sabato 23 febbraio 2013

Avvicendamento in curia a cinque giorni dalla fine del Pontificato. Intanto stabilite le relazioni diplomatiche fra Vaticano e Sud Sudan (Izzo)


VATICANO: AVVICENDAMENTI IN CURIA MENTRE SI AVVICINA CONCLAVE

(AGI) - CdV, 22 feb. 

(di Salvatore Izzo) 

Con una decisione assolutamente inattesa, a 5 giorni dalla fine del Pontificato, Benedetto XVI ha sostituito il sottosegretario per i rapporti con gli Stati, monsignor Ettore Balestrero, genovese ed esperto di finanze vaticane (ha seguito per conto di Bertone tutta la vicenda dello Ior, compresa l'ispezione di Moneyval) con un sacerdote maltese, Antoine Camilleri, fino ad ora semplice consigliere di nunziatura presso la medesima sezione della Segreteria di Stato dopo essere stato alla rappresentanza pontificia all'Avana quando era retta dall'attuale uomo forte della Curia Romana, il sostituto Giovanni Angelo Becciu. Le due  nomine rappresentano per entrambi gli interessati delle  promozioni, ma certo suscita qualche perplessita' il fatto che arrivino alla vigilia della fine annunciata del Pontificato, tanto piu' che il nome di Balestrero e' in questi giorni sui giornali nell'ambito di inchieste e ricostruzioni su Vatileaks. Padre Lombardi ha tuttavia ricordato che la decisione del Pontefice e' stata comunicata in anticipo al governo della Colombia e dunque non puo' essere stata presa questa mattina leggendo i quotidiani.
Del resto, gli articoli che evocano il contenuto della Relazione dei tre cardinali sul "Caso Vatileaks" si scontrano con un dato incontrovertibile: il documento e' ancora coperto da "segreto pontificio" e nessuno oltre al Papa e agli estensori lo ha letto. 
Parlando del "volto deturpato" della Chiesa, si fa notare in proposito, e' stato proprio Benedetto XVI a sintetizzare il Rapporto nella celebrazione del Mercoledi' delle Ceneri, quando pero' ha precisato: "penso alle colpe contro l'unita' della Chiesa e alle divisioni del corpo ecclesiale". In questo senso, il segreto non viene violato "facendo riferimento alle parole del Papa". La relazione del resto "riguardava la fuga di documenti e le contrapposizioni nella Curia", non altre questioni come il "Caso Balducci" o il comportamento personale di alcuni dignitari: i tre cardinali non hanno indagato su queste cose, mentre "il tema delle divisioni e' un passaggio" affrontato nel testo consegnato al Pontefice il 26 luglio e poi oggetto di confronto con il Papa anche in occasione della successiva udienza del 17 dicembre.
E' possibile che Benedetto XVI riceva nuovamente nei prossimi giorni i tre saggi da lui incaricati di indagare su Vatileaks (i cardinali ultraottantenni Julian Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi) e teoricamente potrebbe anche togliere il "segreto pontificio". In realta'  appare piu' probabile che il Pontefice dimissionario suggerisca ai tre porporati di illustrare ai confratelli, nelle Congregazioni Generali che si riuniranno dal 1 marzo, il lavoro svolto, ma in termini generici, cioe' senza fare nomi e circostanze precise.
Il documento certamente sara' pero' trasmesso integralmente al nuovo Papa. Restera' infatti custodito nell'Appartamento Pontificio del Palazzo Apostolico e non seguira' Joseph Ratzinger nel suo soggiorno a Castelgandolfo e nel successivo rientro in Vaticano dove abitera' nel piccolo e modestissimo Monastero di clausura "Mater Ecclesiae".
Quanto a episodi di malcostume e scandali sessuali che coinvolgono diginitari vaticani, il fatto che non siano nel Rapporto non significa che non abbiano peso in una valutazione complessiva sulla situazione della Chiesa, che i porporati elettori dovranno fare. Ma si tratta di analisi e approfondimenti che nulla hanno a che vedere con il lavoro della Commissione Cardinalizia. Ben prima delle dimissioni del Papa e dunque delle inchieste giornalistiche di questi giorni, qualche mese fa, ad esempio, sono stati due sacerdoti, Darius Ozko e Ariel Stefano Levi di Gualdo, a denunciare, in distinte pubblicazioni, il problema della cosidetta "lobby gay" che si sarebbe ramificata in ambienti ecclesiastici. Secondo don Ariel - che ne scrive nel secondo capitolo del volume "E Satana si fece trino", pubblicato da Bonanno - il problema della "omosessualizzazione psicologica" della Chiesa e' ancora piu' pericoloso dei casi di pedofilia. Se difatti il problema della pedofilia ha toccato numeri esigui di preti, l'omosessualita', almeno come tendenza, sarebbe piuttosto diffusa.
In questo clima non proprio sereno, ci si prepara al Conclave, sulla cui data di convocazione nulla e' stato ancora precisato, in quanto l'atteso Motu Proprio del Papa dovrebbe comunque confermare che la decideranno i cardinali durante la Sede Vacante. Nemmeno e' chiaro ancora se a presiedere la messa "Pro Eligendo Pontifici", che precedera' il Conclave, sara' il decano Angelo Sodano (che non entrera' in Sistina perche 85enne) il camerlengo Tarcisio Bertone o il cardinale vescovo anziano Giovanni Battista Re. Nel 2005 era stato Joseph Ratzinger e la sua omelia che denunciava i rischi del relativismo (e che seguiva di due settimane la meditazione al Colosseo sulla "sporcizia" nella Chiesa) convinse la maggior parte degli indecisi sul fatto che l'uomo giusto era proprio lui, il maggior teologo vivente e inflessibile custode dell'ortodossia e della morale cattolica, difensore delle vittime dei pedofili e incorruttibile terminale delle inchieste sugli abusi (l'unico che non aveva mai accettato le buste di denaro offerte dallo stupratore Marcial Maciel ai porporati). Quanto sta accadendo ora, invece, indebolisce le quotazioni dei cardinali di Curia e rafforza l'ipotesi di un prossimo Papa che arrivi da Oltreoceano per portare a termine l'opera di pulizia avviata eroicamente da Benedetto XVI ma  che il venir meno in lui delle forze fisiche e "d'animo" avrebbe forse  frenato. 

