lunedì 9 gennaio 2017

La grande rivoluzione di Joseph Ratzinger, cardinale e Papa, contro i pedofili sta per essere smantellata? (R.)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Gemma. Qui una traduzione sommaria.
Credo che sarebbe utile un chiarimento da parte del vaticano che pare (!) possedere una capacità comunicativa straordinaria (...).
Vorremmo sapere se corrisponde al vero la notizia di un possibile depotenziamento della Congregazione per la dottrina della fede in materia di abusi sui minori.
Sarebbe per me, e credo per tanti, un atto gravissimo capace di segnare ancora di più quella discontinuità che è sotto gli occhi di tutti.
L'argomento "lotta alla pedofilia nella chiesa" è per questo blog particolarmente importante. Si tratta di un tema per noi "sensibile" visto tutto il lavoro fatto negli anni a sostegno di Joseph Ratzinger, cardinale e Papa. Basta consultare i nostri speciali e soprattutto lo schema su cui molti di noi hanno lavorato per mesi.
Invito tutti a rileggere l'immane lavoro fatto dal cardinale Ratzinger prima e da Papa Benedetto poi.
C'è anche il video preparato da Gemma che riassume tutto.
Mi limito qui a ricordare che la decisione di "avocare" a Roma, alla CDF, i processi per pedofilia si rese necessaria perchè delegare i vescovi a punire i colpevoli non solo non aveva prodotto frutti ma aveva dato vita a tutta una serie di insabbiamenti.
Accentrare la competenza è stata una rivoluzione iniziata nel 2001 e portata avanti in modo inequivocabile durante il Pontificato di Benedetto. 
A tale proposito non possiamo tacere il fenomeno della memoria selettiva dei mass media.
Regnante Papa Ratzinger il tema della pedofilia era diventato l'unico argomento di cui parlare non solo per colpire la chiesa ma lo stesso Pontefice. Si pretendeva dal Papa ciò che non si chiedeva alle istituzioni statali: la punizione dei colpevoli anche a decenni di distanza dai fatti.
Si reclamavano LEGGI che escludessero i pedofili e i loro protettori dalla vita sacerdotale. Alla vigilia del Conclave si esigeva che, prima del 28 febbraio 2013, Benedetto togliesse la porpora ai cardinali accusati di avere coperto gli abusi. Peccato che poi...e qui mi fermo perché la realtà è indata oltre l'immaginazione.
Leggi, diritto e ordine, tolleranza zero!
E ora? Beh...il tema della pedofilia nella chiesa è del tutto scomparso dall'orizzonte dei media. E' stupefacente come sia bastato un giorno per dimenticare colpevoli e protettori. Ogni tanto affiora qua e là qualche caso di abuso ma finisce ben presto nel dimenticatoio e di certo non vengono mai coinvolti i vertici della chiesa. Potenza dei media e degli anticipi di simpatia...
Il legalismo poi viene demonizzato alla luce della moderna misericordia.
Faccio una facile profezia: se (e sottolineo se!) un giorno la Chiesa tornerà a dare fastidio al mondo, a essere segno di contraddizione e a "intromettersi" nei temi etici, tutta la polvere, che ora viene abilmente messa sotto il tappeto, tornerà magicamente a riempire le palette e si pretenderà dal malcapitato Pontefice l'uso inflessibile della scopa e dell'aspirapolvere. E' già successo in passato e la storia si ripeterà...
Vero, mass media?
Comunque mi auguro che la Congregazione della dottrina della fede non venga spogliata della sua competenza in materia di abusi. Sarebbe uno schiaffo insopportabile dato in piena faccia a Benedetto XVI e a tutti coloro che, come noi, hanno sostenuto il suo impegno.
L'articolo segnalato non ha ancora ricevuto precisazioni o smentite. Le attendiamo. 
R.

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