domenica 10 gennaio 2016

Benedetto XVI battezza 13 neonati: Ogni bimbo che nasce ci reca il sorriso di Dio (YouTube)



LINK DIRETTO SU YOUTUBE

Buona domenica a tutti!!!
Il 7 gennaio 2007 Benedetto XVI battezzò, nella splendida cornice della Cappella Sistina, 13 neonati. Grazie, come sempre a Gemma, per il regalo :-) Il testo dell'omelia è consultabile qui.

In particolare:

"ci ritroviamo anche quest’anno per una celebrazione tanto familiare, il Battesimo di 13 bambini, in questa stupenda Cappella Sistina, dove la creatività di Michelangelo e di altri insigni artisti ha saputo realizzare capolavori che illustrano i prodigi della storia della salvezza".

"Il tempo di Natale, che proprio oggi finisce, ci ha fatto contemplare il Bambino Gesù nella povera grotta di Betlemme, amorevolmente accudito da Maria e Giuseppe. Ogni figlio che nasce, Dio lo affida ai suoi genitori: quanto è importante allora la famiglia fondata sul matrimonio, culla della vita e dell’amore! La casa di Nazaret, dove vive la Santa Famiglia, è modello e scuola di semplicità, di pazienza e di armonia per tutte le famiglie cristiane. Prego il Signore perché anche le vostre famiglie siano luoghi accoglienti, dove questi piccoli possano crescere non solo in buona salute, ma anche nella fede e nell’amore verso Dio, che oggi con il Battesimo li rende suoi figli. Il rito del Battesimo di questi bambini si svolge nel giorno in cui celebriamo la festa del Battesimo del Signore, ricorrenza che, come dicevo, chiude il tempo natalizio".

"Il Battesimo è adozione e assunzione nella famiglia di Dio, nella comunione con la Santissima Trinità, nella comunione col Padre, col Figlio e con lo Spirito Santo. Proprio per questo il Battesimo va amministrato nel nome della Santissima Trinità. Queste parole non sono solo una formula;  sono realtà. Segnano il momento in cui i vostri bambini rinascono come figli di Dio. Da figli di genitori umani, diventano anche figli di Dio nel Figlio del Dio vivente".

"Ma dobbiamo adesso meditare una parola della seconda lettura di questa liturgia nella quale san Paolo ci dice: Siamo salvati “per la misericordia di Dio mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo” (Tt 3,5). Un lavacro di rigenerazione. Il Battesimo non è soltanto una parola; non è solamente una cosa spirituale, ma implica anche la materia. Tutta la realtà della terra viene coinvolta. Il Battesimo non concerne solo l’anima. La spiritualità dell’uomo investe l’uomo nella sua totalità, corpo e anima. L’azione di Dio in Gesù Cristo è un’azione ad efficacia universale. Cristo assume la carne e questo continua nei sacramenti nei quali la materia viene assunta ed entra a far parte dell’azione divina.

Adesso possiamo chiedere perché proprio l’acqua sia il segno di questa totalità. L’acqua è l’elemento della fecondità. Senza l’acqua non c’è vita. E così, in tutte le grandi religioni l’acqua è vista come il simbolo della maternità, della fecondità. Per i Padri della Chiesa, l’acqua diventa il simbolo del grembo materno della Chiesa".

"Nel Battesimo cristiano è presente il fuoco dello Spirito Santo. Dio agisce, non soltanto noi. Dio è presente qui, oggi. Egli assume e rende suoi figli i vostri bambini.

Ma, naturalmente, Dio non agisce in modo magico. Agisce solo con la nostra libertà. Non possiamo rinunciare alla nostra libertà. Dio interpella la nostra libertà, ci invita a cooperare col fuoco dello Spirito Santo. Queste due cose debbono andare insieme. Il Battesimo rimarrà per tutta la vita dono di Dio, il quale ha messo il suo sigillo nelle nostre anime. Ma sarà poi la nostra cooperazione, la disponibilità della nostra libertà a dire quel “si” che rende efficace l’azione divina".

"Questi bambini vostri, che ora battezzeremo, sono ancora incapaci di collaborare, di manifestare la loro fede. Per questo assume valore e significato particolare la vostra presenza, cari papà e mamme, e la vostra, cari padrini e madrine. Vegliate sempre su questi vostri piccoli, perché crescendo apprendano a conoscere Dio, ad amarlo con tutte le forze e a servirlo fedelmente. Siate per loro i primi educatori nella fede, offrendo insieme con gli insegnamenti anche gli esempi di una coerente vita cristiana. Insegnate loro a pregare e a sentirsi membri attivi della concreta famiglia di Dio, della comunità ecclesiale".

Nessun commento: