sabato 16 febbraio 2013

Scola: il Papa era più sereno di noi, ha parlato della gioia. La rinuncia è stata un pugno nello stomaco, ma ci spinge all'impegno. Presente anche il card. Tettamanzi (Izzo)

PAPA: SCOLA, ERA PIU' SERENO DI NOI, HA PARLATO DELLA GIOIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 feb. 

Benedetto XVI "era il piu' sereno" tra i presenti, quando, incontrando i vescovi della Lombardia in visita ad limina, ha dato loro quelle che possono essere indicate come le ultime indicazioni pastorali da lui offerte ad un gruppo di vescovi. 
"Il Papa ha insistito moltissimo, ma e' il tema di questo grande pontificato, sulla gioia della fede che era stata sottolineata anche da tutti i vescovi che sono intervenuti nel dialogo col Santo Padre", ha rivelato il cardinale Angelo Scola che ha riferito alla Radio Vaticana i temi dell'incontro. "Tutti e 13 noi presenti - ha spiegato l'arcivescovo di Milano - sentiamo un pochino di piu' la difficolta'".
Scola ha descritto "lo scambio, molto familiare, che il Santo Padre sedendosi con noi ha introdotto, con poche parole, dicendoci che voleva ascoltare ad uno ad uno, mostrando - ha scandito - una memoria impressionante delle sue visite nelle nostre diocesi".
"Tutti - ha ammesso il cardinale - eravamo molto commossi. E il Papa ci ha salutato a uno a uno, all'inizio e poi alla fine e ci ha regalato una croce pettorale, mentre tutti i vescovi hanno detto il bene personale loro e dei loro fedeli per il Santo Padre". "C'era un tasso di commozione abbastanza marcato tra noi. Direi che tra tutti il piu' sereno era il Papa. E' stato molto bello, pero', anche questo aspetto di familiarita'. Noi abbiamo ricordato alla fine che sentiamo la responsabilita' di essere stati gli ultimi ricevuti nella visita ad Limina, e lui ci ha detto: 'questa responsabilita' significa che dovete diventare una luce per tutti'. Speriamo - ha concluso Scola - di esserne capaci". 

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PAPA: SCOLA, E' STATO PUGNO NELLO STOMACO MA CI SPINGE A IMPEGNO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 16 feb. 

"Un pugno allo stomaco ti fa reclinare, no? Invece questo e' un pugno allo stomaco che ci ha fatto alzare la testa, perche' ci ha fatto vedere cos'e' la fede, cos'e' la vita di fede". Il cardinale Angelo Scola, considerato il favorito tra i candidati italiani alla successione di Benedetto XVI, ha commentato cosi' alla Radio Vaticana la decisione che potrebbe avergli aperto la strada per il Pontificato. "Il Papa - ha sottolineato - non ha testimoniato attaccamento alle cose di questo mondo, tanto meno al potere, ma un abbandono totale alla volonta' di Dio, a cio' che lo Spirito detta".
Dopo quel senso di smarrimento, ha rivelato Scola parlando a nome dei confratelli vescovi della Lombardia ricevuti con lui in visita ad limina, "abbiamo tirato su la faccia e forse, questo evento, nel suo misterioso significato, e' come un'occasione che lo Spirito prendera' per riaprire noi cristiani alla speranza e alla gioia e per farci parlare, perche' ci si assuma una responsabilita' piu' energica, quasi un soprassalto di energia di fede". Per Scola reagire con un rinnovato impegno cristiano alla decisone del Papa e' necessario "soprattutto per l'Europa, ma non solo. Ed Europa - ha ricordato - vuol dire anche la mia diocesi, le nostre terre e cosi' via. Il mondo ha bisogno dell'Europa e l'Europa ha bisogno di un soprassalto di fede". "Credo - ha poi concluso Scola - che il 50esimo del Concilio nell'Anno della Fede e questo evento di magistero supremo, che e' la rinuncia del Papa, possano realmente rappresentare un'occasione di grande rilancio della bellezza, della verita', della bonta', dell'avvenimento di Cristo per il cuore dell'uomo di oggi". 

