Ha confortato la Chiesa
Rispetto e stima. Sono i sentimenti espressi dal cardinale Walter Kasper nei confronti di Benedetto XVI in'intervista a Gian Guido Vecchi sul «Corriere della Sera» del 20 febbraio. «Dapprima -- ha detto il porporato riferendosi al momento in cui il Papa ha comunicato la sua decisione di rinunciare al pontificato -- sono rimasto senza parole. Ora provo grande rispetto e la stima più alta per il suo atto di grande coraggio e umiltà. Ma Benedetto XVI passerà alla storia per tutto quello che ha fatto. Ha confortato e consolidato la fede nella Chiesa. E lascia un'eredità enorme, ricchissima».
Quindi, dopo aver sottolineato «l'alto livello intellettuale e spirituale» del Pontefice, il cardinale Kasper ha precisato che, nonostante sia codificata la possibilità per il Papa di scegliere liberamente di rinunciare, resta il fatto che «il Papa è eletto a vita». È ovvio -- ha continuato il porporato -- che la scelta di Benedetto XVI «rende la questione più vicina ai suoi successori. Ma non è possibile eleggere il Papa per un certo tempo; l'elezione è per tutta la vita». E ha concluso che «il ministero petrino, il primato di Pietro è un dono del Signore alla Chiesa. Si deve rafforzare e non danneggiare. E nel nostro tempo, nel mondo globalizzato, è molto importante riflettere sul modo migliore di farlo».
Il cardinale Baselios Cleemis Thottunkal, arcivescovo maggiore di Trivandrum dei siro-malankaresi, nel fare un rapido bilancio del pontificato per Asia News, ha definito Benedetto XVI «un vero discepolo di Cristo, che ha saputo mostrare agli altri il senso della vocazione a essere veri cristiani e cattolici». Nessun Pontefice -- ha aggiunto -- ha mai parlato della sua propria missione «in modo così profondo e consapevole» come ha fatto Papa Ratzinger. Ha dato inoltre, ha detto ancora il più giovane cardinale del collegio, una grande manifestazione di «devozione alla Chiesa e alla legge di Dio».
Il cardinale ha poi notato che il Papa «si è assunto un'eredità difficile come quella di Giovanni Paolo II» e certamente «non sarebbe stato facile per nessuno essere il successore di Papa Wojtyła. Invece Benedetto XVI ha saputo compiere in modo meraviglioso la propria missione divina» e questo lo si può vedere «già dalla sua prima enciclica Deus caritas est -- ha concluso -- e in tutte le omelie, le catechesi, le encicliche e le esortazioni».
(©L'Osservatore Romano 21 febbraio 2013)
Nessun commento:
Posta un commento