Scaraffia: La forza del pontificato non diminuirà ma aumenterà dopo il passo storico di Ratzinger (Zurlo)
Clicca qui per leggere l'intervista che condivido solo in parte.
2 commenti:
laura
ha detto...
A me sembra che tutti considerino solo l'aspetto della salute e della riduzione delle forze del Santo Padre. Non c'è nessuno che cerchi di vedere e capire perché il Papa ha scelto non di ritirarsi,m ma di pregare, di restare vicino lla Chiesa e di restare in Vaticano! Chi più di LUi sa che proprio lì c'è bisogno di oreghiere e la preghiera è più forte del vigore fisico davanti a Dio. A mio sommesso parere, non si ritira,m ma cambia modalità d iservire la Chiesa e lo farà in modo ancora più potente, anche se invisibile
ah, solo adesso l'agenda del Papa fa tremare le vene nei polsi? Da Ratzinger, però, pretendevano la bacchetta magica: pedofilia, ior, de pedis, emanuela orlandi, tutti problemi irrisolti da decenni, ma lui come unico imputato. Senza mai riconoscergli l'enorme lavoro fatto, spesso con i bastoni fra le ruote, e senza nemmeno concedergli quell'anticipo di simpatia che, invece, già si intravvede all'orizzonte per il suo successore. Che, se poi non fosse europeo, potrebbe vincere il nobel sulla fiducia.
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A me sembra che tutti considerino solo l'aspetto della salute e della riduzione delle forze del Santo Padre. Non c'è nessuno che cerchi di vedere e capire perché il Papa ha scelto non di ritirarsi,m ma di pregare, di restare vicino lla Chiesa e di restare in Vaticano! Chi più di LUi sa che proprio lì c'è bisogno di oreghiere e la preghiera è più forte del vigore fisico davanti a Dio. A mio sommesso parere, non si ritira,m ma cambia modalità d iservire la Chiesa e lo farà in modo ancora più potente, anche se invisibile
ah, solo adesso l'agenda del Papa fa tremare le vene nei polsi? Da Ratzinger, però, pretendevano la bacchetta magica: pedofilia, ior, de pedis, emanuela orlandi, tutti problemi irrisolti da decenni, ma lui come unico imputato. Senza mai riconoscergli l'enorme lavoro fatto, spesso con i bastoni fra le ruote, e senza nemmeno concedergli quell'anticipo di simpatia che, invece, già si intravvede all'orizzonte per il suo successore. Che, se poi non fosse europeo, potrebbe vincere il nobel sulla fiducia.
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