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PAPA: RICEVE ANCHE TETTAMANZI CON VESCOVI LOMBARDI E SCOLA

Salvatore Izzo



(AGI) - CdV, 16 feb. 

Anche il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano, 78 anni, e' stato ricevuto questa mattina dal Papa insieme al successore, Angelo Scola, 71 anni, in occasione della "visita ad limina" dei vescoci della Lombardia. Il bollettino vaticano segnala che il cardinale Tettamanzi ha partecipato all'incontro con il Papa - in calendario da prima dell'annuncio delle dimissioni - anche nella sua qualita' di attuale amministratore apostolico della diocesi di Vigevano, nominato la scorsa estate dal Papa dopo il traumatico allontanamento del vescovo Vincenzo Di Mauro, che in Vaticano era stato segretario della Prefettura degli Affari Economici.
Il cardinale Scola e' considerato il favorito tra i "papabili" italiani. Prima del Conclave del 2005 a comparire nelle liste dei papabili era invece il predecessore, Tettamanzi, che alla fine pero' ebbe pochissimi voti, mentre a giocare un ruolo chiave fu in quel caso proprio l'emerito, Carlo Maria Martini. Il gruppo italiano, che anche stavolta resta il piu' numeroso, infatti, apparve subito diviso. E' possibile che questa volta i 28 cardinali cerchino di compattarsi e cio' favorirebbe l'altro possibile candidato, il presidente della Cei Angelo Bagnasco, universalmente stimato e meno connotato di Scola, che ha un passato in Comunione e Liberazione. O addirittura lo stesso Tettamanzi, che ha precisamente l'eta' di Joseph Ratzinger quando fu eletto. Il cardinale Scola e' considerato il favorito tra i "papabili" italiani. Prima del Conclave del 2005 a comparire nelle liste dei papabili era invece il predecessore, Tettamanzi, che alla fine pero' ebbe pochissimi voti, mentre a giocare un ruolo chiave fu in quel caso proprio l'emerito, Carlo Maria Martini. Il gruppo italiano, che anche stavolta resta il piu' numeroso, infatti, apparve subito diviso. E' possibile che questa volta i 28 cardinali cerchino di compattarsi e cio' favorirebbe l'altro possibile candidato, il presidente della Cei Angelo Bagnasco, universalmente stimato e meno connotato di Scola, che ha un passato in Comunione e Liberazione. O addirittura lo stesso Tettamanzi, che ha precisamente l'eta' di Joseph Ratzinger quando fu eletto. 

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

"Un pugno allo stomaco ti fa reclinare, no? Invece questo e' un pugno allo stomaco che ci ha fatto alzare la testa, perche' ci ha fatto vedere cos'e' la fede, cos'e' la vita di fede". Il card Angelo Scola ha ragione, ma ciò non toglie che sia stato un vero punno nello stomaco, anche e mi sto convincendo che il Papa ha fatto bene e credo che si sia reso conto di non essere gradito. Tutto ha un limite, anche la Sua pazienza. I vascovi della Lombardia non c'entrano nulla, ma deve aver sofferto in modo indicibile e allora.... meglio per Lui che si allontani. Non abbiamo saputo apprezzare un Don troppo grande

Raffaella ha detto...

In tanti l'abbiamo apprezzato.
R.

un passante ha detto...

Meglio per lui che si allontani perché non è' gradito? Spero per voi Chiesa che non sia andata così onestamente, perché significherebbe dopo duemila anni non aver imparato nulla, la storia sempre si ripete

Anonimo ha detto...

Dovstojevski,I fratelli Karamazov La leggenda del santo Inquisitore, descrive la scena mica tanto irreale che Gesù ritorna in terra e non viene riconosciuto ma viene arrestato per ordine dell'Inquisitore perché è venuto a turbare la pace della Chiesa...già gli stessi che han costretto papa Benedetto XVI a rinunciare!