martedì 12 febbraio 2013

Dimissioni del Papa, Lombardi: decisione presa nel tempo a partire da Cuba. I problemi di governance e polemiche non c'entrano (Izzo)

PAPA: LOMBARDI, DECISIONE PRESA NEL TEMPO A PARTIRE DA CUBA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 feb. 

"E’ vero che la decisione e’ stata presa dopo il viaggio in Messico e a Cuba, ma quanto ha scritto l’Osservatore Romano deve essere compreso come un momento di riflessione, in quanto il Papa si e’ reso conto della difficolta’ di altri viaggi cosi’ impegnativi, con l’eta’ che avanzava. 
Padre Federico Lombardi ha risposto cosi’ ai giornalisti che gli chiedevano circa i tempi della decione di
Benedetto XVI di rinunciare al Pontificato. I suoi pensieri durante quel viaggio, "peraltro riuscitissimo, rappresentano - ha detto Lombardi - un elemento da inserire in un cammino: non c’e’ stato un momento particolare, ed e’ corretto riprendere quello che il Papa aveva detto al giornalista Peter Seewald nel libro ’Luce del mondo’".
In merito ai tempi della decisione del Pontefice, padre Lombardi ha ripetuto che da qualche settimana erano in corso in Vaticano i lavori per ristrutturare il piccolo convento di clausura che ospitera’ l’ex Papa, dopo che le suore lo avevano lasciato libero in novembre. 
"L’adattamento era a questo scopo, anche se noi non lo sapevamo", ha assicurato Lombardi negando tuttavia che era stata decisa una data per il trasferimento.
Padre Lombardi ha anche spiegato che il Papa ha stabilito di non essere piu’ in carica a partire dalle ore 20 del 28 febbraio perche’ "con le 20 della sera la sua normale giornata operativa si conclude. Non c’e’ insomma - ha chiarito - nessun motivo giuridico o operativo". Quella sera, pero’, Benedetto XVI potrebbe aver gia’ lasciato l’Appartamemto del Palazzo Apostolico per trasferirsi nella residenza estiva: "da Castelgandolfo - ha ricordato - il Papa ha sempre continuato a guidare la Chiesa".  

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PAPA: LOMBARDI, PROBLEMI GOVERNANCE E POLEMICHE NON C'ENTRANO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 feb. 

Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, non crede che problemi di governance possono aver spinto il Papa a prendere la sua decisione. 
"Benedetto XVI - ha spiegato Lombardi ai giornalisti - manda un messaggio a tutti noi, un messaggio di umilta’, coraggio, saggezza nel valutare la propria situazione davanti a Dio e le proprie responsabilita’ sulle quali ognuno deve meditare". Secondo il gesuita, "collocarsi onestanmente davanti a Dio e riflettere bene sulle proprie capacita’ e’ qualcosa di molto saggio e importante e il Papa lo ha fatto con grandissimo realismo".
Il Papa conosce bene - ha sottolineato ombardi - problemi e difficolta’ della Curia ma si potrebbe parlare piu’ giustamente dei problemi della Chiesa nel mondo di oggi, delle sfide. Puo’ esserci problemi di adeguatezza degli strumenti di governo, ma e’ tema che non riguarda solo Curia, lo abbiamo tutti. Restringere o particolareggiare una problematica che si presenta invece in termini ampli profondi, spirituali sembra fuorviante rispetto al significato storico di questa iniziativa".
Lombardi ha anche escluso che sul tema dei gay vi sia una divisione politica nel cuore della Chiesa. 
"Le polemiche sulle dicharazioni del presidentye del Pontificio Consiglio per la Famiglia, monsignor Vincenzo Pagia non hanno nulla a che vedere con la problematica della rinuncia", ha giurato Lombardi.
"Cio’ che ha detto Paglia contro l’omofobia - ha spiegato - del resto e’ corente con la posizione della Chiesa, e non e’ certo stato oggetto di preoccupazione per il Santo Padre, nella sostanza tra le sue parole e quelle dell’arcivescovo non c’e’ differenza e comunque non esiste nessuna tensione su questo".

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