mercoledì 6 febbraio 2013

Abusi su minori. Il testo dell'intervento del rev. Robert W. Oliver

Abusi su minori. Il rev. Oliver: Chiesa sulla strada della guarigione e del rinnovamento

A un anno di distanza dal Simposio internazionale sugli abusi su minori commessi da esponenti del clero, tenutosi alla Pontificia Università Gregoriana, la Chiesa mantiene l’impegno di proseguire il cammino, tracciato dal Papa, “verso la guarigione e il rinnovamento”. Ieri, nuovo incontro presso l’ateneo romano per presentare gli Atti del Simposio ed esporre le prime attività del Centro per la Protezione dei Minori varato lo scorso anno. Tra i partecipanti il reverendo Robert W. Oliver, dal dicembre scorso nuovo promotore di Giustizia presso la Congregazione per la Dottrina della Fede. Il servizio di Stefano Leszczynski:

Ad un anno dal coraggioso Simposio con cui la Chiesa ha inteso proseguire la sua lotta contro il triste fenomeno degli abusi sui minori commessi dal Clero, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha fornito dati che sono ancora allarmanti a livello mondiale: 600 nuovi casi di abusi vengono portati alla luce ogni anno. In maggioranza - fa notare il promotore di Giustizia, il reverendo Oliver, riguardano abusi commessi dal '65 all'85. Certo, il dato è in diminuzione, ha fatto notare il promotore di Giustizia, rispetto agli 800 casi denunciati nel 2004, e gli sforzi messi in atto dalle 112 Conferenze episcopali del mondo stanno dando risultati positivi. Forti restano, tuttavia, i problemi e gli ostacoli di tipo culturale nello sforzo di elaborare delle linee guida univoche per contrastare il fenomeno, come ha sottolineato padre Hans Zollner presidente del Comitato Direttivo del Centro per la Protezione dei Minori. ''Più di tre quarti delle Conferenze episcopali - ha detto il reverendo Robert Oliver - hanno consegnato le loro risposte sulle linee guida alla Congregazione per la Dottrina della Fede, il maggior numero sono da Sud America, Nord America, Oceania e Europa'' e ''di recente la Congregazione ha cominciato a inviare osservazioni alle singole Conferenze episcopali''. Al primo posto delle indicazioni del dicastero vaticano c’è la cura delle vittime e l’obbligatorietà della cooperazione con le autorità civili nel perseguire i crimini di abuso sessuale. Il progetto di formazione a distanza promosso dal Centro per la tutela dei Minori con sede a Monaco, si è concentrato sui Paesi in cui la percezione del fenomeno è ancora bassa, ma nei prossimi 3 anni si prefigge di coinvolgere un numero crescente di diocesi nei 5 continenti. Il professor Hubert Liebhardt, direttore del Centro, ha sottolineato come lo sforzo di questa iniziativa sia diretto in particolare a garantire una efficace prevenzione degli abusi.

Pubblichiamo di seguito il testo dell'intervento del rev. Robert W. Oliver:

Osservazioni sulle "Linee guida" elaborate dalle Conferenze Episcopali

In questa presentazione desidero fornirvi un aggiornamento sulle “linee guida” che le conferenze episcopali nel mondo stanno preparando per quanto riguarda il trattamento degli abusi sessuali di minori da parte di chierici. Come si ricorda, dopo il motu proprio del Pontefice, la Congregazione per la Dottrina della Fede aveva inviato una "Lettera circolare” nel maggio 2011 per aiutare le Conferenze Episcopali nel preparare queste linee. La Lettera è stata inviata nello spirito della Costituzione Apostolica Pastor Bonus, in cui si afferma che compito proprio della Congregazione che rappresento è quello di promuovere e tutelare la dottrina sulla fede e i costumi in tutto il mondo cattolico. Ad ogni Conferenza episcopale è stato chiesto di inviare le sue linee guida alla CDF, che raccoglierà le informazioni e le "buone pratiche" già messe in atto nelle varie parti del mondo, offrendo ai Vescovi suggerimenti e indicazioni per una migliore e uniforme prassi ecclesiale. 
In questo modo, la Congregazione rende un servizio alla realizzazione della visione di Papa Benedetto XVI su questa dolorosa materia nelle Chiese particolari di tutto il mondo. 
Come ha recentemente dichiarato il Prefetto della Congregazione della Fede, l'Arcivescovo Gerhard Müller: "L’incarico di guida conferito al vescovo è un servizio pastorale mirante all’edificazione della Chiesa”. Le linee-guida sono prima di tutto un aiuto pastorale ai vescovi nel loro compito di guide e costruttori della Chiesa.

