PAPA:ANDREOLI, NO DEPRESSO MA CONFLITTI INGESTIBILI PSICHIATRA, IPOTESI AMBIENTE ORMAI OSTILE. SUO ATTO DRAMMATICO (ANSA)
ROMA, 11 FEB - Depressione, vecchiaia e stanchezza ''non convincono''.
Le ragioni che hanno spinto Benedetto XVI alla decisione di lasciare il pontificato sarebbero ''ben altre''. Non ha dubbi lo psichiatra Vittorino Andreoli, che avanza un'ipotesi precisa: quello del pontefice e' stato un ''atto drammatico dettato da una situazione di conflittualita' e opposizioni interne nello stesso ambiente vaticano divenuta ormai insostenibile''.
Non la vecchiaia ne' la depressione, dunque, bensi' un clima che ''rendeva ormai impossibile per il Papa continuare la sua azione di governo della Chiesa'', afferma lo psichiatra. A conferma di cio', sottolinea Andreoli, il fatto che Benedetto XVI ''non presenta assolutamente i segni di una sintomatologia depressiva: le sue stesse considerazioni nell'annunciare la decisione di dimettersi - rileva - ci mostrano un uomo mentalmente capace, nel quale non si intravede alcuna patologia mentale e alcun segno di una vecchiaia particolarmente debilitante.
Tanto che ha portato avanti impegni e viaggi fino a poche settimane fa, ed ha appena scritto un libro che e' in testa alle classifiche''. Insomma, commenta l'esperto, ''non credo che l'ipotesi di una sindrome depressiva possa considerarsi attendibile e ritengo, invece, si possa fare piuttosto l'ipotesi di conflitti crescenti all'interno del Vaticano, come dimostrano anche i piu' recenti fatti di cronaca. Un clima di pesanti opposizioni che deve aver presumibilmente reso estremamente gravoso il compito del pontefice di gestire il governo della Chiesa''. Anche le vicende legate al cosiddetto 'Vatican leaks', con la fuga di notizie e documenti riservati all'esterno ed il 'tradimento' da parte del maggiordomo a lui vicino da anni, ''devono aver avuto un peso. Ci sarebbero cioe' gli elementi - afferma Andreoli - per poter ipotizzare che la scelta del Papa sia piu' legata ai 'segreti della Chiesa' che ai 'segreti della mente' di un uomo anziano''. E dunque, ''davanti ad una conflittualita' crescente - chiarisce - e' come se il pontefice avesse 'ceduto le armi', prendendo le distanze da un ambiente a lui non piu' consono: quella di 'lasciare' e' una decisione drammatica, e' una presa di consapevolezza lucida di una situazione che ormai gli impedisce di portare avanti il proprio mandato''. Le ragioni di questo atto finale sono quindi ''altre, ed appare alquanto ingenuo - e' la conclusione di Andreoli - dare credito alla sola ipotesi della stanchezza e dell'eta' avanzata''.
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3 commenti:
Nel Vaticano ci saranno un po' di candidati all'inferno ma non credo in misura maggiore che in altri luoghi di potere. Di una malattia piuttosto debilitante ne aveva fatto cenno anche il Papa stesso in occasione del suo ultimo compleanno parlando con i suoi conterranei. Sarebbe meglio fermarsi alla dichiarazione in latino, che già contiene tanti elementi signficativi. Eufemia
Il povero papa ha portato da solo o quasi una pesante croce. Stasera a Porta a Porta l'hanno finalmente riconosciuto (a parte qualche 'eccellente' curiale) e direi...beatificato.
I segreti di cui parla Andreoli sono consegnati al cuore del pontefice e forse di qualche altro...'segreti della Chiesa' ...e se c'entrasse qualcosa il SEGRETO di FATIMA?
Santità,
vi siamo vicini,La invitiamo cordialmente a trascorrere tutto il tempo che vuole nella nostra parrocchietta di S.Pietro di Isola del G.Sasso.Qui sono passati e ritornano, sacerdoti e pastori tedeschi,giovani studenti che oggi occupano in Germania posti significativi,persone determinanti per le iniziative del paesino abruzzese e per la missione del Burundi.Si troverà a casa sua,da Papa, grande e umile,come S.Pietro.
don enzo chiarini,parroco
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