venerdì 14 dicembre 2012

Undici suore anglicane nella Chiesa Cattolica. Nell'Ordinariato di Nostra Signora di Walsingham (O.R.)

Nell'Ordinariato di Nostra Signora di Walsingham

Undici suore anglicane nella Chiesa cattolica


Londra, 14. Cresce il numero degli ex anglicani nel Regno Unito che hanno scelto di entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica. Un gruppo di undici suore anglicane della Community of Saint Mary the Virgin sarà infatti accolto a partire dal prossimo gennaio nell'Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham, eretto in conformità con la costituzione apostolica Anglicanorum coetibus con la quale Benedetto XVI ha deliberato l'istituzione di Ordinariati, giuridicamente equivalenti a una diocesi, attraverso i quali i fedeli già anglicani, di ogni categoria e condizione di vita, possono entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica, pur conservando alcuni elementi della propria tradizione liturgica e spirituale.

Il gruppo di religiose, di età compresa tra i 45 e gli 83 anni, include anche la superiora della comunità, madre Winsome. Le religiose si uniranno a un'altra suora anglicana, Carolyne Joseph, della Society of Saint Margaret, che era stata accolta nell'Ordinariato nel gennaio 2011. Le dodici religiose anglicane daranno vita inizialmente a un'associazione pubblica di fedeli all'interno dell'Ordinariato e riceveranno il nome di Sisters of the Blessed Virgin Mary, proseguendo il loro servizio di preghiera e di contemplazione e conservando alcuni elementi della tradizione e della pratica anglicana.
L'ordinario di Nostra Signora di Walsingham, monsignor Keith Newton, ha ricordato che la Community of Saint Mary the Virgin -- che ha sede a Wantage, nella contea dell'Oxfordshire -- «è al centro della vita religiosa della Church of England fin dalla metà del diciannovesimo secolo». Il contributo della comunità, ha aggiunto l'ordinario, «è stato significativo in particolare per contrastare l'emarginazione sociale delle persone non soltanto in Gran Bretagna, ma anche in India e in Sud Africa».
Le suore anglicane, ha concluso monsignor Newton, «hanno sempre pregato per l'unità dei cristiani e siamo veramente grati per la loro fede e il loro coraggio». Nel sito della Community of Saint Mary the Virgin si legge, fra l'altro, che la vita comunitaria «si focalizza sull'amore per il nostro Signore Gesù che è espresso nel culto». La cappella è il luogo principale della vita comunitaria, dove le suore si riuniscono per pregare e per la celebrazione eucaristica cinque volte al giorno. Secondo quanto stabilito, a seguito delle consultazioni con le autorità della Church of England, le suore lasceranno il proprio convento e verranno ospitate in una comunità cattolica in attesa di poter individuare una sede adatta per il proprio servizio. Parlando della costituzione apostolica Anglicanorum coetibus, la superiora, madre Winsome, ha sottolineato che «l'offerta del Papa è un gesto profetico che porta a felice conclusione le preghiere di generazioni di anglicani e di cattolici che hanno cercato una via per l'unità tra i cristiani». Il futuro della comunità di suore, ha concluso, «consisterà nell'adempimento delle nostre origini e, come parte dell'Ordinariato, continueremo con molte delle nostre consuetudini e tradizioni, cercando al contempo di crescere nel nostro rapporto con Cristo attraverso la Chiesa più ampia».

(©L'Osservatore Romano 14 dicembre 2012)

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