giovedì 20 dicembre 2012

Il Papa ha firmato il decreto sulla eroicità delle virtù di Paolo VI. Saranno santi i Martiri di Otranto (Izzo)


PAPA: HA FIRMATO DECRETO SU EROICITA' VIRTU' DI PAOLO VI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 20 ott. 

Benedetto XVI ha firmato oggi il decreto che riconosce l'eroicita' delle virtu' di Paolo VI, che viene dunque dichiarato "venerabile". Per la beatificazione - probabile entro il 2013 - manca ancora l'approvazione del miracolo.
Il postulatore della causa, padre Antonio Marrazzo, rivela il sito "Vaticaninsider", ha gia' preparato la documentazione da sottoporre alla Congregazione della Cause dei Santi: riguarda la guarigione di un feto, avvenuta sedici anni fa in California. Durante la gravidanza, i medici avevano riscontrato un grave problema nel feto e a motivo delle conseguenze cerebrali che intervengono in questi casi avevano suggerito come unico possibile rimedio alla giovane mamma quello dell'aborto. La donna aveva voluto portare a termine la gravidanza e si era affidata all'intercessione di Paolo VI, il Papa che nel 1968 scrisse l'enciclica "Humanae vitae" e il bambino e' nato senza problemi. Ma c'e' anche una seconda guarigione inspiegabile, della quale e' protagonista una suora affetta da un tumore, che potrebbe essere presentata alla Congregazione vaticana.
"Fino a quando la firma del Sommo Pontefice non sara' apposta al decreto noi continueremo ad esprimere fortissime riserve in merito a tale inopportuna decisione", insorge il sito "Messainlatino.it", per il quale "Paolo VI, non reggendo il peso di molte pressioni anche della Curia, forse assecondo' troppo i moti ideologici del tempo e indulse troppo nel voler compiacere i falsi amici della Chiesa (interni ed esterni)".
"Piu' volte nelle nostre pagine sono comparsi post sugli 'errori' di Paolo VI, e non solo in ambito liturgico", afferma ancora il sito tradizionalista, che non nega pero' "i molti gesti e discorsi di Papa Montini, a difesa della Chiesa", il quale "accuso' pubblicamente che invece della primavera, lo spirito del Concilio aveva provocato l'inverno. E denuncio' che il fumo di Satana era entrato nella Chiesa".
"Messainlatino.it" assicura pero' che se Benedetto XVI firmera' il decreto per le virtu' e quello per il miracolo, e dunque Paolo VI sara' beatificato, non si leveranno ulteriori voci di protesta dai cattolici tradizionalisti (per intendersi quelli che usufruiscono del motu proprio 'Summorum Pontificum' e sono rimasti o ritornati in comunione con la Sede Apostolica). il postulatore della causa, padre Antonio Marrazzo, rivela ancora "Vaticaninsider" ha gia' preparato la documentazione da sottoporre alla Congregazione della Cause dei Santi: riguarda la guarigione di un feto, avvenuta sedici anni fa in California. Durante la gravidanza, i medici avevano riscontrato un grave problema nel feto e a motivo delle conseguenze cerebrali che intervengono in questi casi avevano suggerito come unico possibile rimedio alla giovane mamma quello dell'aborto. La donna aveva voluto portare a termine la gravidanza e si era affidata all'intercessione di Paolo VI, il Papa che nel 1968 scrisse l'enciclica "Humanae vitae" e il bambino e' nato senza problemi. Ma c'e' anche una seconda guarigione inspiegabile, della quale e' protagonista una suora affetta da un tumore, che potrebbe essere presentata alla Congregazione vaticana.
"Vaticaninsider" ha rivelato che nei giorni scorsi le votazioni dei teologi e dei cardinali sull'eroicita' delle virtu' di Paolo VI sono state unanimi. Il sito d'informazione religiosa ipotizza la beatificazione di Papa Montini entro il 2013, cioe' a 50 anni dalla sua elezione al Pontificato. Una cerimonia che potrebbe rappresentare il "culmine" dell'Anno della Fede, che Benedetto XVI ha indetto ripetendo quello celebrato proprio da Paolo VI nel 1967-1968.
L'ipotesi di una rapida beatificazione, pero', ha subito suscitato le proteste dei tradizionalisti che non vorrebbero vedere sugli altari il Papa che condusse il Concilio Vaticano II e hanno inondato di mail di protesta il sito "Messainlatino.it".
"Fino a quando la firma del Sommo Pontefice non sara' apposta al decreto noi continueremo ad esprimere fortissime riserve in merito a tale inopportuna decisione", scrive il sito "Messainlatino.it", per il quale "Paolo VI, non reggendo il peso di molte pressioni anche della Curia, forse assecondo' troppo i moti ideologici del tempo e indulse troppo nel voler compiacere i falsi amici della Chiesa (interni ed esterni)".
"Piu' volte nelle nostre pagine sono comparsi post sugli 'errori' di Paolo VI, e non solo in ambito liturgico", afferma ancora il sito tradizionalista, che non nega pero' "i molti gesti e discorsi di Papa Montini, a difesa della Chiesa", il quale "accuso' pubblicamente che invece della primavera, lo spirito del Concilio aveva provocato l'inverno. E denuncio' che il fumo di Satana era entrato nella Chiesa".
"Messainlatino.it" assicura comunque che se Benedetto XVI firmera' dopo quello sulle virtu' anche il decreto  per il miracolo, e dunque Paolo VI sara' beatificato, non si leveranno ulteriori voci di protesta dai cattolici tradizionalisti (per intendersi quelli che usufruiscono del motu proprio 'Summorum Pontificum' e sono rimasti o ritornati in comunione con la Sede Apostolica). 

