domenica 24 febbraio 2013

Chiesa, attacchi «inauditi» e «terrificanti» (Introvigne)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Mariateresa.

6 commenti:

Anonimo ha detto...


articolo molto bello, ma che a mio avviso merita tre aggiunte relative a tre questioni spinosissime:
-tra i nemici si difetta ad approfondire le correlazioni, perchè l'attacco concentrico sembra involontario e casuale, mentre la regia c'è, ed è una, in quota a un ben determinato Innominato
-l'opera sempre più manifesta di Satana (da proporre il bellissimo articolo sulla Bussola circa il Corriere, Severino e l'adorazione del Serpente)
-la Chiesa purtroppo non fa autocritica dei propri scivolamenti interni

un peccatore

Andrea ha detto...

Caro "peccatore",
se vuole, c'è il mio commento all'editoriale nichilistico del "Corriere" (sotto "Nella nobile..", matedì 19).

Introvigne è un grande, e lo diventa maggiormente in questo periodo. Speriamo che sottolinei, come fa lei, che i "cani" latranti da fuori e i "lupi" morsicanti all'interno della Chiesa sono effettivamente asserviti a un unico crudele padrone

Fabiola ha detto...

O Signore, difendimi dall’uomo che ha eccellenti intenzioni e cuore impuro: perché il cuore è su tutte le cose fallace, e disperatamente malvagio. …
Proteggimi dal nemico che ha qualcosa da guadagnare: e dall’amico che ha qualcosa da perdere.…
Quelli che stanno in una casa (la Chiesa) il cui uso è dimenticato: sono come serpenti distesi su scale cadenti, soddisfatti al sole.
E gli altri corrono attorno come cani, pieni di iniziativa, e fiutano ed abbaiano: dicono, “Questa casa è un nodo di serpi, distruggiamola.
Mettiamo fine a questi abominii, alle turpitudini dei Cristiani”. Questi non sono giustificati, né lo sono gli altri.
E scrivono libri (e articoli) innumerevoli: troppo vacui e distratti per rimanere in silenzio: ognuno alla ricerca della propria elevazione, nascondendo la propria vuotezza. Se umiltà e purezza non sono nel cuore non sono nella casa: e se non sono nella casa non saranno nella Città.
L’uomo che durante il giorno ha costruito qualcosa, quando cala la notte ritorna al focolare: per essere protetto dal dono del silenzio e prima di dormire si assopisce.
Ma siamo circondati da serpenti e cani: per cui qualcuno deve stare all’opera, e altri tenere le lance.
Thomas Stearns Eliot ( Cori da “La Rocca” Coro V)

Questo passo di Eliot mi sembra di un'attualità sconcertante. Quando i poeti capiscono e uniscono alla fede la profezia. E'del 1934.
Nihil sub sole novi. Oggi solo più manifesto.

Anonimo ha detto...

Introvigne nomina 5 nemici di Papa Benedetto, ma tra di essi NON compaiono coloro che ne hanno ostacolato l'opera di pulizia dall'interno della Chiesa.

Perché Introvigne ha difeso Maciel fino all'ultimo:
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1269&autore_ricerca=Massimo%20Introvigne

Maciel paragonato a Padre Pio:
http://www.alleanzacattolica.org/comunicati/acnews/acnews005_06.htm

Impari la lezione della verità da Benedetto XVI e scriva un lungo articolo di autocritica, invece che continuare a strillare che i mali sono sempre e solo fuori della Chiesa.

JP

mariateresa ha detto...

guarda JP che su Maciel si è sbagliato anche GPII. Come la mettiamo?
Non lo nominiamo più?
E non contiamo quelli in Curia che gli portavano , a Maciel, il caffé con le orecchie. Quindi se dovessero sparire tutti quelli che hanno scambiato lucciole per lanterne si creerebbe un mucchio di spazio.

Andrea ha detto...

Io ero in Piazza San Pietro, cari amici.
Durante l' "Angelus": vera attenzione, delicatezza reciproca (Papa/fedeli), senso di famiglia.
All'uscita, un gruppo di Legionari vicino a me: simpatia, freschezza, positività