domenica 11 gennaio 2015

Benedetto XVI: il volto di Dio, il contenuto di questa cultura della vita, il contenuto del nostro grande «sì», si esprime nei dieci Comandamenti, che non sono un pacco di proibizioni, di «no», ma presentano in realtà una grande visione di vita (YouTube)




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La straordinaria omelia tenuta da Benedetto XVI "a braccio" l'8 gennaio 2006 in occasione del Battesimo di alcuni bimbi.
Il testo completo è consultabile qui.


In particolare:

"Che cosa succede nel Battesimo? Che cosa ci si aspetta dal Battesimo? Voi avete dato una risposta sulla soglia di questa Cappella: aspettiamo per i nostri bambini la vita eterna. Questo è lo scopo del Battesimo. Ma, come può essere realizzato? Come il Battesimo può dare la vita eterna? Che cosa è la vita eterna?

Si potrebbe dire con parole più semplici: aspettiamo per questi nostri bambini una vita buona; la vera vita; la felicità anche in un futuro ancora sconosciuto. Noi non siamo in grado di assicurare questo dono per tutto l'arco del futuro sconosciuto e, perciò, ci rivolgiamo al Signore per ottenere da Lui questo dono".

"Sì, il Battesimo inserisce nella comunione con Cristo e così dà vita, la vita. Abbiamo così interpretato il primo dialogo che abbiamo avuto qui, sulla soglia della Cappella Sistina. Adesso, dopo la benedizione dell'acqua, seguirà un secondo dialogo di grande importanza. Il contenuto è questo: il Battesimo — come abbiamo visto — è un dono; il dono della vita. Ma un dono deve essere accolto, deve essere vissuto. Un dono di amicizia implica un «sì» all'amico e implica un «no» a quanto non è compatibile con questa amicizia, a quanto è incompatibile con la vita della famiglia di Dio, con la vita vera in Cristo. E così, in questo secondo dialogo, vengono pronunciati tre «no» e tre «sì». Si dice «no» e si rinuncia alle tentazioni, al peccato, al diavolo. Queste cose le conosciamo bene, ma forse proprio perché le abbiamo sentite troppe volte, queste parole non ci dicono tanto. Allora dobbiamo un po' approfondire i contenuti di questi «no». A che cosa diciamo «no»?. Solo così possiamo capire a che cosa vogliamo dire «sì»".

"Potremmo anche dire che il volto di Dio, il contenuto di questa cultura della vita, il contenuto del nostro grande «sì», si esprime nei dieci Comandamenti, che non sono un pacco di proibizioni, di «no», ma presentano in realtà una grande visione di vita. Sono un «sì» a un Dio che dà senso al vivere (i tre primi comandamenti); «sì» alla famiglia (quarto comandamento); «sì» alla vita (quinto comandamento); «sì» all'amore responsabile (sesto comandamento); «sì» alla solidarietà, alla responsabilità sociale, alla giustizia (settimo comandamento); «sì» alla verità (ottavo comandamento), «sì» al rispetto dell’altro e di ciò che gli è proprio (nono e decimo comandamento). Questa è la filosofia della vita, è la cultura della vita, che diviene concreta e praticabile e bella nella comunione con Cristo, il Dio vivente, che cammina con noi nella compagnia dei suoi amici, nella grande famiglia della Chiesa. Il Battesimo è dono di vita. È un «sì» alla sfida di vivere veramente la vita, dicendo il «no» all'attacco della morte che si presenta con la maschera della vita; ed è «sì» al grande dono della vera vita, che si è fatta presente nel volto di Cristo, il quale si dona a noi nel Battesimo e poi nell'Eucaristia".

"Questo ho detto come breve commento alle parole che nel dialogo battesimale interpretano quanto si realizza in questo Sacramento. Oltre alle parole, abbiamo i gesti ed i simboli, ma sarò molto breve nell'indicarli. Il primo gesto lo abbiamo già compiuto: è il segno della croce, che ci viene dato come scudo che deve proteggere questo bambino nella sua vita; è come un «indicatore» per la strada della vita, perché la croce è il riassunto della vita di Gesù. Poi vi sono gli elementi: l'acqua, l'unzione con l'olio, il vestito bianco e la fiamma della candela. L'acqua è simbolo della vita: il Battesimo è vita nuova in Cristo. L'olio è simbolo della forza, della salute, della bellezza, perché realmente è bello vivere in comunione con Cristo. Poi il vestito bianco, come espressione della cultura della bellezza, della cultura della vita. Ed infine la fiamma della candela, come espressione della verità che risplende nelle oscurità della storia e ci indica chi siamo, da dove veniamo e dove dobbiamo andare".

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