giovedì 14 febbraio 2013

Francesco Clementi: "La vera incognita sarà il profilo giuridico di Joseph Ratzinger dopo le dimissioni" (Galeazzi)

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13 commenti:

un passante ha detto...

Machissenefrega del profilo giuridico. La chiesa sta affogando nelle norme terrene al punto che un successore degli apostoli ritirandosi da un impegno per lui gravoso deve rinunciare a tutto e nascondersi al mondo per non oscurarne un altro. Questa e' una specie di eutanasia del pensiero e della testimonianza di fede di un uomo che non ha esaurito ne' l'uno ne' l'altra

Anonimo ha detto...

Ma possibile che 'sti esperti del settore, 'sti roditori da curia passano le loro giornate a grufolare nelle loro tane da topo, nelle loro carte da azzeccagarbugli. Ma che si rilassassero e si facessero un ripasso delle omelie di papa Benedetto in tutti questi anni e pensassero a godersi e riflettere questo momento si difficile ma terribilmente entusiasmante. Questi pensavano di passare le loro giornate di preti a trasformare la chiesa in una sorta di esclusivo circolo in forza di una garantita rendita di posizione destinata a sopravvivere per imbalsamazione. Svegliaaaaaaa! Pedalareeeeeee!!!!

Raffaella ha detto...

Amen!
Cio' che trovo insopportabile non sono tanto le dimissioni quanto la certezza che la Chiesa sta perdendo non solo un Pontefice Magno ma anche un irripetibile teologo che sceglie il silenzio per la Chiesa.
R.

Anonimo ha detto...

Se devo essere sincera il "profilo giuridico di Joseph Ratzinger" mi sembra una preoccupazione stucchevole. Sicuramente a Papa Benedetto non interessa come verrà chiamato poi.
Inoltre, ranocchioni curiali e parroci emeriti di lungo corso sono al lavoro per depotenziare l'atto del Papa e si parla di guerre in "alto" loco, le parole di Papa Benedetto sono entrate da un orecchio e uscite dall'altro. Segna tutto per il commento che preparerai, Raffa, per favore.
Alessia

Anonimo ha detto...

Credo che ,leggendo un mare di articoli,opinioni,post in tutte le lingue del mondo,mi sono fatto l'opinione che la gente ricorra all'uso di dosi massicce di qualsiasi tipo di droghe,ma santa pazienza sarà mai un problema questo?E chissenefrega,l'importante è che si riprenda un pò e lo lascino vivere in pace;la perdita come dice Raffy è insostenibile,mi rifaccio ai versi di Catullo'male est,male est,et laboriose et magis magis in dies et horas'non disponendo dei solerti traduttori latinisti vaticani (che fanno pena),vuol dire che fa male,male,sempre di più,ogni ora ed ogni giorno,se poi non lo si vedrà in giro,ahhiaa.GR2

Anonimo ha detto...

P.S.qualche maligno ha ipotizzato che il miracoloso sblocco delle paycards in Vaticano sia dovuto alla solerte telefonata di un 'confratello' cardinale(S) ai 'confratelli' della Bd'I....a pensar male si pecca,ma ci s'azzecca sempre....GR2

Anonimo ha detto...

Ma raffaella, papa Benedetto ci ha lasciato tanto ancora da comprendere pienamente. Il vescovo ratzinger (devo iniziare ad abituarmi) e' un pozzo senza fondo di ispirazione per chi ha un minimo sindacale di intelligenza. Da vivo, da morto, da presente, da assente o per meglio dire trasparente, ratzinger e' una pietra miliare. Ma e' fatto di un materiale strano che pur avendo peso non e' ingombrante, pur essendo pietra e' leggero come una piuma. Colui che prendera' il testimone di vicario di Cristo ha Il considerevole vantaggio di avvalersi del suo patrimonio di conoscenza e di farne buon uso.

Francesco ha detto...

Cara Raffaella, capisco come ti senti, ma personalmente penso che ormai Benedetto quello che aveva da dire l'ha detto e stradetto.

Adesso chi ha orecchie per intendere, intenda!

sam ha detto...

