mercoledì 20 febbraio 2013

L'estremo appello: il Papa ritiri le dimissioni (Magister)

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9 commenti:

Eugenia ha detto...



Ma guarda............ adesso siamo arrivati al punto che il Papa deve ritirare le dimissioni. Ma come sig.ri per sette anni gliene avete fatte di cotte e di grude ed ora quasi lo rimpiangete? Beh è arrivato il momento di fare da soli basta usare il Papa come parafulmine di tutte le schifezze del passato.

Luisa ha detto...

Eugenia, chi domanda al Papa di rinunciare alla rinuncia( negli articoli ripresi da Magister) non proviene da ambienti che si sono accaniti contro Papa Benedetto.

Anonimo ha detto...

E' vero...non proviene da ambienti che si sono accaniti esplicitamente contro il Papa, bensì proviene dall'ambiente filo lefevriano che ha professato stima per il Papa facendogli poi le scarpe quando si trattava di accettare la comunione effettiva con lui!

gianniz ha detto...

Può non essere vero quello che dico, ma sono convinto che se il Lefebvriani avessero accettato di essere più umili nella dottrina e di scendere, per primi, dal loro trono un po' tronfio, se avessero accettato di essere veramente confomi a Cristo e fedeli al Papa, non solo a parole ma nei gesti, anche il Papa si sarebbe sentito confortato nel portare avanti la sua linea di trasparenza, di fedeltà e di coraggio nella Tradizione.
Anche loro, invece, hanno contibuito a crocifiggere il Papa e a mordere la sua mano, tesa verso di loro. I progressisti (o così detti tali) hanno morso, ma i lefebvriani non sono stati da meno!!! Anche loro imparino un po' di umiltà da Papa Benedetto.

Luisa ha detto...

Evidentemente non poteva mancare il solito "amicone" della FSSPX, ridurre i professori De Mattei e Radaelli a dei " filo lefevriani"( manca la v...)è, a parte il pregiudizio, far prova, come minimo, di una certa ignoranza.

Anonimo ha detto...

Chiedergli di restare vuol dire non volergli bene,Dio solo sa quanto gli sia costato prendere questa decisione e solo Dio legge nel cuore e nella mente;neppure io,con tutto l'affetto che nutro per lui avrei mai osato chiederlo;BXVI è esausto,non ne può più,è smagrito notevolmente,ha vari acciacchi,anche se la sua splendida mente funziona alla grande,il fisico non regge,lo dico con molta tristezza,ma voglio che si riprenda,si riposi finalmente e stia in pace;chiudo con un commento carinissimo di una signora di Trieste che ieri sera ha detto a radioMaria(scusate la trascrizione del dialetto)'I l'ha copà,fino a poco fa el sgambetava come un useleto,adeso el no camina più,el ha du oci si tristi che me fa mal a guardarlo,lu l'era un signor,un anxoleto e mi piango'GR2

Eugenia ha detto...

Concordo con Gr2 e con gianniz anche chi si dichiara vicino al Papa ora e gli chiede di ripensarci non gli è stato così vicino. Rimorso? Troppo tardi.

Anonimo ha detto...

Luisa, probabilmente l'affetto per Papa Benedetto e il nostro istinto di protezione nei suoi confronti obnubila il giudizio di alcuni di noi e ci fa partire in quarta ogniqualvolta lo sentiamo contestato anche, come in questo caso, se in buona fede e con argomenti pertinenti. Per parte mia posso dire che la sacralita' del ministero petrino io la rilevo nel passaggio del testimone e nella continuita' del mandato nel filo invisibile che unisce i pontefici corrotti di secoli fa ad un'anima pia come quella di Benedetto xvi. L'essere pontefice significa essere un servo dei servi e in questo consta l'essere vicario di Cristo. Chi piu' di Benedetto xvi ha pienamente adempiuto il "mansionario"? Succede che il servo non e' piu' in grado di lavorare nella vigna del Signore ed e' costretto a lasciare la mano e a far continuare il lavoro a qualcun altro. Questo non significa disertare la vigna. In futuro si potrebbero creare situazioni ancora piu' complesse e potenzialmente "pericolose": che so, un pontefice che a causa di un ictus entri in coma per lunghissimo tempo; un pontefice a cui viene diagnosticato una demenza senile. Di piu'. Facciamo un altro esempio. E' capitato che gli ultimi pontefici (giovanni paolo ii e Benedetto xvi) fossero, per varie circostanze, praticamente senza famiglia. Questo ha creato attorno a loro un'aurea ancora piu' intangibile. Ma in futuro potrebbe capitare un pontefice con una folta parentela e, chi lo sa, qualcuno di questi potrebbe rivelarsi, come dire, "imbarazzante". La tradizione va difesa ma, come ci ha sempre detto Papa Benedetto, nella sua funzionalita' razionale e non nel suo manierismo convenzionale.

Anonimo ha detto...

Se non ho capito male, l'autore ospitato da Magister, il quale forse dovrebbe stare un tantino più attento a che cosa gli mandano, sta dicendo che il Papa non si può MAI dimettere perché con l'elezione al Soglio riceverebbe una specie di "sacramento" ulteriore, oltre la pienezza del sacerdozio ministeriale già posseduta in quanto Vescovo, con una sorta di nuovo "carattere" indelebile.

Ripeto, spero di avere capito male, ma la conseguenza secondo quell'autore sarebbe che - anche in barba al CIC e al Conclave - il prossimo Papa, se Benedetto non ci ripensa, sarà un antipapa!!

Capisco che certi cervelli rischiano la fusione, ma qui siamo oltre l'esilarante.
Occhio Magister!

gianni