venerdì 22 febbraio 2013

Ior, così la guerra del denaro ha avvelenato il Vaticano. La seconda puntata dell'inchiesta di Concita De Gregorio

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Sullo Ior non mi pronuncio (ho gia' detto la mia in piu' occasioni). Poetica la chiosa dell'articolo :-)

11 commenti:

Anonimo ha detto...

La cosa tragica della signora de gregorio e' che mi pare quasi di vederla con quella voce sciropposa e quell'occhietto languido da vamp mancata mentre tutta presa scrive i suoi pastoni in forma di scoop del secolo. La poveretta chiaramente sta dando fondo a tutta la sua arte di cronista illuminata. E' meraviglioso quando ad un certo punto scrive che le lettere anonime avrebbero permesso al Santo Padre di combattere la guerra perche', e' sottinteso, lo ha reso edotto di quello che accadeva dietro le quinte. Una semplice osservazione che ti fa capire come la signora de gregorio continui, malgrado la sua cronistoria puntuale delle ultime faccende dello ior, a non capire un benemerito tubo (in altri casi avrei parlato di malafede ma nel suo e' chiaro sia solo pura ingenuita'). La guerra a ratzinger e poi a Benedetto xvi era in atto da molto tempo a causa della sua presenza ingombrante. Le ramazzate che il Santo Padre ha dato nelle cantine vaticane aveva da tempo scatenato un fuggi fuggi generale di roditori e bagarozzi. Le lettere anonime erano un ultimo estremo tentativo da parte dei bagarozzi e dei ratti di buttare polvere negli occhi. Ma la povera concitella sta ancora al vecchio trucchetto di un certo tipo di giornalismo schierato per il quale ti devi scegliere un cattivo di riferimento (oggi cipriani e bertone, ieri Gotti tedeschi e Benedetto stesso, domani chi lo sa) e raccontare la storia in base alle rendite di posizione dei vari personaggi di contorno in relazione ai suddetti uomini neri del momento. Insomma quel tipo di cronaca il cui principale obiettivo non e' capire e raccontare la complessita' di una realta' (al netto di un puerile manicheismo) ma di comprarti l'assenso di lettori frustrati alla ricerca di capri espiatori.

Anonimo ha detto...

Da notare che il corriere, costretto all'angolo dai fuochi d'artificio riciclati della concitella su repubblica messi in prima fila come fossero oro colato, si e' messo pure lui a rimestare pastoni con l'aria di chi ha scoperto l'acqua calda.

Anonimo ha detto...

L'articolo di Concita è un riciccio e neppure troppo preciso, Raffy. Il fattaccio stamattina ironizza non poco sullo scoop, o meglio sgoop dei repubblicones.
Alessia

Anonimo ha detto...

cc Concita rimesta aria fritta? si, ma se si fosse fatta pulizia davvero nello IOR, non ci sarebbe di che scrivere. Invece i problemi (riciclaggio)sono ancora li....
Invece di guardare il ditino di concita perchè non guardiamo la luna?

Raffaella ha detto...

Caro Anonimo, segnalo questi articoli proprio perche' siamo tutti consapevoli dei problemi e non dobbiamo nasconderli.
Tuttavia starei attenta a parlare di riciclaggio visto che, in questo senso, non c'e' alcuna prova.
Cio' detto, sapete che cosa penso dello Ior per cui non mi mettero' certo a difendere questo istituto.
Ora poi meno che meno...
R.

Anonimo ha detto...

Anonimo, ti faccio un esempio. Quando nuzzi ha scritto il suo Vaticano Spa sulla base delle memorie e dei documenti donatigli dal Buon dardozzi, la domanda che mi sono posta e' stata: ma 'cussu' (sei il compaesano di qualche post fa vero?) doveva essere ben addentro a queste faccende per avere tutta questa documentazione. Quanto addentro? E soprattutto che interesse ha avuto 'sto tipo a questa confessione pubblica post mortem? Per me la verita' non e' un palcoscenico dove c'e' chi scrive la sceneggiatura, chi recita la parte e chi applaude in platea e chi fa da recensore dello spettacolo. E' la realta' raccontata senza doppi fini, doppi fondi, senza quinte nascoste, senza buca del suggeritore, senza regie non ben identificate. Dove tutto ma proprio tutto e' illuminato e alla luce del sole. Io dei predicozzi da giornalista d'inchiesta all'ultimo grido e da curiale col passamontagna in versione carbonaro non so che farmene.

Anonimo ha detto...

Repubblica risponde. Non si capisce se e' un annuncio dato da lombardi, un'altra soffiata di qualche corvetto spennacchiato di passaggio, una previsione attraverso i fondi di caffe' o la palla di cristallo, sta di fatto che sostengono che balestrero verra' presto mandato come nunzio in colombia. Questo, si sottintende, come prova della veridicita' del pastone al gusto di scoop del secolo della signora de gregorio. Marco lillo ha evidentemente pestato dei calli dolorosi.

Anonimo ha detto...

Repubblica risponde. Non si capisce se e' un annuncio dato da lombardi, un'altra soffiata di qualche corvetto spennacchiato di passaggio, una previsione attraverso i fondi di caffe' o la palla di cristallo, sta di fatto che sostengono che balestrero verra' presto mandato come nunzio in colombia. Questo, si sottintende, come prova della veridicita' del pastone al gusto di scoop del secolo della signora de gregorio. Marco lillo ha evidentemente pestato dei calli dolorosi.

Anonimo ha detto...

Raffaella, non c'è nessuna prova? Ci sono vari episodi che sono stati acclarati dalla Magistratura, compreso quello di Provenzano

Raffaella ha detto...

Provenzano?
Ah, ma non ci riferiamo al Pontificato di Papa Benedetto.
Non so rispondere, allora...
R.

cc ha detto...

http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201302/130222lillo.pdf

M E R A V I G L I O S O! S T R E P I T O S O! I censori massimi e confessori laici di corvi da curia col passamontagna si stanno prendendo a morsi! Per la serie, oggi le comiche.