Panoramica degli interventi delle Conferenze Episcopali

La circolare è stata inviata alle 112 conferenze episcopali del mondo. Il maggior numero di esse si trova in Africa, 36. Sono 33 in Europa, 24 in America e 19 tra Asia e Oceania. Più di tre quarti delle Conferenze hanno già inviato alla CDF le loro linee guida, o sono prossime a farlo. I più alti tassi di risposta vengono da Sud America, Nord America, Oceania ed Europa. Le altre Conferenze sono in contatto con la CDF per completare questo processo. Di recente, la Congregazione ha iniziato a inviare commenti e osservazioni alle singole conferenze, al fine di migliorare il lavoro fatto da esse. La Lettera Circolare evidenziava cinque settori per lo sviluppo delle linee guida, che sono: l'assistenza alle vittime di abusi sessuali; la protezione dei minori; la formazione dei futuri sacerdoti e religiosi; il supporto ai sacerdoti abusatori; la collaborazione con le autorità civili.

Assistenza alle vittime di abusi sessuali

Il tema intenzionalmente al primo posto nella Lettera circolare è di aiutare le vittime di abusi sessuali a trovare assistenza, guarigione interiore e riconciliazione. 
Papa Benedetto esorta costantemente la Chiesa a che le voci delle vittime siano ascoltate e il loro profondo dolore riconosciuto. Le linee guida delle Conferenze episcopali devono esprimere, quindi, una reale volontà di ascoltare le vittime di abuso e le loro famiglie. Devono anche includere un chiaro impegno per la loro assistenza spirituale, psicologica e in ambito canonistico.

Osservazioni

Cosa si può dire, a titolo di osservazione generale e primaria, per quanto riguarda questo punto nei testi che abbiamo ricevuto? In primo luogo, è evidente che l'esempio personale del Santo Padre sta avendo grande effetto. 
Attraverso incontri personali con le vittime e i pensieri espressi nelle sue lettere, Papa Benedetto fa sapere alle vittime che condivide la loro grave sofferenza. Ha ascoltato le loro storie e capisce con dolorosa partecipazione il senso di tradimento e violazione che essi hanno sperimentato e ancora provano. Parlando a tutta la Chiesa, il Papa chiede a tutti di riconoscere che noi, il popolo di Dio, abbiamo tragicamente fallito nei confronti delle vittime di abusi. Le grida dei nostri fratelli e sorelle hanno troppo spesso incontrato la negazione e la mancanza di supporto. Questo riconoscimento porta a dolore sincero e vera contrizione. Quindi il Santo Padre afferma chiaramente che dobbiamo riconoscere gravi errori di giudizio e difetti gravi in come spesso si è comportata la leadership della Chiesa. 
Nella lettera alla Chiesa in Irlanda, il Papa ha scritto che tali carenze hanno contribuito in gran parte a far perdere a molte persone il rispetto per la Chiesa e la fiducia nei suoi pastori. Se posso aggiungere una breve nota personale, come sapete vengo dagli Stati Uniti. Il mio lavoro è stato veramente plasmato da quello che ho sentito. Le vittime hanno condiviso le loro storie, i fedeli cattolici profondamente deplorato i fallimenti in cui si è incorsi, i sacerdoti hanno parlato dei loro profondi sentimenti di alienazione e di abbandono. Ascoltando per comprendere l'ampiezza e la profondità delle loro preoccupazioni, spero di servire in questo nuovo servizio a cui sono stato chiamato mantenendo la continuità con gli sforzi dei miei superiori e colleghi, prendendo nota particolare del lavoro di Sua Eccellenza Mons. Charles Scicluna in questi ultimi dieci anni. A questo proposito, una sola voce nella Chiesa si distingue nettamente, in modo veramente unico tra i leader mondiali. Con grande chiarezza, Papa Benedetto afferma che dobbiamo affrontare la situazione attuale, compresi i nostri fallimenti, con coraggio e determinazione, svolto con piena onestà e trasparenza.

