martedì 4 dicembre 2012

L'icona della Sedes sapientiae da Roma al Brasile (O.R.)

L'icona della Sedes sapientiae da Roma al Brasile

L'immagine di Maria Sedes sapientiae è passata dalle mani dei giovani universitari di Roma Tre a quelle dei loro coetanei brasiliani di Belo Horizonte, dove nel luglio 2013 si svolgerà l'incontro mondiale delle università cattoliche in preparazione alla Gmg di Rio de Janeiro. 

Il simbolico avvicendamento è avvenuto, sabato pomeriggio 1° dicembre, nella basilica di San Pietro, al termine della celebrazione dei primi vespri di Avvento presieduti dal Pontefice, durante i quali quest'anno si è svolto il tradizionale incontro con gli studenti degli atenei romani e delle università pontificie.
Promosso dall'Ufficio per la pastorale universitaria del vicariato di Roma, l'incontro ha dato anche ampio risalto all'Anno della fede. Agli studenti sono state infatti distribuite le immaginette -- realizzate dal dicastero per la nuova evangelizzazione -- riproducenti il mosaico del Cristo Pantocratore conservato nella cattedrale di Cefalù. 
Sul retro dell'artistico ritratto del Salvatore, si trova il Credo che il cardinale vicario Agostino Vallini ha invitato a recitare durante il momento di preghiera e di riflessione che ha preceduto la celebrazione pontificia.
Il simbolico gesto del rinnovamento della professione di fede sulla tomba dell'Apostolo Pietro è stato sottolineato anche dall'accensione delle lampade che verranno distribuite a tutte le cappellanie universitarie per l'Anno della fede.
Al momento del suo ingresso in basilica, il Papa è stato accolto dai 5.000 giovani presenti con il canto Tu es Petrus. Nel saluto rivoltogli, il cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica, ha detto che gli studenti hanno accolto l'invito rivolto a tutta la Chiesa a riscoprire il cammino della fede e di intensificare la testimonianza di carità. La comunità universitaria presente a Roma, ha aggiunto il porporato, «è impegnata a compiere questo percorso nell'ambito di un dialogo creativo tra ragione e fede, perché ambedue, anche se per vie diverse, tendono alla verità». La preoccupazione per un dialogo proficuo tra fede e ragione è «ben presente in tutti i docenti, formatori e studenti».
Nel successivo saluto al Pontefice, il rettore dell'Università degli studi di Roma - Foro Italico, Paolo Parisi, ha ricordato il simposio internazionale dei docenti universitari, che si svolgerà a giugno sul tema «Le culture davanti a Dio: sfide, ricerche e prospettive. Dal Mediterraneo al mondo». L'incontro servirà alla comunità universitaria per «apprendere, interpretare e trasmettere saperi e metodi atti a promuovere lo sviluppo dei singoli e renderli capaci di contribuire al progresso proprio e della società». Il rettore ha anche fatto riferimento alla nuova evangelizzazione per «un nuovo umanesimo, capace di generare cultura e impegno sociale. Un'azione propositiva -- ha detto -- e un invito al dialogo, anche e soprattutto alle diverse forme di spiritualità, alla ricerca di ciò che unisce e al superamento di ciò che divide, per un'azione comune nel superiore interesse della vita materiale e spirituale dell'umanità».
La celebrazione è proseguita con il canto dei vespri, eseguiti dalla Cappella Sistina, diretta dal maestro Massimo Palombella, insieme con il coro del Pontificio Istituto di Musica Sacra. Al termine, una giovane della facoltà di giurisprudenza dell'Università degli studi Roma Tre, Rosa Miscini, ha rivolto un breve saluto a Benedetto XVI. 
«L'Anno della fede -- ha detto -- rappresenta un'occasione propizia per noi universitari di riscoperta della fede, come dono da coltivare e da testimoniare nelle nostra realtà, perché il Signore conceda a ciascuno di noi di vivere con gioia l'incontro con Gesù Cristo risorto». La studentessa ha poi ricordato che in venti anni in tutte le sedi universitarie statali e non statali è stata istituita una cappella, quale «punto di riferimento per tutti gli studenti, ma anche di docenti e operatori».
Alla celebrazione hanno partecipato, tra gli altri, i cardinali Tomko, De Giorgi, De Paolis e Brandmüller, gli arcivescovi Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, e Pozzo, elemosiniere di Sua Santità; i vescovi Leuzzi, ausiliare di Roma, de Medeiros Silva, ausiliare di Belo Horizonte, e De Nicolò, già reggente della Prefettura della Casa Pontificia; i monsignori Wells, assessore della Segreteria di Stato, Balestrero, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati, Bettencourt, capo del Protocollo, e Sapienza, reggente della Prefettura della Casa Pontificia; il ministro italiano per i Beni e le attività culturali, Lorenzo Ornaghi. Il Papa era accompagnato dai monsignori Gänswein, segretario particolare, e Xuereb, della segreteria particolare, e dal medico personale Polisca.

(©L'Osservatore Romano 3-4 dicembre 2012)

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