A Cuba una chiesa con l'altare del Papa
L'Avana, 9. Le autorità cubane hanno deciso di procedere con la restituzione di proprietà della Chiesa cattolica e di autorizzare la costruzione di luoghi di culto.
L'episcopato ha pubblicato una nota nella quale si sottolinea che il Consiglio provinciale dell'Amministrazione della provincia di Santiago di Cuba ha comunicato all'arcivescovo di Santiago de Cuba, Dionisio Guillermo García Ibáñez, la restituzione di due edifici per il culto e di una casa pastorale, come risposta alle sollecitudini dell'arcidiocesi, e la concessione per la costruzione di una nuova chiesa nel distretto di José Martí (nella città di Santiago di Cuba) per commemorare la visita di Benedetto XVI nel Paese.
A tale riguardo viene spiegato che per la realizzazione della nuova chiesa sarà donata la struttura dell'altare utilizzato per la celebrazione eucaristica presieduta dal Papa nel pomeriggio del 26 marzo 2012, nella Piazza Antonio Maceo di Santiago di Cuba, in occasione del quarto centenario del ritrovamento della Vergine della Carità del Cobre.
Nella nota è aggiunto che nel distretto di Abel Santamaría (sempre nella medesima città), un'area dove negli anni Cinquanta del secolo scorso si trovava la cappella intitolata a San Giuseppe Lavoratore -- poi divenuta sede dell'Accademia delle Scienze della provincia di Santiago di Cuba -- sarà costruita una chiesa che prenderà il nome dello stesso santo. Inoltre, nella comunità parrocchiale della Purissima Concezione, è stata data l'autorizzazione per la costruzione di una chiesa dedicata a San Benito, utilizzando un edificio che apparteneva alla Chiesa e che poi è stato adibito a panetteria.
Infine sarà restituita anche la casa parrocchiale della chiesa di Nostra Signora della Carità, a Cuabitas, sede finora di una scuola elementare. La nota specifica che, invece, non verrà restituita la chiesa parrocchiale del Cobre, che ospita ancora una dipendenza del ministero del Commercio Interno. Tuttavia, si evidenzia al contempo che verrà inoltrata una nuova richiesta di restituzione alle autorità cubane, in quanto, si ricorda, l'edificio -- che risale al 1601 -- ha una rilevanza storica e culturale: fra l'altro ha ospitato più volte la statua della Vergine della Caridad del Cobre ed è stato anche la base di partenza dell'antico sentiero che conduceva al Santuario della Patrona di Cuba.
L'arcidiocesi esprime ringraziamenti «a Dio e a tutti coloro che hanno dato un apporto nel rendere possibili questi passi a beneficio della comunità». Nel gennaio scorso il segretario aggiunto della Conferenza episcopale, monsignor José Félix Pérez Riera, aveva confermato che il dipartimento per gli affari religiosi del Partito comunista cubano ha deciso di procedere alla restituzione di alcune proprietà della Chiesa cattolica nazionalizzate nel 1961. Però, ha aggiunto, «sono questioni che vengono gestite a livello provinciale», tra le autorità locali e le singole diocesi. Nello stesso mese le autorità cubane della provincia di Granma avevano restituito alla Chiesa cattolica due edifici, assieme a un terreno: si tratta di un collegio e di una cappella.
(©L'Osservatore Romano 10 febbraio 2013)
1 commento:
Le chiese non sono "luoghi di culto", ma case di Dio (Domus Dei et Porta Coeli).
È normale che i comunisti ne parlino come di "luoghi di culto" (di una fra le mille religioni esistenti, è sottinteso); non è normale che molti Cattolici aderiscano allo schema
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