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PAPA: SARANNO SANTI I MARTIRI DI OTRANTO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 20 dic. 

Benedetto XVI ha firmato oggi il decreto che riconosce il miracolo, attribuito all'intercessione dei beati Antonio Primaldo e Compagni, Martiri, uccisi il 13 agosto 1480 ad Otranto. Questo atto apre la via alla loro canonizzazione.
Il decreto sulla canonizzazione dei beati Martiri di Otranto, Antonio Primaldo e compagni e' stato firmato da Papa Benedetto XVI, ricevendo in udienza privata il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. "La nostra diocesi - scrive l'arcivescovo Donato Negro in un messaggio alla Chiesa idruntina - mentre vive con gioia una delle ore piu' belle della sua storia, esprime profonda gratitudine al Santo Padre Benedetto XVI per il riconoscimento di questo evento straordinario ed eleva la sua preghiera alla Trinita' Santa perche' sia confortata e incoraggiata nel suo impegno di annunciare e testimoniare il Vangelo".
"In un'epoca di crisi profonda, l'imminente canonizzazione dei nostri martiri e' un forte invito a vivere fino in fondo il martirio quotidiano, fatto di fedelta' a Cristo e alla sua Chiesa".
 Il miracolo riconosciuto e' relativo alla guarigione da un cancro di Suor Francesca Levote, monaca professa delle Sorelle Povere di Santa Chiara. "La grazia del miracolo - ricorda l'arcivescovo - fu chiesta al Signore per intercessione dei Beati Martiri con fede umile proprio dalla sua comunita' religiosa, nel maggio 1980, mentre si svolgeva in diocesi una peregrinatio con l'urna dei Martiri, nel quinto  centenario dell'evento del martirio, a pochi mesi dalla Visita apostolica ad Otranto di Giovanni Paolo II, avvenuta il 5 ottobre 1980".
I Beati Martiri, Antonio Primaldo e compagni, vissero a Otranto nel XV secolo, quando la città fu assediata dai turchi ottomani. Caduta sotto il loro dominio, il comandante dei Turchi, Gedik Achmed Pascia', ordino' che tutti gli uomini superstiti, circa 800 dai 15 anni in su, fossero costretti a rinnegare la fede cristiana. Antonio Primaldo, umile calzolaio o cimatore di panni, a nome di tutti i cristiani prigionieri dichiaro' che "essi tenevano Gesu' Cristo per il figlio di Dio e che piuttosto volevano mille volte morire che rinnegarlo e farsi turchi"; di fronte a questa risposta Achmed Pascia' condanno' a morte tutti gli 800 prigionieri. Antonio Primaldo e compagni furono subito riconosciuti martiri dalla popolazione e la Chiesa idruntina ogni anno, il 14 agosto, celebra devotamente la loro memoria. Il 14 dicembre 1771 fu emanato il decreto di conferma del culto "ab immemorabili" tributato ai Martiri. Nel 1988 fu nominata dall'arcivescovo di Otranto la commissione storica e negli anni 1991-1993 fu celebrata l'inchiesta diocesana, riconosciuta valida dalla Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 27 maggio 1994. Il 6 luglio 2007 Benedetto XVI ha approvato il decreto con cui si riconosceva che i Beati Antonio Primaldo e compagni erano stati uccisi per la loro fedelta' a Cristo. 

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