Protezione dei minori e prevenzione degli abusi

Il secondo tema indicato per la formulazione delle linee guida riguarda la protezione dei minori e la prevenzione degli abusi sessuali. Le Conferenze episcopali devono mostrare grande attenzione, ad esempio, ai programmi di educazione, alla prevenzione e alla realizzazione di "ambienti sicuri" per i minori. Tutti i programmi dovrebbero aiutare adulti e giovani a riconoscere i segni di abuso e ad adottare misure idonee a prevenirne la comparsa.

Osservazioni

Sempre a titolo di osservazione, le risposte inviate alla Congregazione manifestano i notevoli sforzi compiuti in tutto il mondo in questo ambito. Questo non è il posto giusto per offrire una apologia di questo fatto, ma si può notare semplicemente che le diocesi e le organizzazioni cattoliche hanno fatto straordinari ed esemplari passi in avanti. 
Dobbiamo ricordare, anche, l'esortazione del Santo Padre che "tutte le istituzioni, senza eccezioni, sono tenute al rispetto degli standard nella protezione dei bambini e dei giovani". È anche chiaro, però, che gli sforzi per la protezione dei bambini sono un "processo a lungo termine", che richiede uno "sforzo concertato" e un "impegno costante". 
Papa Benedetto XVI chiede anche ripetutamente al laicato cattolico, ai religiosi e al clero di adottare un livello più profondo di "cooperazione" nella prevenzione dei crimini contro i minori. Questa collaborazione ci impone di lavorare insieme, mettendo le nostre capacità, le competenze e la formazione al servizio della tutela dei minori. Le linee guida nazionali e regionali dovrebbero promuovere tale cooperazione. La Lettera circolare ha indicato, ad esempio, la possibilità di una presenza di laici competenti, formati e sensibili nel personale dei Tribunali ecclesiastici, come consulenti, difensori e pubblici ministeri.

La formazione dei futuri sacerdoti e religiosi

La terza area riguarda la formazione dei futuri sacerdoti e religiosi. La Lettera Circolare si riferisce alla Pastores dabo vobis e alle relative Istruzioni dei dicasteri della Santa Sede. Gli esempi includono un profondo discernimento delle vocazioni, la sana formazione umana e spirituale, il necessario scambio di informazioni in caso di candidati al sacerdozio o alla vita religiosa che effettuassero un trasferimento ad altre entità ecclesiastiche.

Osservazioni

Una osservazione in merito a questi orientamenti è l’importanza del richiamo del Papa alla profonda attenzione alla formazione. Il Santo Padre ha invitato a un attento esame degli elementi che hanno dato origine alla crisi attuale. Nella lettera alla Chiesa in Irlanda, ad esempio, ha scritto della necessità di "una chiara diagnosi delle sue cause," tra cui ha individuato le "procedure inadeguate per determinare l'idoneità dei candidati al sacerdozio e alla vita religiosa [e] insufficiente formazione umana, morale, intellettuale e spirituale nei seminari e nei noviziati".Queste linee guida per la formazione possono anche stimolare una migliore cura per i sacerdoti dopo l'ordinazione. Ad esempio, le Conferenze Episcopali possono adottare modi per affrontare l'isolamento sperimentato da molti dei loro sacerdoti. Nella stessa lettera in Irlanda, Papa Benedetto ha esortato i vescovi " siate sensibili alla vita spirituale e morale di ciascuno dei vostri sacerdoti... Siate un esempio con le vostre stesse vite, siate loro vicini, prestate ascolto alle loro preoccupazioni, offrite loro incoraggiamento in questo tempo di difficoltà e alimentate la fiamma del loro amore per Cristo e il loro impegno nel servizio dei loro fratelli e sorelle.”

Cura per i sacerdoti e diaconi accusati di abusi sessuali

In quarto luogo, le linee guida devono affrontare come comportarsi con i chierici accusati di abusi sessuali. Le accuse devono essere trattate in accordo con il diritto canonico e il diritto civile, nel rispetto accurato dei diritti di tutte le parti coinvolte. La Lettera circolare menziona diverse aree, che non è il caso di trattare a lungo in questa sede. Esse comprendono l’attenzione nei confronti dell'accusato, la possibilità anche per lui (oltre che per le vittime) di un suo recupero umano, psicologico e spirituale, e d’altra parte – come chiara esigenza di giustizia - il corretto svolgimento delle indagini, i limiti all'esercizio del ministero da imporre in fase processuale, la garanzia del diritto alla difesa per il chierico e le misure specifiche per ripristinare il buon nome del chierico che risultasse accusato ingiustamente.

Osservazioni

La Congregazione per la Fede si trova in una posizione unica per offrire una prospettiva circa i casi di abuso sessuale da parte di chierici in tutto il mondo. Il maggior numero di casi segnalati in un solo anno è stato di 800 nel 2004. Nel corso degli ultimi tre anni, 2010-2012, il numero di casi è si aggira sui 600 ogni anno. I casi provengono da ogni parte del mondo, senza grandi distinzioni culturali; la maggioranza dei grandi crimini riguardano fatti accaduti tra il 1965 e il 1985. Le linee guida devono tener conto della necessità di un miglioramento continuo nella risposta alle accuse, con particolare attenzione a quanto indica Papa Benedetto XVI circa l'integrità, la verità, la trasparenza e la responsabilità. La Lettera Circolare parla, in particolare, del continuo miglioramento del processo canonico, che deve essere realizzato onde favorire un migliore esercizio della giustizia.

La cooperazione con le autorità civili

Il quinto settore riguarda la conformità con i requisiti del diritto civile. L'abuso sessuale di un minore è un reato anche per la legge civile. Le linee guida possono riguardare settori come: i mezzi specifici per la cooperazione con le autorità civili nelle loro specifiche responsabilità, l'obbligo di notificare alle autorità civili in una nazione particolare, i diritti legali e le responsabilità della Chiesa e dei suoi membri.

Osservazioni

I documenti inviati alla Congregazione manifestano i diversi approcci della legislazione civile in tutto il mondo e, di conseguenza, i diversi modi in cui la Chiesa fa riferimento al potere civile. Questo fatto dimostra la necessità di linee guida nazionali e regionali, che completino la legge universale e affrontino le condizioni locali. La Congregazione ha disposto una "Guida alla comprensione delle procedure di base della CDF riguardanti accuse di abusi sessuali" in cui si afferma che "va sempre dato seguito alle disposizioni della legge civile per quanto riguarda il deferimento di crimini alle autorità preposte.” Questo requisito, naturalmente, vale fatto salvo il foro sacramentale interno. In particolare, le disposizioni del diritto civile sul deferimento di crimini alle autorità designate deve sempre essere seguito e fatto in modo tempestivo, secondo il disposto della legge.

Conclusione

In conclusione, questo progetto è sulla buona via del completamento. Si tratta di un servizio ai vescovi e alle Chiese locali come parte della risposta della CDF ai crimini commessi contro i figli della Chiesa. La Chiesa deve essere fedele alla sua vocazione divina per essere al servizio di ogni persona umana. In questo compito, mi pare che il titolo del simposio sia stato ben scelto: "Verso la guarigione e rinnovamento." La Chiesa si è posta su questa strada, che è prima di tutto materno abbraccio che guarisce e che porta a un vero rinnovamento.

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LE DECISIONI E L'ESEMPIO DI PAPA BENEDETTO XVI NEL COMBATTERE LA PIAGA DELLA PEDOFILIA NELLA CHIESA. CRONOLOGIA

Vedi anche:

Guarigione e rinnovamento: la Chiesa e le linee guida contro gli abusi sessuali (Ambrogetti)

Guarigione e rinnovamento. A un anno dal Simposio sugli abusi nella Chiesa Cattolica (Robert W. Oliver)


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