Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 8 feb.
Davanti al perdurare della crisi economica, il Papa esorta i vescovi del Lazio "ad essere generosi nell'aiutare le persone in difficolta'".
Lo sottolinea monsignor Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, intervistato dalla Radio Vaticana dopo l'incontro di oggi nel Palazzo Apostolico tra il Pontefice e un gruppo di presuli della Conferenza Episcopale Regionale, in occasione della "visita ad limina".
"Noi - rivela Sigalini - abbiamo presentato alcune belle esperienze delle nostre Caritas". Da parte sua, aggiunge il presule, direi che il Papa "e' stato eccezionale: si e' dimostrato molto attento a quello che dicevamo. Qualche volta sottolineava i nostri interventi e alla fine ha fatto un breve discorso in cui ha riassunto quello che ha ascoltato ed ha sottolineato alcune cose, indicando in particolare la questione della famiglia e in questo senso ci ha invitato a continuare a sostenere le famiglie".
Tra le principali preoccupazioni del Papa ci sono sempre anche i giovani ed il lavoro, temi, spiega il vescovo di Palestrina, "molto importanti per il Papa che si e' dimostrato molto attento a queste realta'".
Mentre, sul fronte piu' strettamente ecclesiale "ha indicato la questione della formazione del clero che e' sempre uno dei problemi presenti nel Lazio, perche' noi abbiamo sacerdoti provenienti da ogni parte del mondo". Benedetto XVI ha anche sottolineato la necessita' di un coinvolgimento di tutte le chiese locali del Lazio nell'Anno della Fede, "che gli sta particolarmente a cuore, e tutti noi - ha spiegato Sigalini - abbiamo raccontato quello che stiamo facendo".
In risposta, Joseph Ratzinger "ha ribadito la continuita' con il Concilio Vaticano II che deve essere approfondito e nello stesso tempo ha affermato la necessita' di promuovere con molta sapienza il Catechismo della Chiesa cattolica per la formazione di tutti".
L'incontro, conclude monsignor Sigalini, ha rappresentato "una bellissima esperienza di un rapporto con il Capo della comunita' cristiana che sa ascoltare tutti con molta cordialita', senza protocolli, entrando all’interno delle nostre vere preoccupazioni".
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