lunedì 25 febbraio 2013

I detenuti si uniscono alla preghiera per il Papa (Radio Vaticana)


I detenuti si uniscono alla preghiera per il Papa

Anche i carcerati si uniscono alla preghiera di vicinanza e ringraziamento per il pontificato di Benedetto XVI. Ascoltiamo, al microfono di Marco Guerra, don Sandro Spriano, cappellano del carcere di Rebibbia, dove il Papa si è recato nel dicembre 2011

R. - Ci sembra un modo bello per ricordarlo, ma soprattutto per essergli vicino in questo momento. In tutte le Messe che abbiamo celebrato nei reparti e in quella centrale dell’Istituto, abbiamo rivissuto anche il momento della sua visita: tra l’altro davanti alla chiesa abbiamo un cipresso che ci ha regalato come segno della sua visita. Quindi, abbiamo fatto riferimento a questo per pregare per lui e per ringraziarlo, ancora una volta, dell’accoglienza che ci ha fatto, perché il 18 dicembre 2011 è stato un evento memorabile! I detenuti lo hanno vissuto con molta emozione e con molta sincerità. 

D. - Quindi c’è ancora un ricordo molto vivo di Benedetto XVI, che ha sempre dimostrato la sua vicinanza al mondo dei detenuti...

R. - Sì, certamente. E quel giorno della visita del Santo Padre a Rebibbia è stato per noi una piacevolissima scoperta: in particolare, sentire con quanta familiarità il Papa si è rivolto a tutti i detenuti. Questo ha lasciato davvero un segno indelebile!

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