giovedì 19 luglio 2012

DESCRIZIONE E SCOPO DEL BLOG

IL NUOVO NOME ED IL NUOVO SCOPO DEL BLOG (RAFFAELLA)

Questo blog vuole essere un omaggio a Benedetto XVI, Romano Pontefice Emerito. 
Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. 
Non è un prodotto editoriale. Il materiale qui contenuto è a disposizione di chiunque. 
Non è quindi necessario chiedere via mail il permesso di riprodurre post o parti di essi.
Preciso che il blog non ha alcun contatto con la Santa Sede. 
Spero davvero che questo blog possa aiutare tutti coloro che cercano notizie o documenti su Benedetto XVI.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, partecipano e parteciperanno alla vita del blog lasciando commenti, dando vita a discussioni e segnalando articoli ed editoriali.
Grazie per avere reso il "cantuccio" così prezioso.
Questo blog non ha scopo di lucro ed è consultabile gratuitamente. 
Non è necessaria alcuna iscrizione e l'accesso allo spazio virtuale non prevede il versamento di quote a titolo di "abbonamento".
E' gradito tuttavia un piccolo contributo economico necessario al sostentamento del blog.
Si tratta di pure e semplici donazioni, del tutto libere nell'importo ed assolutamente facoltative.
Trovate tutti i particolari nel post di seguito segnalato:

ECCO PERCHE' E COME AIUTARE CONCRETAMENTE IL BLOG. I RINGRAZIAMENTI

Grazie di cuore a chi ha generosamente contribuito al sostentamento dei blog negli anni scorsi.
Vi prego di non fare mancare il vostro aiuto a questo nuovo spazio virtuale.
Vi sono grata in anticipo per ogni donazione, piccola o grande!
Un abbraccio a tutti
Raffaella

raffaella.blogpaparatzinger@gmail.com

3 commenti:

Maria Maddalena ha detto...

Un caro saluto e un grazie a Raffaella che ha dato modo a quanti sono stati spiritualmente beneficiati da Papa Benedetto di esprimersi. Essendo anziana non ho dimestichezza con questo tipo di comunicazione e sono rimasta impressionata nel leggere la mole di testimonianze che riguardano l'amatissimo Papa Benedetto quando, l'altra sera, guidata da mia figlia, ho avuto questo approccio per la prima volta. E perchè non dire anch'io la mia? Io non ho purtroppo avuto la fortuna di incontrare direttamente Benedetto XVI se non una sola volta tre anni fa a un Angelus e da lontano, perchè c'era molta gente. La sua amata figura ho potuto incontrarla solo attraverso la televisione. Ciò nonostante posso dire che è stato il più grande Maestro di tutta la mia vita, perchè sento che in lui c'è Cristo stesso che mi ammaestra e continua ad ammaestrarmi tutti i giorni. Ho incominciato con le sue omelie che dicevano esattamente quello che il mio cuore voleva ascoltare; da lì sono passata ai suoi scritti, finchè non sono approdata all'undicesimo volume dell'Opera Omnia sulla "Teologia della Liturgia".
Voi tutti che vi sentite in certo modo salvati dalle banalità e dal non senso grazie a lui, leggete, meditate, rileggete e rileggete ancora quel grandioso volume che parla della nostra liturgia cattolica. Io tuttora lo sto rileggendo per la terza volta e di certo vi ritornerò ancora e ancora fino alla fine del mio pellegrinaggio su questa bellissima terra. Non scoraggi la sua mole, ottocento pagine. Chi è avido di beni materiali non si lascia scoraggiare dalla grandezza della miniera stracolma di diamanti. Tanto più chi ha sete di verità. In questo libro c'è tutto, c'è cielo e terra; la terra sconfina con il cielo e il cielo pervade la terra; c'è tutto Israele, tutta la Chiesa, tutta l'umanità, tutta l'immensità del Creato e anche la nostra storia personale; e con un linguaggio accessibile, chiaro; infatti lo capisco io che non ho mai studiato teologia. Tanta sconfinata sapienza deve essere trasmessa alle persone; sono tesori che ci appartengono in quanto battezzati; non possiamo trascorrere la vita ignorandoli e vivendo come se non ci fossero o non ci riguardassero. E se viene il sospetto che sono troppo grandi, troppo esagerati per essere veri, non potevamo avere conferma più autorevole di un Papa il quale per missione primaria è tenuto ad essere custode della verità e a confermare i fratelli. Se si tratta poi di un Papa che ha saputo, come capo della Chiesa, incarnare nella sua vita concreta la missione di Gesù sulla terra, che è quella di Agnello che prende su di se i peccati del mondo per salvarlo, vediamo come ci possiamo fidare di tutto quello che egli dice.

Maria Maddalena ha detto...

continua Maria Maddalena.....Un Papa che ci ha mostrato con la vita come è possibile entrare nella realtà dell'Uomo Nuovo del Discorso della Montagna, che si lascia insultare, ferire, vituperare, infangare senza difendersi, senza lamentarsene, senza accusare mai nessuno, ma che ama i suoi nemici e persecutori e li vuole a tutti i costi salvare, pregando e perdonando. Il suo pontificato è stato un continuo morire a se stesso per dare la vita a noi tutti. Sempre si è messo da parte per fare spazio solo al Signore; e il mondo non l'ha capito. Già il mondo...che ne sa il mondo dell'agire di Cristo e di coloro che lo rendono visibile sulla terra? Un mondo dove le persone più luminose ricevono fango perchè la loro luce non appaia, mentre esse ci purificano con l'acqua sorgiva che scaturisce dal loro sacrificio?
Noi che abbiamo saputo riconoscere la grandezza di Papa Benedetto e amarlo, diamogli questa "cioia": cerchiamo di avvicinarci al suo stile di vita amando il mondo così com'è, perdonando e pregando per le persone che non ci amano, e poi continuiamo a farci ammaestrare da lui in maniera sempre più alta, profonda e vasta, non rendendo vana per noi personalmente la impressionante sapienza che ha profuso nella sua "Teologia della Liturgia".
Intanto cogliamo il suo invito a pregare con lui per Papa Francesco, anch'egli dono di Dio, che certamente farà bene la sua parte secondo il disegno divino. Nella Chiesa c'è chi semina e chi raccoglie; l'importante è che si faccia bene l'una e l'altra cosa. Leggiamo nel Salmo "nell'andare piange portando la semente da gettare, ma nel tornare viene con giubilo portando i covoni". E ancora in Giovanni "se il chicco di grano non muore, rimane solo; se invece muore produce molto frutto". Forse Dio ha destinato Papa Francesco a raccogliere abbondantemente ciò che Benedetto ha seminato. Noi tutti preghiamo perchè questo avvenga. I vituperi e gli applausi non hanno importanza; fanno parte dell'agire di Dio nella storia. Tutto è permesso da Lui per il bene di tutti.
Grazie
Maria Maddalena

Raffaella ha detto...

Grazie, Maria Maddalena :-)
Ho inserito la tua testimonianza anche qui:

http://paparatzinger6blograffaella.blogspot.it/2013/03/noi-e-papa-benedetto-i-nostri-incontri.html

Raffaella