lunedì 17 dicembre 2012

Il Papa potrebbe firmare giovedì il decreto. Paolo VI beato nel 2013 (tra le proteste). Il commento di Salvatore Izzo

PAOLO VI: GIOVEDI' PAPA FIRMA DECRETO, BEATO NEL 2013 (TRA PROTESTE)

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 dic.

Benedetto XVI potrebbe firmare gia' il prossimo 20 dicembre il decreto sull'eroicita' delle virtu' di Giovanni Battista Montini, Papa Paolo VI, che gli sara' sottoposto dopo le recenti votazioni unanimi dei teologi e dei cardinali.
Lo rivela "Vaticaninsider", giornale on line di informazione religiosa, che ipotizza la beatificazione entro il 2013, cioe' a 50 anni dalla sua elezione al Pontificato.
Una cerimonia che potrebbe rappresentare il "culmine" dell'Anno della Fede, che Benedetto XVI ha indetto ripetendo quello celebrato proprio da Paolo VI nel 1967-1968.
L'ipotesi di una rapida beatificazione, pero', ha subito suscitato le proteste dei tradizionalisti che non vorrebbero vedere sugli altari il Papa che condusse il Concilio Vaticano II e hanno inondato di mail di protesta il sito "Messainlatino".
Dopo l'eventuale firma di Benedetto XVI al decreto che dichiarera' "venerabile" Paolo VI, per la beatificazione manchera' ancora il riconoscimento di un miracolo ma il postulatore della causa, padre Antonio Marrazzo, rivela ancora "Vaticaninsider" ha gia' preparato la documentazione da sottoporre alla Congregazione della Cause dei Santi: riguarda la guarigione di un feto, avvenuta sedici anni fa in California. Durante la gravidanza, i medici avevano riscontrato un grave problema nel feto e a motivo delle conseguenze cerebrali che intervengono in questi casi avevano suggerito come unico possibile rimedio alla giovane mamma quello dell'aborto. La donna aveva voluto portare a termine la gravidanza e si era affidata all'intercessione di Paolo VI, il Papa che nel 1968 scrisse l'enciclica "Humanae vitae" e il bambino e' nato senza problemi. Ma c'e' anche una seconda guarigione inspiegabile, della quale e' protagonista una suora affetta da un tumore, che potrebbe essere presentata alla Congregazione vaticana.
"Fino a quando la firma del Sommo Pontefice non sara' apposta al decreto noi continueremo ad esprimere fortissime riserve in merito a tale inopportuna decisione", insorge il sito "Messainlatino.it", per il quale "Paolo VI, non reggendo il peso di molte pressioni anche della Curia, forse assecondo' troppo i moti ideologici del tempo e indulse troppo nel voler compiacere i falsi amici della Chiesa (interni ed esterni)".
"Piu' volte nelle nostre pagine sono comparsi post sugli 'errori' di Paolo VI, e non solo in ambito liturgico", afferma ancora il sito tradizionalista, che non nega pero' "i molti gesti e discorsi di Papa Montini, a difesa della Chiesa", il quale "accuso' pubblicamente che invece della primavera, lo spirito del Concilio aveva provocato l'inverno. E denuncio' che il fumo di Satana era entrato nella Chiesa".
"Messainlatino.it" assicura pero' che se Benedetto XVI firmera' il decreto per le virtu' e quello per il miracolo, e dunque Paolo VI sara' beatificato, non si leveranno ulteriori voci di protesta dai cattolici tradizionalisti (per intendersi quelli che usufruiscono del motu proprio 'Summorum Pontificum' e sono rimasti o ritornati in comunione con la Sede Apostolica).

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18 commenti:

Anonimo ha detto...

