Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
mercoledì 5 dicembre 2012
Il Papa: L’“atto di fede” è “la risposta dell’uomo alla rivelazione di Dio, che si fa conoscere, che manifesta il suo disegno di benevolenza sull’umanità”
BENEDETTO XVI: UDIENZA, “RINNOVARE LA CERTEZZA CHE DIO È PRESENTE”
L’“atto di fede” è “la risposta dell’uomo alla rivelazione di Dio, che si fa conoscere, che manifesta il suo disegno di benevolenza sull’umanità”.
A ricordarlo è stato oggi il Papa, che per sintetizzare il senso della fede ha usato un’espressione agostiniana: “Lasciarsi afferrare dalla verità che è Dio, una verità che è amore”.
Nella catechesi dell’udienza odierna, dedicata a come “vivere il tempo dell’Avvento, nel contesto dell’Anno della fede”, Benedetto XVI si è soffermato sul “Progetto di Dio nei confronto dell’uomo”, che san Paolo nella Lettera agli Efesini definisce “con termini pieni di gioia, di stupore e di ringraziamento, come un disegno di benevolenza, dci misericordia e di amore”.
La fede, ha spiegato il Papa, è “un accogliere nella vita la visione di Dio sulla realtà, lasciare che sia Dio a guidarci con la sua Parola e i sacramenti nel capire cosa dobbiamo fare, qual è il cammino che dobbiamo percorrere”.
“È il comprendere secondo Dio, secondo la sua volontà, il vedere con i suoi occhi - ha assicurato il Santo Padre - che rende salda la vita”, che “ci permette di stare in piedi, di non cadere”.
Di qui la necessità, in questo periodo di Avvento, di “rinnovare la certezza che Dio è presente”; pur “in mezzo a tante difficoltà”, che “è entrato nel mondo, facendosi uomo come noi”, per chiederci che “anche noi diventiamo il segno della sua azione nel mondo”.
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