Benedetto XVI ha nominato ieri il suo segretario particolare, il tedesco Georg Gaenswein, prefetto della Casa pontificia, carica vacante dopo essere stata lasciata dall'americano James Micheal Harvey, nominato di recente arciprete di San Paolo Fuori Le Mura e creato cardinale nell'ultimo concistoro. Con la nomina di ieri il Papa, allo stesso tempo, ha elevato don Georg alla dignità di arcivescovo: la sua ordinazione verosimilmente avverrà il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, in una cerimonia presieduta dello stesso Benedetto XVI in Vaticano.
Si chiude così, con la promozione di mons. Gaenswein e il ricompattamento della struttura attorno al Pontefice, il ciclone innescato dalla bufera "Vatileaks".
Mentre il caso del furto dei documenti riservati si avvia ormai all'archiviazione dopo la condanna dell'ex maggiordomo infedele Paolo Gabriele e del tecnico della segreteria di Stato, Claudio Sciarpelletti (anche se formalmente le indagini proseguono), don Georg, collaboratore di Benedetto XVI già dai tempi dell'ex Sant'Uffizio e poi per tutto il pontificato, vede rafforzarsi la fiducia e la stima che il Papa nutre in lui.
Illustrando ieri mattina la pubblicazione della nomina ai giornalisti, infatti, padre Federico Lombardi, ha rilevato che è «verosimile» che mons. Gaenswein rimanga anche nel ruolo di segretario particolare di Benedetto XVI non comparendo nel bollettino altra indicazione.
Nelle ultime settimane si erano rincorse voci di un suo possibile allontanamento dalla cerchia ristretta del Papa, ma Ratzinger, cui non è secondario anche il peso dell'età, non appare affatto intenzionato a privarsi della vicinanza di uno dei suoi più stretti collaboratori. Al momento, stando al bollettino ufficiale, mons. Gaenswein si troverà a gestire entrambi i ruoli di segretario e di prefetto della Casa pontificia.
© Copyright La Sicilia, 8 dicembre 2012
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