mercoledì 20 febbraio 2013

Reale: il Papa ha un coraggio straordinario. E le sue dimissioni sono un gesto di forza (Zurlo)

Clicca qui per leggere l'intervista segnalataci da Eufemia.

6 commenti:

Andrea ha detto...

Il professore dichiara che il Beato G.Paolo II, su consiglio di Ratzinger, scrisse che "San Tommaso d'Aquino non è il filosofo ufficiale della Chiesa".

Chi vuole, può controllare se l'ha scritto o no in "Fides et Ratio", nn.43-44

Anonimo ha detto...

Il ricordo e la lode a Benedetto della Gioventù cattolica americana.
http://www.ewtnnews.com/catholic-news/US.php?id=7065
Alberto il vecchio

Fabiola ha detto...

Ovviamente non l'ha scritto. E Ratzinger (l'agostiniano) non l'ha affatto suggerito.
Lode a Dio per internet.

Anonimo ha detto...

Ottimo, Andrea.
Possiamo ricordare anche l'Udienza Generale 23.6.2010 di Papa Benedetto, che, dopo aver ribadito l'appellativo di Doctor Communis (universale),precisa: "Il contenuto della predicazione del Doctor Angelicus corrisponde quasi del tutto alla struttura del Catechismo della Chiesa Cattolica".
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2010/documents/hf_ben-xvi_aud_20100623_it.html
Alberto il vecchio

Anonimo ha detto...

'è per questo motivo che,giustamente,san Tommaso è sempre stato proposto dalla Chiesa come maestro di pensiero e modello del retto modo di fare teologia'.pag.66.Leggete attentamente,prima,non dopo che siete stati colti in fallo;ok,Andrea.GR2

Amicus Thomas, sed... ha detto...

Forse Reale -in realtà- intendeva o sottindendeva il discorso sul neotomismo, relativo a sviluppi storici più recenti (fatto salvo il ruolo storico e non solo del grande iniziatore/'apostolo' Tommaso) della filosofia e della teologia cattolica:


"[58]... I teologi cattolici più influenti di questo secolo, alla cui riflessione e ricerca molto deve il Concilio Vaticano II, sono figli di tale rinnovamento della filosofia tomista. La Chiesa ha potuto così disporre, nel corso del XX secolo, di una vigorosa schiera di pensatori formati alla scuola dell'Angelico Dottore.

59. Il rinnovamento tomista e neotomista, comunque, non è stato l'unico segno di ripresa del pensiero filosofico nella cultura di ispirazione cristiana. Già prima, e in parallelo con l'invito leoniano, erano emersi non pochi filosofi cattolici che, ricollegandosi a correnti di pensiero più recenti, secondo una propria metodologia, avevano prodotto opere filosofiche di grande influsso e di valore durevole. Ci fu chi organizzò sintesi di così alto profilo che nulla hanno da invidiare ai grandi sistemi dell'idealismo; chi, inoltre, pose le basi epistemologiche per una nuova trattazione della fede alla luce di una rinnovata comprensione della coscienza morale; chi, ancora, produsse una filosofia che, partendo dall'analisi dell'immanenza, apriva il cammino verso il trascendente; e chi, infine, tentò di coniugare le esigenze della fede nell'orizzonte della metodologia fenomenologica. Da diverse prospettive, insomma, si è continuato a produrre forme di speculazione filosofica che hanno inteso mantenere viva la grande tradizione del pensiero cristiano nell'unità di fede e ragione."


http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_15101998_fides-et-ratio_it.html