domenica 9 dicembre 2012

Sanità cattolica, Papa Ratzinger vuole trasparenza, rigore, competenza come per lo scandalo pedofilia e le vicende dello Ior (Vecchi)

Il saluto del Papa ai lavoratori dell'Idi cosa c'è dietro alla solidarietà

Ratzinger vuole trasparenza, rigore, competenza come per lo scandalo pedofilia e le vicende dello Ior


di GIAN GUIDO VECCHI


ROMA - Il «saluto» di Benedetto XVI al «gruppo di preghiera» dell'Istituto dermopatico dell'Immacolata, accompagnato dall'auspicio che «possano trovare soluzione i problemi che affrontano varie istituzioni sanitarie cattoliche», non è solo una risposta all'appello che i lavoratori dell'Idi, senza stipendio da quattro mesi, avevano lanciato al Pontefice. 

Certo il tema è centrale: all'inizio della settimana, parlando al Consiglio «Giustizia e Pace», il Papa aveva scandito che il lavoratore non è mai un «bene minore» ed il lavoro «è sempre prioritario, anche nei periodi di recessione». Al termine dell'Angelus di ieri, però, Benedetto XVI ha allargato il discorso alle «varie» situazioni di crisi della Sanità cattolica, e lo ha fatto con poche parole ponderate. Ovvio che il riferimento alle «varie» realtà cattoliche in difficoltà, oltre all'Idi, sia anzitutto al policlinico Gemelli, più di quattromila dipendenti e 800 milioni di debiti.
I tagli alle spese decisi da Enrico Bondi, nominato da Mario Monti commissario alla Sanità del Lazio, hanno significato per «l'ospedale del Papa» - che peraltro non dipende dal Vaticano ma è controllato dalla Cattolica attraverso l'Istituto Toniolo - un salasso da 29 milioni di euro. Il Vicariato era già intervenuto, dicendo che i «pur necessari interventi di riduzione» dei costi pubblici devono colpire «sprechi e inefficienze» e non «mortificare molte tra le migliori realtà della sanità nella nostra regione».
Ma le parole del Papa hanno un accento particolare. Non ci sono «appelli» alle istituzioni pubbliche, Benedetto XVI è attento a tenere insieme i corni del dilemma. Perché le centinaia di milioni di buco dell'Idi, per dire, non hanno nulla a che fare con Bondi o i tagli di spesa. È una voragine sulla quale indaga la magistratura per «associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita e all'evasione tributaria».
Il Vaticano non controlla l'Istituto ma la Congregazione dei figli dell'Immacolata Concezione sì. E quest'ultima deve in qualche modo rendere conto al Vaticano: la Santa Sede si è mossa da tempo per vederci chiaro, una «visita apostolica» in tutta discrezione.
L'impegno nella cura è centrale, per la Chiesa: non un «mestiere» ma una «missione», aveva ricordato Ratzinger a maggio, visitando il Gemelli: «La carità del Buon Samaritano è la prima cattedra e il volto dell'uomo sofferente il Volto stesso di Cristo: l'avete fatto a me». 
Ma Benedetto XVI è il Papa che nel 2010, in pieno scandalo pedofilia nel clero, mentre già si levavano lamenti sulle «calunnie» contro la Chiesa, spiegò: «La più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa». 
E poi le vicende dello Ior, l'adeguamento alle norme internazionali antiriciclaggio: non senza resistenze interne - vedi lo scandalo «Vatileaks» - Ratzinger vuole trasparenza, rigore, competenza. Ed esorta al «rinnovamento spirituale» della Chiesa, come ha detto celebrando il Concilio: consapevole che «nel campo del Signore c'è sempre anche zizzania, che nella rete di Pietro si trovano anche pesci cattivi».

© Copyright Corriere della sera, 9 dicembre 2012 consultabile online anche qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi permetto di segnalare la stupenda omelia del Card. Caffarra per l'ordinazione episcopale di Mons. Camisasca, eletto vescovo di Reggio Emilia - Guastalla. Stupenda celebrazione curata con l'aiuto dei cerimonieri del Santo Padre in San Giovanni in Laterano a Roma. Alcune foto della messa si trovano sul sito della Diocesi di Reggio Emlia.

http://www.reggioemilia.chiesacattolica.it/pls/reggioemilia/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=26739&rifi=guest&rifp=guest

Ciao,
Federico