola, ogni passo... mi sembra - perdona - brutto segno.
Stiamo qui, che ci possiamo fare; non possiamo salire su un'astronave e cambiare mondo (o forse sì... chissà!).
gianni
Tu devi fare una sola cosa, Raffy, continuare a proclamare la verità dai tetti anche a costo di passare per talebana. Meglio talebani che conniventi di insabbiatori, di persone che hanno contribuito a scandalizzare i piccoli. Siamo proprio sicuri che se la Chiesa non avesse avuti tanti altarini da nascondere i media avrebbero potuto più di tanto? Consiglio a tutti di rileggersi l'intervista del Papa in viaggio verso Fatima e di evitare di interpretare quello che a Benedetto, uno dei Papi più grandi e santi della storia, può far piacere o meno.
Alessia
"Anche Papa Giovanni Paolo II..."
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Il Beato Papa Giovanni Paolo II fu ingannato da chi gli minimizzava o falsificava le informazioni, e si trattava di una cricca molto coesa e altrettando efficiente.
Lui stesso negli ultimi tempi ammetteva e avvertiva di avere "comandato troppo poco".
gianni
Possiamo dire che i giornali sono stati pensati dalla Massoneria nel '700, lanciati e ampiamente usati come armi di battaglia contro i "preti" nell' '800, rilanciati dall'ultima guerra in poi.
Possiamo dire che senza "La Stampa" e "La Repubblica" Eluana sarebbe viva.
Possiamo dire che questi media (compresa "Famiglia Cristiana", come dicevo nei giorni scorsi, malgrado la sua fondazione ben diversa) sono la prima struttura del Laicismo: la negazione della sana laicità
Caro Andrea, possiamo dire che la massoneria è anche nei Sacri Palazzi.
Possiamo dire che se un giornale scrive una cosa vera, è una cosa vera.
Possiamo dire che, se diventa un'arma contro la Chiesa, la responsabilità è di quegli uomini di Chiesa che non hanno cercato la giustizia.
Possiamo dire che i nemici della Chiesa sono soprattutto al suo interno.
Cosa si vuole da questo blog? Che chiuda? Che Raffaella smetta di dire quel che pensa? Gioco pericoloso? Mamma mia raffaella....io ti voglio bene, lascia perdere. Oltretutto darle della credulona che si lascia influenzare dal giornalista di turno mi pare offensivo. Se condivide un articolo penso che sia perché anche lei nel tempo su una data questione si sia fatta una certa idea, non perché lo scrive Galeazzi o Rodari o qualcun'altro. Hanno avuto anche loro il loro avere quando e' stato il caso, e ancora lo avranno quando non convince quel che scrivono.
Damian Thompson: Tempistica dello scandalo gay su O'Brien pianificata per tacitare l'opposizione della Chiesa al matrimonio omosessuale
http://blogs.telegraph.co.uk/news/damianthompson/100204332/cardinal-obrien-gay-sex-scandal-this-was-a-hit-job-that-succeeded-beyond-the-plotters-wildest-dreams/
Alberto
Nella citazione delle regole anglosassoni del fare giornalismo manca il where,dove?Ho letto un articolo strano e un pò spiazzante su un blog in inglese,vi si parla di un eminentissimo card.che una sera,a cena con persone altolocate,all'interno del suo alloggio in Vaticano,fosse infastidito dai miagolii di alcuni gatti sui tetti e che,alzatosi da tavola,sia andato a prendere un fucile in un'altra stanza e li abbia fatti fuori tutti.Il giorno dopo qualcuno fece portare via i corpi,ma il card.continuò ad avere il fucile in casa senza che nessuno trovasse nulla da ridire;se la cosa fosse vera,ci sarebbe da farsi venire più di un pensiero....come letta ve la passo,a voi le conclusioni,io me le tengo per me.GR2
E' la storia a testimoniare come Joseph Ratzinger non sia mai stato organico al sistema curiale del "non vedo,non sento,non parlo" né alla difesa corporativa del collegio cardinalizio.
Quanto al Primate di Scozia e la qualifica di conservatore, ho riferito quanto riportato dai media britannici senza altro obiettivo ovviamente che non sia quello di fornire un'informazione il più possibile accurata e oggettiva dei fatti.
Per i media britannici tutti i vescovi cattolici, rectius tutti i cattolici non apostati, sono "conservatori", per non dire "strenui conservatori".
Alberto
Egregio dottor Galeazzi, dipingere l'intero Sacro Collegio come "corporazione" dedita solo a tutelare se stessa e il Papa come "vendicatore solitario" è un qualcosa che non si regge in piedi.
Per quanto riguarda il suo giornale, lo vedo (da decenni) dedito alla guerra al Vero in senso ontologico, o meglio al concetto di Vero.
Non sono io a dire che fate e avete fatto in permanenza campagna contro i "valori non negoziabili".
Caro "scriba" (15:08), la Massoneria è ANCHE nei sacri palazzi, dando il "la" a tutte le ondate suicidarie nella Chiesa.
http://www.riscossacristiana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2222:memoriae-tradere-massoneria-il-serpente-che-striscia-nella-chiesa-di-pucci-cipriani&catid=53:storia&Itemid=123
Nei "grandi" giornali, essere massoni è obbligatorio, o almeno "vivamente raccomandato"; in Vaticano è vietato, con alcuni traditori che infrangono il divieto.