Già perche altri tradizionalisti, intendo quelli più filo lefebvriani e spesso in polemica con i Summorun Pontificum, protesteranno prima, durante e dopo. Per quanto mi riguarda io non credo alle accuse, spesso infamanti, mosse contro Papa Paolo VI, come non credo a quelle piovute sul venerabile Pio XII. Se il Papa che ha portato a termine il Concilio e il Papa più citato dai documenti conciliari venissero beatificati insieme? Non mi pare così irreale. Inoltre, è il momento di essere uniti non divisi.
Alessia





















un ins.di Religione ha detto...

va tutto bene per carità, ma prima ci si dovrebbe decidere una volta x tutte e senza più tentennamenti a beatificare PIO XII!!!.. è semplicemente un atto di giustizia nei confronti di un GIUSTO che tante vite salvò durante lo sterrminio nazista! è palese ormai che quelli che lo accusano sono dei calunniatori che x di più agiscono in malafede! e coloro che sostengono che non c'è ancora il miracolo si informino meglio! il miracolo esiste eccome!

Anonimo ha detto...

Il buon Izzo cita ampiamente le reazioni dei tradizionalisti presso Messainlatino, ma, al di là di ogni composta o scomposta, motivata o immotivata reazione concernente Papa Montini in quanto tale, forse dimentica di menzionare quello che, in tutta questa storia, sarebbe poi l' "elefante nella stanza", cioè il caso del sommo pontefice venerabile Pio XII, ovvero Papa Pacelli. A quando, la meritata (quanto rinviata e laicamente bistrattata) beatificazione di quest'ultimo? (Eppure quasi tutto il firmabile è stato già firmato, per lui: manca piuttosto la volontà "kirchenpolitische".)

(Oddio, si potrebbe realizzare ancora una volta un'accoppiata variegata come quella che fu Giovanni XXIII e Pio IX beati in una volta sola..)

Dante Pastorelli ha detto...

Su Pio XII c'è il niet ebraico, per ora.
Quanto a Paolo VI credo si dovrebbe indagare più a fondo nella sua vita privata per smantellare infamanti accuse. D'onde uscite? Si dice dalla segreteria di stato. E' mai possibile? Mah!
La beatificazione di tanti papi che senso ha? i precedenti, Pio XI e Benedetto XV, han meriti o demeriti? Non è che si voglia canonizzar il Vaticano II e sminuir il Magistero precedente?

Eugenia ha detto...

Sono concorde con Dante. E che dire del povero Papa Luciani? E comunque la beatificazione o meno di un papa non dovrebbe essere soggetto al Niet di altre religioni. Questa storia del Niet ebraico comincia a stancarmi. Che farebbero i Rabbini se un cattolico cristiano interferisse sui loro riti? BASTA CO STE INGERENZE!

Domingo (Cile) ha detto...

Cada vez comprendo mejor la sabiduría que se encierra en el antiguo y célebre dicho popular: "No es santo de mi devoción"

Anonimo ha detto...

Gli israeliani sono molto ma molto più numerosi e potenti dei tradizionalisti.....

Eugenia ha detto...

Se la mettiamo su questo pinto amonimo abbiamo gia' perso in partenza nrl senso che per ogni cosa che sfiori anche vsgamente gli ebrei siamo gia' sottomessi ai loro dictat questo non e' dialogo e' semplice sottomissione. Dov' e' finita ls tanto strombazzats reciprocita'?

Ambrosiano e cattolico ha detto...

Sarebbe ora di smetterla con la beatificazione dei Pontefici, perchè sembra più un'operazione politica che religiosa!
Non posso non dirlo, ma Paolo VI è molto discusso sia dal punto di vista della sua vita personale che dal punto di vista di chi studia la storia della Chiesa.
Non c'è alcuna fama di santità tra il popolo, e questo è più grave: non pensiamo ai tradizionalisti!
Io non procederei nell'operazione, però mi sa he sopra al papa non c'è solo Dio!!!

Andrea ha detto...

Io trovo esatta la tesi di don C. Nitoglia nell'articolo

http://www.doncurzionitoglia.com/menzogna_del_giudeocristianesimo.htm

, eppure non provo alcun disagio -anzi- di fronte alla Beatificazione di papa Paolo VI.

