martedì 18 dicembre 2012

Vaticano, nuove regole per taglio a costi e trasparenza finanza


Vaticano/ Nuove regole per taglio a costi e trasparenza finanza

Bertone a Prefettura Affari economici: Credibilità della Chiesa

Città del Vaticano, 18 dic. (TMNews) 

Il presepe 'low cost' in piazza San Pietro è stato solo un primo assaggio. In una missiva al Papa del quattro aprile 2011, l'allora segretario del Governatorato vaticano, mons. Carlo Maria Viganò, poi 'rimosso' con l'incarico di nunzio apostolico negli Stati Uniti, denunciava la mala gestione finanziaria alla quale aveva posto rimedio. 
E citava, in particolare, un esempio: "Il presepe di piazza S. Pietro del 2009 era costato 550.000 euro, quello del 2010 300 mila euro". Quella lettera fu all'inizio delle fughe di documenti riservati della Santa Sede (Vatileaks), poi conclusa con un processo e la condanna del maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele, ora in attesa - prevedibilmente prima di Natale - della grazia papale. Ma intano, pur smentendo un legame diretto con l''affaire' Vatileaks, il Vaticano ha tagliato drasticamente i costi. Quest'anno il presepe è costato al Vaticano 21.800 euro di manovalanza, mentre statuine e installazioni, offerte da privati della regione basilicata, sono costati 90mila euro. Un'impresa presentata con tanto di conferenza stampa. Giovedì prossimo, una nuova conferenza stampa servirà al Vaticano per presentare il 'nuovo' regolamento della Prefettura degli Affari economici.
Il documento, in realtà, nuovo non è, poiché è stato promulgato lo scorso 22 febbraio. Ma non era stato ancora presentato alla stampa. E, con l'intento di sottolineare il nuovo corso di trasparenza delle finanze vaticane, interverranno al briefing il card. Giuseppe Versaldi, presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, mons. Lucio Angel Vallejo Balda, segretario della stessa Prefettura, e Stefano Fralleoni, Ragioniere Generale.
Il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, oggi ha incontrato i dipendenti della Prefettura rivolgendo loro un discorso sul nuovo regolamento. Il dicastero vaticano fu voluto da Paolo VI, ma "la traduzione italiana" della costituzione 'Pastor bonus' di Giovanni Paolo II del 1988 ("Praefecturae munus competit moderandi et gubernandi bonorum administrationes...') ne ha "riduttivamente reso" i compiti, limitandola ad "una sorta di ragioneria centrale della Santa Sede" ed "offuscandone il compito di programmazione e coordinamento economico generale'". Con il nuovo regolamento "si ritorna allo spirito originario", ha affermato Bertone, e la Prefettura avrà un "quadro completo e veritiero" delle attività economiche di tutte le amministrazioni vaticane e vigilerà all'applicazione delle "linee guida di indirizzo e programmazione concordate preventivamente con la Segreteria di Stato". A capo del dicastero vi è il cardinale Giuseppe Versaldi, uomo fidato di Bertone, ex arcivescovo di Alessandria nonché tra i commissari che hanno indagato sui Legionari di Cristo. In un intervento al recente sinodo dei vescovi sulla 'nuova evangelizzazione', peraltro, Versaldi ha detto che "nei casi possibili di cattiva amministrazione dei beni ecclesiali come terapia deve valere nella Chiesa la medicina evangelica della correzione fraterna" perché "trasparenza - ha detto il porporato - non significa automaticamente pubblicizzazione del male che porta allo scandalo".
Nel discorso ai dipendenti della Prefettura per gli Affari economici, il cardinale Bertone ha toccato il tema della riduzione delle spese istituzionali, affermando che "specialmente nelle attuali circostanze storiche" non si può che "procedere ad una riduzione graduale, ma effettiva dei costi a fronte di una perdurante impossibilità di aumentare i ricavi, almeno in proporzione ai disavanzi che ultimamente si stanno registrando nei consuntivi consolidati". Il card. Bertone ha infine esortato i responsabili dei diversi enti economici a collaborare "in clima di cordialità, dialogo e di reciproca fiducia" per il bene della Chiesa: "E' quanto mai necessario che si accresca in tutti la consapevolezza di dover sostenere non solo la missione della Chiesa e della Santa Sede, ma anche la sua credibilità".
Bertone ha sottolineato, poi, che è "necessaria" la "trasparenza delle attività economiche e finanziarie" sia per una questione di "correttezza" interna, sia per "l'impegno della Santa Sede di ottemperare alle norme internazionali di controllo finanziario che gradualmente si stanno adempiendo, come è stato pubblicamente riconosciuto a livello europeo". Il riferimento è al monitoraggio che Moneyval, organismo del Consiglio d'Europa, sta svolgendo sulle finanze del Vaticano e dello Ior dopo le indagini della procura di Roma su alcuni giri finanziari poco chiari e dopo una nuova legislazione voluta dal Papa per adeguarda il Vaticano agli standard internazionali in materia di lotta al riciclaggio del denaro sporco. A questo scopo, negli ultimi mesi il Vaticano ha ingaggiato dapprima come consulente, poi assunto come direttore dell'Autorità di informazione finanziaria vaticana (Aif), René Bruelhart, già direttore dell'unità di informazione finanziaria del Lichtenstein e vicepresidente del gruppo Egmont (la rete internazionale di unità di informazione finanziaria), soprannominato dall''Economist' "il James Bond del mondo finanziario".
Vacante da maggio scorso, quando il 'board' dello Ior sfiduciò Ettore Gotti Tedeschi, poi, dovrebbe arrivare a gennaio la nomina del prossimo presidente dell'Istituto per le opere di religione. Il banchiere Cesare Geronzi, indicato come 'papabile' da alcuni 'rumors' del mondo finanziario, ha dichiarato di recente di non essere interessato al posto, aggiungendo che sarebbe opportuno nominare un "foresto", ossia un banchiere non italiano. "Io non sono candidato perché sono già Ceo a tempo pieno dei Cavalieri di Colombo", ha detto l'americano Carl Anderson, sottolineando che la scelta "spetta al cardinale Bertone", e che ora è in corso un "processo di selezione di candidati di grande qualità" che si concluderà con la scelta del nuovo presidente "dopo Natale" o, più precisamente, "a gennaio". Il 'Sole24Ore' ha rivelato che è stata individuata una 'shortlist' e che il cacciatore di teste Spencer Stuart ha selezionato una ventina di candidature per la guida dello Ior.

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