© Copyright (AGI)

PAPA: RELAZIONI DIPLOMATICHE TRA VATICANO E SUD SUDAN

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 feb. 

Con uno degli ultimi atti del suo Pontificato, Benedetto XVI ha approvato le relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Repubblica del Sud Sudan che - si legge in una nota - "desiderose di promuovere rapporti di mutua amicizia, hanno deciso di comune accordo di stabilire tra di loro relazioni diplomatiche, a livello di Nunziatura Apostolica da parte vaticana e di Ambasciata da parte sud-sudanese".
Salgono cosi' a 180 gli Stati che intrattengono relazioni diplomatiche piene con la Santa Sede. Il Sudan del Sud e' uno Stato dell'Africa centro-orientale, con capitale Giuba, indipendente dal 9 luglio 2011. Contrapposto al Nord arabo e musulmano, ha vissuto una guerra durata oltre 40 anni, terminata con gli Accordi di pace del 2005. Grande due volte l'Italia, ha una popolazione di circa 8 milioni di persone, per il 60 per cento cristiani, mentre il restante 40 per cento pratica religioni tradizionali.
 Ai microfoni della Radio Vaticana il nunzio apostolico a Khartoum, monsignor Leo Boccardi, ha sottolineato questa mattina che "la Chiesa cattolica nella nuova Repubblica del Sud Sudan ha accolto con enorme soddisfazione la notizia dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede" La Chiesa nel Sud Sudan che conta circa 5 milioni di cattolici, raccolti in sette diocesi, esprime - ha assicurato - profonda riconoscenza al Santo Padre per questo importante atto del suo Pontificato e ancora di piu' desidera manifestargli la sua filiale devozione prima del 28 febbraio". "Ha pensato anche a noi il Papa, al Sudan e al Sud Sudan, prima di lasciare il suo ministero petrino, e questo ci riempie di gioia e di commozione", ha poi concluso il nunzio sottolineando che "le relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e Giuba esprimono in primo luogo la sollecitudine di Papa Benedetto per tutte le Chiese. In secondo luogo, questo atto viene visto, come un sostegno che la Santa Sede, insieme a numerosi altri Paesi, intende offrire e certamente non fara' mai mancare alla nuova Repubblica del Sud Sudan, nata il 9 luglio del 2011, e che necessita oggi piu' che mai sia a livello bilaterale, che a livello multilaterale, dell'appoggio concreto e convinto di tutta la comunita' internazionale". 

© Copyright (AGI)

Nessun commento: