lunedì 3 dicembre 2012

Il tema dell'autorità politica mondiale al centro della plenaria di Giustizia e Pace


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Il tema dell'autorità politica mondiale al centro della plenaria di Giustizia e Pace

Al via, oggi, la plenaria del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace: al centro dei lavori c’è il tema della creazione di un’autorità politica mondiale, come già auspicato da Benedetto XVI, nella prospettiva del bene comune. Una ipotesi che continua a suscitare opposte reazioni. Philippa Hitchen ne ha parlato con il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente di Giustizia e della Pace:

R. – Definitely. That is why we want to explore…

Certo. Ed è per questo che lo vogliamo studiare. Sono stato a Francoforte, alla Uniapac (Union Internationale Des Associations Patronales Catholiques), presso la Fondazione Konrad Adenauer e presso il Bund Katholischer Unternehmer (Federazione degli imprenditori cattolici tedeschi); abbiamo passato un giorno nella Bundesbank a Francoforte per discutere di questo argomento. Le persone erano perplesse: per loro questa idea non era realistica, era un’utopia. Ho capito che quello che noi chiediamo non ha un modello già esistente ed è difficile da immaginare. La prima cosa che le persone chiedono è una riforma dell’Onu perché possa svolgere questo ruolo, si chiede di ampliare le competenze della Banca mondiale o del Fondo monetario internazionale perché siano loro a svolgere questo ruolo. Tutto questo sarebbe anche possibile ed è proprio quello che si richiede: riformare l’Onu perché possa svolgere questo ruolo di effettiva autorità mondiale. 

D. – Cosa c’è alla base di questo discorso?

R. – The basic premise …

Alla base di tutto c’è la globalizzazione. In questo mondo, ci sono molte questioni che i singoli Stati non possono gestire come vogliono, come la pace o la questione dei cambiamenti climatici. Quanto tempo è che l’Onu sta lottando per porre limiti, a livello globale, alle emissioni inquinanti e di gas serra? Noi vogliamo portare la gente a comprendere che la situazione del mondo influisce sulla situazione del singolo Stato. Quando noi parliamo di autorità mondiale, pensiamo ad un’entità che rispetti l’autorità sovrana degli Stati che, a loro volta, liberamente cedono una parte della loro sovranità a questa istituzione globale, in vista del bene comune. Questa autorità mondiale non deve schiacciare nessun Paese; per il principio di sussidiarietà deve riconoscere l’esistenza di Stati nazionali sovrani, che devono essere protetti e sollecitati a fare il possibile perché si raggiunga il bene comune. Ma questa autorità deve poi essere accettata dagli Stati e poter avere un ruolo normativo effettivo. Quindi, l’autorità politica mondiale di cui stiamo parlando non deve essere imposta, ma deve essere desiderata e voluta dagli stessi Stati.

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