Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
sabato 2 febbraio 2013
Gmg di Rio. Padre Chiera: i "meninos de rua" attendono il Papa con trepidazione
Gmg di Rio. Padre Chiera: i "meninos de rua" attendono il Papa con trepidazione
A Rio de Janeiro, prosegue la preparazione per la Gmg che il prossimo luglio verrà convergere nella città brasiliana giovani di tutto il mondo per l’incontro con il Papa. Grande attesa c’è anche tra la “gioventù esclusa”, i ragazzi di strada, come sottolinea padre Renato Chiera, fondatore della Casa do Menor di Rio de Janeiro. L’intervista è di Alessandro Gisotti:
R. – L’attesa è molto grande, e noi saremmo molto contenti che il Papa potesse avere un incontro con questa gioventù, con la gioventù esclusa, la più esclusa, quella che non ha visibilità, quella che va nelle “crackolandie”, nel narcotraffico per contare, per avere valore, per essere visibile. Quindi, noi desidereremmo molto che il Santo Padre – che ama i giovani, che ha il cuore aperto – avesse un incontro con loro, e noi sogniamo che i ragazzi della “Casa do menor” che rappresentano questa fetta di gioventù, di adolescenti non amati ed esclusi possano dare un abbraccio al Papa.
D. – Quando il Papa è andato in Brasile, nel 2007, alla Fazenda da Esperança incontrò dei bambini: fu un momento che ancora adesso viene ricordato con gioia ed emozione in tutto il Brasile …
R. – Io avevo dato questa idea a Frei Hans (fondatore della Fazenda da Esperança ndr); avevo detto: “Guarda, fate che il Papa si incontri con i bambini; che loro arrivino a lui, e lo abbraccino…”. E questa è stata un'immagine che ha fatto bene anche al Santo Padre. Sogniamo che i nostri ragazzi possano dargli un abbraccio: o durante la Messa, o quando arriva … solo un abbraccio! Il "Gen rosso" di Loppiano, del Movimento dei Focolari, vuolepreparare lo spettacolo con i giovani esclusi. E quindi stanno cercando i ragazzi di strada, i giovani della Casa do menor, della Fazenda da Esperança e i giovani che sono in carcere. E vorrebbero fare lo spettacolo con 200 di loro, e 40 dovrebbero essere della Casa do menor. Noi ci stiamo già preparando; loro sono contenti e si sentono gratificati e onorati di fare uno spettacolo per il Papa. Gesù andrebbe da loro, Lui che cerca gli esclusi; e noi, che siamo la Casa do menor, quindi dei piccoli, umilmente saremmo tanto contenti, sia per il Papa, sia per i nostri ragazzi. Sono sicuro che questo darebbe un’immagine molto bella al Santo Padre. Quando si vede il Santo Padre che abbraccia e che è abbracciato, questo emoziona tutto il mondo!
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