mercoledì 12 dicembre 2012

Profezia Maya, Osservatore: la fine del mondo non è in vista. Vescovo salesiano: se fuggite intestate i beni alla Chiesa (Izzo)


PROFEZIA MAYA: OSSERVATORE, LA FINE DEL MONDO NON E' IN VISTA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 dic. 

"La fine del mondo non ci sara', almeno per ora". 
Lo assicura l'Osservatore Romano che commenta la profezia Maya con un articolo del direttore della Specola Vaticana, padre Jose' Gabriel Funes.
Secondo il gesuita, la teoria scientifica piu' accreditata sull'origine dell'universo "postula un periodo in cui l'universo, nei suoi istanti iniziali, abbia attraversato una fase di espansione esponenziale, cioe' estremamente rapida: e' la teoria che e' stata chiamata 'inflazione'". "Se questo modello e' corretto - spiega - l'universo in un futuro molto distante  parliamo di miliardi di miliardi di anni finira' per 'strapparsi'".
E' questo, sottolinea il direttore della Specola, "cio' che la cosmologia puo' dire, con un certo fondamento scientifico, sul futuro dell'universo". "E' bene ribadire - precisa -  che la nostra comprensione, anche se abbastanza avanzata, non e' completa".
"La cosmologia - conclude il gesuita - ci mostra che l'universo va verso uno stato finale di freddo e di buio; il messaggio cristiano ci insegna invece che nella risurrezione finale, quella dell'ultimo giorno, Dio ricostituira' ogni uomo, ogni donna e tutto l'universo". 

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PROFEZIA MAYA: VESCOVO SALESIANO, SE FUGGITE INTESTATE A CHIESA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 11 dic. 

"Se molti credono che il mondo finira' il 21 dicembre, noi, come Chiesa, non abbiamo alcun problema se la gente ci vuole intestare i propri beni e lasciare le proprieta'". 
L'agenzia vaticana Fides rilancia oggi questa "provocazione" del vescovo salesiano di Punta Arenas in Cile, Bernardo Bastres Florence, che di fronte alle preoccupazioni di quanti credono alla "profezia" del calendario Maya ha proposto a quanti intendono mettersi in fuga, di consegnare prima i loro beni alla Chiesa Cattolica: "se costoro vogliano andare via, lontano da qui - ha spiegato - faranno solo un enorme bene regalando le loro proprieta' alla Chiesa".
"Vi assicuro - ha scritto il presule nel suo appello - che dopo il 21 dicembre noi pregheremo in eterno per loro, perche' sono sicuro che dopo quella data saremo ancora vivi". "Questa storia della fine del mondo non ha alcuna serieta'. Io non mi faccio problemi, ho gia' in programma impegni fino alla fine del prossimo anno, e se moriamo, sara' la volonta' di Dio", ha concluso monsignor Bastres Florence sottolineando che nel meridione del Cile "c'e' molta ansia tra la gente sull'argomento, tanto che molti si recano dai loro parroci per chiedere cosa fare". 

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