Non lo perde. Questa scelta lo consacra Benedetto Magno per sempre.
E' vero che ci mancheranno i suoi distillati di sapienza quotidiani, ma credo che se volessimo riprendere, riordinare, comprendere pienamente, interiorizzare ed esteriorizzare tutto quello che ha scritto e detto sinora, un'intera vita non ci basta.
Pensa tutte le sue parole che hai raccolto Raffaella... I tuoi grassetti sono una miniera di aforismi cui potrebbero attingere generazioni di teologi e fedeli... Pensa a dividere gli interventi per argomenti...
la centralità di Cristo
la santità della Chiesa
i mali della Chiesa (sottotitoli: carrierismo, pedofilia, intellettualismo, ricerca del consenso ecc.)
la libertà religiosa
l'ecumenismo
ecc. ecc. ecc.
Credo che una generazione non basta per compendiare il Magistero di Benedetto Magno.

francesca ha detto...

dobbiamo partecipare all'offerta di se' del nostro Caro Santo Padre anche con la nostra. Seguirlo fino in fondo vuol dire stare con lui fino in fondo, sullo stesso Altare.

sam ha detto...

Scusa... dev'essere la situazione traumatica... mi saltano i congiuntivi:-)

Raffaella cara, parliamo di inezie... oggi al TG2 hanno dato notizia articolata della nomina allo IOR... poi alla fine del tg la lettura veloce di un'agenzia di Lombardi che smentiva...

Allora ho girato sul TG1 e non hanno detto proprio nulla e mi pare che nessuno faccia notare la stranezza di notizie e controsmentite a così poca distanza...

Cosa sta succedendo?

A.R. ha detto...

Amiche e amici carissimi del Blog di Raffalla, mi faccio sentire un po' anche io, per spiegare - se posso - al di là dello shock che tutti ancora proviamo, che le preoccupazioni dei canonisti non sono sciocche o da azzeccagarbugli. Il nostro papa Benedetto sapeva benissimo quali sono le implicazioni delle sue dimissioni: attenzione però, non tanto per se stesso, ma per la Chiesa e il suo successore. Avete visto che chiede preghiere per sè, per la Chiesa e per il suo successore? E sapete che non usa mai le parole a caso.
Punto primo: un papa emerito non può esistere PER IL BENE DELLA CHIESA non solo per il diritto! E Benedetto lo sa. Il papa è supremo ministro dell'unità della Chiesa, per questo deve essere unico. E' proprio per evitare equivoci o difficoltà al suo successore e alla Chiesa che sceglie - come ben avete capito - il silenzio e la sparizione dalla scena pubblica. Perché qualcuno (come noi!) per troppo affetto potrebbe non aderire in pieno al prossimo Papa. Ripensate alla fatica di Benedetto XVI all'inizio, quando era sempre confrontato con Giovanni Paolo II, che era morto. Quanto sarà difficile per il successore lo sa solo Benedetto! E gli fa il regalo più bello dopo averlo chiamato, prematuramente, a prendere il suo posto!
Però c'è sempre un però.
Infatti il nuovo Papa avrà tutto il diritto e il potere di disporre del consiglio privato, della saggezza e di tutto quello di cui avrà bisogno dal suo predecessore vivo.
E se è vero che Giovanni Paolo II ebbe Ratzinger al suo fianco, è altrettanto vero che, se lo vorrà, il nuovo Papa avrà sempre Ratzinger al suo fianco! Dipenderà solo dal nuovo Pontefice a cui, siamo certissimi, Ratzinger sarà totalmente obbediente e farà e consiglierà in qualunque modo il Pontefice vorrà. Questo è il punto. Ma Benedetto sa che deve dare al suo successore ogni libertà. Come dire: sai che io ci sono per te, non per altri, perché so che peso porti e ti obbedisco in tutto.
Questa è la grandezza di un Cristiano, eletto Papa, che ama più la Chiesa di se stesso.
Scusate il lungo e contorto ragionamento, ma è per dire che la posizione di nascondimento scelta da Benedetto è giusta. Ma dipenderà dal prossimo Papa se potrà mantenerla o se lui lo vorrà come suo consigliere. Nulla lo vieta, anzi, ma nessuno può imporglielo. Questa è rispetto e amore per il Papa non ancora eletto.

francesca ha detto...

fr A.R. che bella analisi di chi scrive per amore della Chiesa.Grazie concordo anche io.