Nei "grandi" ambienti religiosi illuminati (Londra, Berlino, Olanda, Svizzera.. USA), essere massoni è (per i Protestanti) normale. Nelle "grandi" Logge si va a braccetto con i capi del potere politico.
Quando Kennedy (cattolico, non massone) fu presidente, circolò il ritornello "Hail Mary, full of grace/ and the Masons second place !": "Ave Maria, piena di grazia" (ciò che caratterizza i Cattolici)/ "i Massoni, un passo indietro !"
Certamente la tempistica dell'affaire O' Brien è sospetta, ma non mi pare che il cardinale abbia negato gli addebiti degli ex seminaristi, la sua unica difesa è stata quella di dire di essere stato frainteso. Se il suo comportamento è stato limpido, se non ha nulla da rimproverarsi perché rinunciare al conclave?
Anche io auspico un mea culpa dei cardinali che, tranne pochissime eccezioni, sono stati vergognosamente silenti quando Papa Benedetto si caricava delle altrui omissioni. Purtroppo, non accadrà e, comunque, ormai è tardi.
Alessia
Esatto...purtroppo e' tardi!
Tuttavia vorrei vedere quel gesto giusto per mettermi un po' in pace.
Non mi aspetto nulla (sono sicura che non verra' detto nulla) ma vorrei essere piacevolmente smentita per una volta.
R.
io condivido il pensiero di Alessia. Sinceramente senza fare tanto ricorso ad articoli di giornale e di vaticanisti di tutti i generi, non si può dire assolutamente che la Curia sia stato uno strumento a favore di Benedetto XVI. Ricordo, qualcuno mi corregga se sbaglio, che all'inizio del pontificato il pensiero di Benedetto XVI era quello di riformare la Curia e di renderla più snella magari, richiamandola anche alle sue giuste funzioni. APRITI CIELO! nON prendiamoci in giro per favore. Bendetto XVI è stato sempre svincolato dal potere curiale e questo lo sanno anche i muri del Vaticano come sappiamo altrettanto che la Curia Romana è stato e continua ad essere nonostante l'opera di Benedetto un centro di potere guidato sempre dagli stessi soggetti anche se con altri incerichi. La stampa negli ultimi tempi si è scagliata più contro Benedetto XVI che contro la curia. Anche perchè ogni qualvolta si tirava su qualche vescovo o cardinale piovevano smentite e comunicati stampa quando si tirava su Benedetto, c'era immobilità totale. Quindi smettiamola di dare ora la colpa alla stampa la Curia è quello che è prendiamone atto e speriamo che il prossimo Papa sia svincolato e si sappia imporre su certi soggetti anche a costo di rimanere isolato; altrimenti avremo una sorta di marionetta pronta a genuflettersi non a Cristo ma alla volontà di qualsivoglia cardinale oppure decano dei cardinali!
Cara gemma, questo blog ha dato sempre fastidio è diciamocelo in faccia, una vera spina nel fianco di chi come Benedetto ama la verità e non la sporcizia e gli intrighi vecchi di anni. Cara Raffaella non mollare e continua nel tuo prezioso ed inistancabile lavoro come hai fatto fino ad ora. Agli anonimi chiedo di firmarsi ! Metteteci la faccia per una volta! Abbiate il coraggio di prendervi le responsabilità non solo di ciò che scrivete ma, anche dell'intento di fare pressioni su chi gestisce questo blog; salvo poi, magari, usarlo come fonte di informazione!
(ultimo mio intervento, scusate..)
Cara Eugenia,
sono più che convinto che il Papa abbia dovuto fare "tutto da solo". Abbiamo notato mille volte che ciò che proponeva (piccolezza, semplicità, freschezza) era qualcosa di "strano" per l'ambiente - specie quello "intellettuale" dei teologi
http://magisterobenedettoxvi.blogspot.it/2009/12/il-papa-il-signore-ci-aiuti-essere-veri.html
Mi limito a sottolineare che i giudizi duri vengono proprio da QUEGLI ambienti: ambienti "adulti", come dicevo ieri, e non "piccoli" e attenti alla Realtà nei suoi aspetti umili.
Ambienti che venerano i giornali e tremano di fronte a essi, e di fronte alle patenti di PRESENTABILITA' (in Loggia) che essi assegnano.
Grazie
"fama di conservatore" ???
http://www.lapresse.it/mondo/europa/cardinale-scozzese-o-brien-i-preti-devono-potersi-sposare-1.289365
Angel
Vorrei scusarmi con Galeazzi per aver attribuito a lui affermazioni che invece sono state fatte da Rodari e che sono state oggetto di un mio post un po' polemico (nei confronti di Raffaella e suoi).
Galeazzi ha "solo" sbagliato nel definire O'Brien ultraconservatore.
Rimane comunque il fatto che le logiche di parecchi vaticanisti sono estranee a quelle della Chiesa (come affermato da Messori).
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