giovedì 14 febbraio 2013

Il Papa: l'alternativa è tra potere umano e amore della croce. Anche oggi Dio non si stanca di bussare alla porta dell'uomo (Izzo)

PAPA: L'ALTERNATIVA E' TRA POTERE UMANO E AMORE DELLA CROCE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 feb. 

"L'alternativa tra la chiusura nel nostro egoismo e l'apertura all'amore di Dio e degli altri, potremmo dire che corrisponde all'alternativa delle tentazioni di Gesu': alternativa, cioe', tra potere umano e amore della Croce". Benedetto XVI ha commentato cosi' l'episodio delle tentazioni subite da Gesu' nel deserto, parlanod agli ottomila fedeli presenti alla sua penultima Udienza Generale. "Convertirsi - ha spiegato - significa non chiudersi nella ricerca del proprio successo, del proprio prestigio, della propria posizione".

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PAPA: ANCHE OGGI DIO NON SI STANCA DI BUSSARE A PORTA DELL'UOMO =


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 13 feb. 

"Il Signore non si stanca di bussare alla porta dell'uomo in contesti sociali e culturali che sembrano inghiottiti dalla secolarizzazione". Lo ha affermato Benedetto XVI all'Udienza Generale di oggi, ricordando che alle "grandi conversioni come quella di San Paolo sulla via di Damasco, o di Sant'Agostino", si aggiungono quelle "della nostra epoca di eclissi del senso del sacro, la grazia di Dio e' al lavoro e opera meraviglie nella vita di tante persone". Il Papa ha fatto tre esempi: il russo ortodosso Pavel Florenskij,Etty Hillesum, una giovane olandese di origine ebraica che morira' ad Auschwitz e la statunitense Dorothy Day che "nella sua autobiografia, confessa apertamente di essere caduta nella tentazione di risolvere tutto con la politica, aderendo alla proposta marxista.
"Il cammino verso la fede in un ambiente cosi' secolarizzato - ha commentato il Papa - era particolarmente difficile, ma la Grazia agisce lo stesso: Dio l'ha condotta ad una consapevole adesione alla Chiesa, in una vita dedicata ai diseredati".
"Nella nostra epoca - ha poi aggiunto - non sono poche le conversioni intese come il ritorno di chi, dopo un'educazione cristiana magari superficiale, si e' allontanato per anni dalla fede". "Convertirsi - ha quindi sottolineato Benedetto XVI nella sua penultima Udienza Generale - e' un invito che ascolteremo molte volte in Quaresima, significa seguire Gesu' in modo che il suo Vangelo sia guida concreta della vita; significa lasciare che Dio ci trasformi, smettere di pensare che siamo noi gli unici costruttori della nostra esistenza; significa riconoscere che siamo creature, che dipendiamo da Dio, dal suo amore, e soltanto perdendo la nostra vita in Lui possiamo guadagnarla". "Questo - ha concluso - esige di operare le nostre scelte alla luce della Parola di Dio".
 Nella sua catechesi, Benedetto XVI ha quindi individuato "il nocciolo delle tre tentazioni che subisce Gesu'" nella "proposta di strumentalizzare Dio, di usarlo per i propri interessi, per la propria gloria e il proprio successo". "E dunque, in sostanza, di mettere se stessi al posto di Dio, rimuovendolo dalla propria esistenza e facendolo sembrare superfluo", ha scandito. "Ognuno - ha osservato - dovrebbe chiedersi allora: che posto ha Dio nella mia vita? E' Lui il Signore o sono io?".
Per Joseph Ratzinger, "superare la tentazione di sottomettere Dio a se' e ai propri interessi o di metterlo in un angolo e convertirsi al giusto ordine di priorita', dare a Dio il primo posto, e' un cammino che ogni cristiano deve percorrere".
"Gesu' va nel deserto - ha ricordato il Papa - e la' subisce la tentazione di lasciare la via indicata da Dio Padre per seguire altre strade piu' facili e mondane".
"Il deserto, dove Gesu' si ritira -ha poi  spiegato - e' il luogo del silenzio, della poverta', dove l'uomo e' privato degli appoggi materiali e si trova di fronte alle domande fondamentali dell'esistenza, e' spinto ad andare all'essenziale e proprio per questo gli e' piu' facile incontrare Dio. Ma il deserto e' anche il luogo della morte, perche' dove non c'e' acqua non c'e' neppure vita, ed e' il luogo della solitudine, in cui l'uomo sente piu' intensa la tentazione".
   Quindi il Papa ha brevemente riassunto il racconto evangelico. "Nella prima tentazione - ha sintetizzato - il diavolo propone a Gesu' di cambiare una pietra in pane per spegnere la fame. Gesu' ribatte che l'uomo vive anche di pane, ma non di solo pane: senza una risposta alla fame di verita', alla fame di Dio, l'uomo non si puo' salvare".
"Nella seconda - sono state ancora le parole dell'85ene Joseph Ratzinger - il diavolo propone a Gesu' la via del potere: lo conduce in alto e gli offre il dominio del mondo; ma non e' questa la strada di Dio: Gesu' ha ben chiaro che non e' il potere mondano che salva il mondo, ma il potere della croce, dell'umilta', dell'amore".
 "Nella terza - ha concluso il Pontefice dimissionario - il diavolo propone a Gesu' di gettarsi dal pinnacolo del Tempio di Gerusalemme e farsi salvare da Dio mediante i suoi angeli, di compiere cioe' qualcosa di sensazionale per mettere alla prova Dio stesso; ma la risposta e' che Dio non e' un oggetto a cui imporre le nostre condizioni: e' il Signore di tutto". 

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

in diretta il lucidissimo papa Benedetto parla ai preti di roma

Anonimo ha detto...

Paul Badde ha ricevuto l'ultima Comunione distribuita dalle mani di Benedetto XVI. Il suo toccante racconto.
http://www.welt.de/politik/ausland/article113619792/Benedikt-ist-Petrus-der-Fels-ein-letztes-Mal.html
Alberto