Per quanto riguarda i "Papi dell'ultimo secolo quasi tutti Santi": è una realtà (Deo grarias), che ci ripresenta la gravità della bufera contemporanea.
Timonieri eccezionali per tempesta eccezionale!

Anonimo ha detto...

Eppure per giungere al decreto sulla eroicità delle virtù, che è l'ultimo passo prima della beatificazione, evidentemente si è aperto e istruito un processo canonico, la cui premessa è data sempre dalla "fama di santità" e da specifiche richieste che vengono formulate in tal senso.

A meno che non si immagini che gli organismi vaticani a ciò dedicati siano davvero allo sbando, se non ridotti a congreghe di lestofanti (e tali appaiono in effetti stando a certe patologiche manifestazioni della rete), il consiglio da dare a chi dubita è di informarsi bene e studiare seriamente gli atti del processo canoninco presso la Congregazione per le cause dei santi, che di solito passano al setaccio la vita dei candidati.

gianni

Anonimo ha detto...

Il problema, più che la messa democratica è stato il divieto alla messa gregoriana.

Forse nessun Papa come Paolo VI ha sofferto per l'infedeltà del clero.

Anonimo ha detto...

la verità è che Pio XII appartiene ad una chiesa da dimenticare: cattiva, peccatrice, retrograda,giustiziera,incapace di mostrare amore,pre conciliare insomma e quindi quel papa va "severamente punito" o più semplicemente "sacrificato". Paolo VI appartiene alla nuova Chesa, quella di Mons E Camara, di E Bianchi, di Bettazzi, di Melloni, di Martini, e quindi "la nuova Chiesa spogliata dalla sua regalità" coraggiosa nel non aver paura di sposarsi con ideologie "lontane" pronta ad accogliere tutto e tutti . E' meglio dunque betificare il papa della rottura ( così lo vedono i "progressisti") che un papa legato a pizzi e merletti, gestatoria, tiara, flabelli, corte. Il grande Paolo VI che ebbe molto a soffrire per le sue stesse riforme, va portato sugli altari così da consumare l'ultimo atto di questa celebrazione mai terminata dal 1965 ad oggi. Per fortuna in Cielo le cose sono andate in modo diverso!

Ambrosiano e cattolico ha detto...

La scelta di beatificare Paolo VI e di ignorare Pio XII è frutto del disegno di inneggiare al nuovo corso, alla nuova chiesa...
Se veramente si vuol evidenziare la continuità e non la rottura, bisogna unire per forza le due beatificazioni!
Questo sì he avrebbe senso!

Dante Pastorelli ha detto...

Vorrei sapere: Leone XIII, oltre ai da ricordati Bendetto XV e Pio XI, in cosa hanno demeritato rispetto a Paolo VI, Giovanni XXIII e Giov. Paolo II?

Andrea ha detto...

Non è un "di meno", caro Dante, ma un "di più".

Come lei sa, la santità è "la misura alta della vita cristiana".
Chi non è "santo" (da altare) può e deve essere santo battesimale.
È Dio che si compiace di spargere delle luci più brillanti, e brillanti in modo singolare, qua e là (nel tempo e nello spazio)

Ambrosiano e cattolico ha detto...

Però c'è da riconoscere che le beatificazioni attuali hanno un "alone" di condizionamento dei poteri politici che sono CONTRO la Chiesa Cattolica e che danno imposizioni, silenti e no.
Purtroppo....

Andrea ha detto...

Su un punto lei ha ragione, caro Ambrosiano: c'è un'intrusione ebraica su Pio XII per la quale non si riescono a trovare gli aggettivi.

Per il resto, non possiamo, neanche lontanamente, tendere a sentire Giovanni XXIII o (se Dio vuole) Paolo VI come "meno Beati" di altri, così come non possiamo etichettare la Messa Novus Ordo come "meno valida" di quella tradizionale.
Non perché questi Beati (come tutti i Santi) siano stati impeccabili, ma perché il dono di Dio, confermato dal miracolo, non può essere disatteso