giovedì 7 febbraio 2013

Il Papa: ricordo la grande fede e la creatività del mio amico Giussani (Izzo)


CL: PAPA, RICORDO GRANDE  FEDE E CREATIVITA' MIO AMICO GIUSSANI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 feb. 

Tra il cardinale Joseph Ratzinger e don Luigi Giussani negli anni "e' cresciuta una vera amicizia' cosi', tramite lui, ho conosciuto anche meglio la comunita' di Comunione e Liberazione". 
Divenuto Papa Benedetto XVI, l'allora prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede si e' rivolto con queste parole ai Missionari di San Carlo, il ramo sacerdotale del movimento fondato dal sacerdote milanese, alla cui memoria ha reso omaggio con parole inequivocabili in un'incontro  avvenuto ieri dopo l'Udienza Generale.  
"Mi ricordo bene - ha detto il Pontefice - delle mie visite nel Palazzo Borromeo (casa madre dei Missionari di San Carlo, ndr)  accanto a Santa Maria Maggiore, dove ho conosciuto personalmente don Giussani, ho conosciuto la sua fede, la sua gioia, la sua forza e la ricchezza delle sue idee, la creativita' della fede". 
"E sono lieto - ha aggiunto salutando don Julian Carron- che il successore sia con noi; che continua questa grande opera e ispira tante persone, tanti laici, donne e uomini, sacerdoti e laici, per collaborare alla diffusione del Vangelo, alla crescita del Regno di Dio".
Nell'occasione dell'incontro, legato all'elezione del nuovo superiore generale, don Paolo Sottopietra, il Papa ha voluto confermare la sua stima anche per monsignor Massimo Camisasca, stretto collaboratore del fondatore di Cl e a sua volta fondatore dei Missionari di San Carlo dei quali ha lasciato da poco la guida per diventare vescovo di Reggio Emila. 
In quegli anni, ha confidato l'allora cardinale Ratzinger che a Cl e' stato sempre vicino fino a celebrare i funerali di don Giussani nel marzo 2005,  "ho conosciuto anche Massimo Camisasca; abbiamo parlato di diverse cose, ho conosciuto la sua creativita' nell'arte, la sua capacita' di vedere, interpretare i segni dei tempi, il suo grande dono di educatore, di sacerdote". 
"Una volta - ha ricordato il Papa - ho avuto anche l'onore di ordinare alcuni sacerdoti a Porto Santa Rufina, ed era bello, quindi, conoscere che cresce una nuova Fraternita' Sacerdotale nello spirito di San Carlo Borromeo".

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