Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
sabato 1 dicembre 2012
Attendere e sperare? Editoriale di padre Lombardi (Radio Vaticana)
Attendere e sperare? Editoriale di padre Lombardi
La Chiesa entra nel Tempo liturgico dell’Avvento: un tempo che invita in modo particolare alla speranza anche se il mondo oggi continua a vivere momenti difficili. Ascoltiamo in proposito il nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il Settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:
Inizia ancora una volta il tempo d’Avvento. Tempo di attesa e di speranza guardando verso il Natale. Nel mondo non mancano problemi e situazioni che ci interpellano come membri dell’umanità in cammino e come credenti. Basta uno sguardo rapido intorno a noi. Problemi di crisi economica e di disoccupazione, per cui grava su molti popoli un’atmosfera di incertezza sul futuro e di incapacità di nuovi progetti. Problemi sociali e sanitari, come quelli richiamati recentemente dalle giornate mondiali di impegno contro la violenza nei confronti delle donne o contro l’Aids. Problemi di conflitti e di violenze, come quelli che travagliano la Siria, il Mali, la Nigeria, l’Est del Congo, la Somalia, l’Afganistan, l’Iraq. Problemi di tensioni sociali e politiche, come in Egitto.
Le luci di speranza non sono facili da riconoscere, anche se alcune non mancano. Vi sono colloqui in corso a Cuba fra il governo colombiano e la guerriglia delle Farc. Il voto sulla Palestina alle Nazioni Unite sarà una spinta per la ripresa del processo di pace? E’ lecito sperarlo.
Insomma, viviamo fra domande, preoccupazioni e fragili speranze. Il tempo di Avvento deve aiutarci a domandare e trovare i motivi di una grande Speranza, che non ci lasci risucchiare dalla sfiducia e sostenga invece anche le speranze umane nel tempo delle attese. In fondo, tutti gli sforzi della scienza, della diplomazia e della politica alla ricerca della pace sociale, interna e internazionale, hanno senso e solidità lungimirante solo sul fondamento della conversione personale per diventare operatori di pace, come dice il Signore. Perciò a questo dobbiamo dedicare il nostro Avvento di preghiera e di impegno.
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